Nonostante un buco di 8,4 milioni l'Ad ottiene un aumento del 20%. Contratto di solidarietà per i giornalisti. Pensionamenti anticipati e tagli in redazione. Gli ammortizzatori costeranno all'Inpgi 6 milioni
CIFRA che rappresenta uno stipendio da francescano se paragonata a quella intascata da altri manager di Piazza Affari, anche dello stesso settore (l’amministratore delegato uscente della disastrata Rcs, Antonello Perricone, per esempio, l’anno scorso ha incassato 1 milione tondo tondo). Ma che è comunque in deciso aumento rispetto al 2010, quando la Treu aveva incassato poco più di 442 mila euro per 9 mesi e mezzo di lavoro: a parità di durata, la maggiorazione è del 18, 6 %. E non dovrebbe essere collegata ai profitti del gruppo editoriale, che ha chiuso il 2011 in rosso per 8, 4 milioni e una posizione finanziaria netta (le disponibilità liquide al netto di passività e attività finanziarie) dimezzata a 42, 1 milioni. Il bonus, quindi, dev’essere riferito all’andamento dei margini che sono passati dal rosso di 16, 4 milioni del 2010 a un dato positivo per 11, 6 milioni.
Miglioramento che la gestione Treu ha però ottenuto impugnando le forbici: lo scorso anno il Gruppo 24 Ore ha tagliato costi per 31, 1 milioni, in buona parte imputabili al personale (-17 milioni di euro e -127 dipendenti). Nel dettaglio, qualche mese prima dell’esplosione dell’ultima coda della crisi, ad aprile 2011, l’editrice di Confindustria ha ottenuto dal ministero del Lavoro il riconoscimento di un piano di riorganizzazione di 24 mesi, che ha portato al prepensionamento di 110 dipendenti tra grafici e poligrafici. A dicembre, invece, si sono concluse le uscite di 16 giornalisti previste per il secondo anno del biennio di crisi. Un metodo, quello dei tagli, che nella sostanza è già stato replicato per ovviare a un 2012 talmente in salita che all’inizio dell’anno l’azienda ha posticipato al 2014 il termine per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale al 2013, annunciando “un continuativo intervento sul fronte dei costi”.
“BISOGNA ricorrere agli ammortizzatori solo quando non ci sono alternative, privilegiando le situazioni di crisi reale. I tagli, poi, stanno toccando giornalisti ancora lontani dalla pensione, per i quali possono scattare solo la cassa integrazione e i contratti di solidarietà – ha detto Siddi – Un ricorso massiccio a questi strumenti, totalmente a carico dell’Inpgi, rischia di determinare squilibri alle casse dell’istituto. Basti pensare che, tra costi diretti e indiretti, per la solidarietà concordata al Sole 24 Ore, dall’Inpgi usciranno 6 milioni di euro”.