Cronaca

Offline il sito del Vaticano. Anonymous rivendica l’attacco

”Oggi Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero”. Questo il testo che si legge sul sito degli attivisti di Anonymous, che da lì lanciano una serie si accuse alla Chiesa: “Avete negato teorie universalmente ritenute valide o plausibili”. Oppure: “Vi siete resi responsabili della riduzione in schiavitù di intere popolazioni, usando come pretesto la vostra missione di evangelizzazione”. Non mancano riferimenti ai casi di pedofilia nel clero e accuse contro le posizione del Vaticano sull’aborto e sull’uso del preservativo, definite “retrograde”

C’è poi un riferimento all’’Italia, che “deve tollerare – si legge su Anonymous – quotidianamente le vostre ingerenze nella vita pubblica politica e sociale e tutti i danni che ciò comporta. Avete immobili ed attività commerciali per il valore di miliardi di euro, sui quali avete fortissime agevolazioni fiscali. Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete…una reliquia dei tempi che furono. Questo attacco – concludono gli hacker – non è inteso verso la religione cristiana o contro i fedeli in tutto il mondo, bensì verso la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni”.

Al momento il sito web della Santa Sede non è accessibile, ma in Vaticano non vogliono commentare l’ipotesi di un attacco hacker. Dal Vaticano fanno però sapere che “il problema è in via di risoluzione”