Cronaca

Milano, amianto negli uffici del Comune Cinque stelle: “Bonifiche senza sicurezza”

La denuncia arriva dai sindacati Slai Cobas, Csa e dal consigliere comunale Mattia Calise. Dopo mesi di attesa oggi dovrebbe iniziare la bonifica dell'edificio di via Larga, nel centro del capoluogo lombardo. C'è, però, chi non si fida: "Temiamo che non vengano prese le precauzioni necessarie a evitare la dispersione di fibre"

Anche gli edifici del Comune di Milano sono a rischio amianto. Come quello di via Larga 12, sede dell’anagrafe e degli uffici di alcuni assessorati. Una bomba ecologica pronta a esplodere, denunciano i sindacati Slai Cobas e Csa: con loro il Movimento 5 stelle, che dallo scorso agosto chiede un intervento dell’amministrazione. Mesi di attesa, poi finalmente qualcosa si muove: oggi dovrebbe iniziare la bonifica. Ma Michele Michelino, presidente del ‘Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio‘, accusa: “Abbiamo paura che l’intervento avvenga senza le necessarie precauzioni. E questo aumenterebbe i rischi di disperdere le fibre cancerogene nell’aria”.

Tra giugno e settembre dello scorso anno 14 campioni vengono prelevati nella sede di via Larga. I risultati di laboratorio non vendono divulgati per settimane: solo il 14 marzo 2012 sono resi noti da Lucia Castellano, assessore a Casa, Demanio e Lavori pubblici, in risposta a un’interrogazione presentata a fine gennaio da Mattia Calise, consigliere comunale del Movimento 5 stelle. In sette provette viene rilevata la presenza della sostanza cancerogena, che si trova ad esempio in alcuni tubi di eternit abbandonati nel sottotetto. Negli isolanti di alcune tubazioni, inoltre, le analisi dei tecnici rilevano amianto classificato come “materiale solido friabile”, ovvero che “può essere facilmente sbriciolato o ridotto in polvere con la semplice pressione”.

Vengono fatti anche controlli sull’eventuale dispersione in aria di fibre non pericolose, ma in questo caso, si legge sul report, la concentrazione “non è significativa al fine di una possibile situazione di inquinamento in atto”. Risultato che secondo Michelino non è affatto rassicurante, visto che “basta respirare poche fibre per rischiare di ammalarsi di tumore”. Secondo Antonio Cusimano, delegato sindacale Slai Cobas e dipendente dell’anagrafe, qualche morte che ha destato preoccupazioni negli ultimi anni c’è stata, “anche se non ci sono prove scientifiche che i decessi siano collegati con la presenza di amianto. E’ chiaro, in ogni caso, che questa fonte di inquinamento va eliminata”.

Ora la bonifica dovrebbe partire. L’intervento di oggiì è stato previsto per iniziare rimuovere i manufatti stoccati nel sottotetto. Ma c’è chi non si fida: “Non abbiamo ricevuto alcun piano con la descrizione dei lavori – spiega Michelino -. Temiamo che i tecnici dell’Amsa verranno con dei sacchi per racchiudere i tubi contaminati, senza le precauzioni necessarie a evitare la dispersione di fibre, come quella di isolare i locali del sottotetto”. Anche Calise è preoccupato: “Questi lavori, se male eseguiti, possono essere più pericolosi della permanenza stessa dell’amianto”. E annuncia che una delegazione del Movimento 5 stelle si presenterà in via Larga per assistere alle operazioni di bonifica: “Pretendiamo il totale rispetto della legge – dice – e i più alti standard di sicurezza”. Dà la sua disponibiltà ad assistere ai lavori anche Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale: “La salute dei lavoratori deve avere il primo posto nella nostra riflessione – dice – in particolare quando si parla di dipendenti del Comune”.

Calise accusa poi la giunta di non essersi fatta carico del problema con tempestività: “Per quasi otto mesi non ci sono state date risposte mettendo in grave pericolo l’incolumità dei lavoratori e dei cittadini che usufruiscono dei servizi comunali in questi edifici. Nessuna segnalazione di pericolo è stata affissa in prossimità dei luoghi in cui giace il materiale”. E nulla per ora si sa del censimento sulle 510 sedi di lavoro del Comune: avviato nel giugno 2010, lo screaning si sarebbe dovuto concludere entro dicembre 2011. Il termine è stato successivamente prorogato al 31 marzo 2012, ma per ora non è stato divulgato alcun dato.

“Molto è stato fatto, ma tanto ancora c’è da fare – dichiara Castellano -. Per questo, avendo tra le mani un patrimonio vastissimo, abbiamo avviato con Asl la ‘mappatura’ degli edifici comunali e delle scuole per avere un quadro della situazione. Un’operazione mai compiuta prima, che stiamo ultimando e che rappresenterà una vera e propria piattaforma per programmare gli interventi più urgenti”. Per quanto riguarda via Larga, una cosa è certa, assicura l’assessore: “Nessuno sta respirando amianto”.