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Istat: “Crollano le vendite al dettaglio (-1,3%). Raggiunti i minimi dal 2009”

Quelle di dicembre 2011 segnano una diminuzione, rispetto al mese, precedente dell'1,1%. E' il ribasso più forte da luglio 2004. In controtendenza il commercio di frutta e verdura acquistate direttamente presso i produttori: +53%. Ancora rincari per i carburanti, il diesel aumenta di un centesimo al litro

Calano nel 2011 le vendite al dettaglio rispetto all’anno precedente ed il mese di dicembre segna un ribasso record che non si toccava dal luglio 2004. Crescono, invece, del 53% le vendite dirette di frutta e verdura presso i produttori. A rilevarlo è stato l’Istat che segnala come le vendite al dettaglio nel 2011 calano dell’1,3% rispetto al 2010, quando si erano mantenute, pur di poco, sopra lo zero (+0,2%). Nel complesso, spiega l’istituto di statistica, si tratta del dato peggiore dal 2009.

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2011 l’indice è diminuito dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con novembre 2011, diminuiscono le vendite sia per i prodotti alimentari (-1,0%) sia per quelli non alimentari (-1,2%). E rispetto a dicembre 2010, l’indice grezzo del totale delle vendite segna un calo del 3,7%: le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dell’1,7%, quelle di prodotti non alimentari del 4,4%. E le flessioni riguardano tutto il mercato: infatti sia la grande distribuzione (-3,9%), sia le imprese operanti su piccole superfici (-3,5%) sono in deciso calo. E molto preoccupante è il dato che riguarda, nello specifico, le vendite al dettaglio di dicembre 2011 che segnando una diminuzione rispetto al mese precedente dell’1,1%, si fissa come il ribasso più forte da luglio 2004.

In controtendenza rispetto all’andamento generale del commercio al dettaglio sono invece le vendite dirette di frutta e verdura presso i produttori che aumentano in un anno del 53%. A metterlo in evidenza è il primo rapporto sulla vendita diretta presentato da Coldiretti/Swg. A fare la spesa nel 2011 nei mercati degli agricoltori, sono 9,2 milioni di italiani, per un importo pari a 489 milioni di euro (+66%). A fare la spesa direttamente dal produttore, secondo l’indagine, sono donne (68%), di istruzione medio alta (68%), sotto i 54 anni (64%).

Ed è ancora record di rincari per benzina e diesel, spinti dai nuovi massimi storici delle quotazioni internazionali. Vola la verde di Shell che, con un rialzo di 0,9 cent, arriva a 1,820 euro al litro, mentre con un rialzo di un centesimo netto per Ip e Q8 il diesel raggiunge gli 1,759 euro. A rilevarlo è stata Staffetta Quotidiana che spiega la nuova ondata di rincari con il nuovo picco delle quotazioni internazionali della benzina che ha toccato mercoledì un nuovo tetto storico a 632 euro per mille litri mentre nel luglio del 2008, ne costava 576, il 10% in meno.