Cronaca

Donna scippata a Milano <br/> Cade e finisce in coma

La cinquantenne è stata affiancata da due uomini in scooter dopodiché trascinata per diversi metri. Ha riportato un trauma cranico e facciale. Indaga la polizia di Stato

Stava tornando a casa in bicicletta. Dopo la giornata di lavoro. Poca strada, solo un paio di chilometri. Come ogni volta. Ma quando Alessandra Galdabini, ieri sera verso le 19, è passata in piazza della Repubblica, vicino alla stazione Centrale di Milano, due uomini in motorino le si sono avvicinati. Uno di loro ha allungato la mano per rubarle la borsa. Lei ha perso l’equilibrio, è caduta, ha sbattuto la testa sull’asfalto. Ora è in coma all’ospedale Policlinico: le sue condizioni, a quasi 24 ore di distanza, rimangono molto gravi, ma stabili. Mentre per tutta la città è caccia ai due scippatori. E il Pdl fa partire la polemica sulla sicurezza.

Galdabini ha 53 anni ed è direttore generale della Microsys, un’azienda di consulenza informatica che lavora anche in partnership con Microsoft ed è stata fondata nel 1992 dal marito. Che ieri l’ha salutata pochi minuti prima che lei salisse in sella. Una borsa a tracolla e altre due messe nel cestello davanti. Proprio quelle che chi era a bordo del motorino ha cercato di afferrare. Senza riuscirci. Quando sono arrivati i soccorsi, la manager era semicosciente ed è riuscita a dire il suo nome e l’età. Poi le sue condizioni si sono aggravate e, trasportata al pronto soccorso del Policlinico, è entrata in coma. Ora è ricoverata nel reparto di neurorianimazione, in pericolo di vita. Impegnata nel volontariato e appassionata di animali, Galdabini vive in centro con il marito e i tre figli.

La squadra mobile, alla ricerca dei due scippatori, ha visionato i filmati delle telecamere della zona e ha ascoltato due testimoni: una donna di 44 anni e un ragazzo di 17, che con il suo motorino era dietro alla bicicletta della donna. Nessuno dei due è riuscito ad annotare la targa dello scooter scuro su cui erano a bordo due giovani, il volto coperto dai caschi. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per rapina e tentato omicidio, affidata al procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili.

Il fatto di ieri segue di due settimane l’uccisione del vigile Niccolò Savarino, investito da un Suv dopo avere intimato l’alt a bordo della sua bicicletta. Vicende che fanno gridare alla nuova emergenza sicurezza il consigliere comunale del Pdl Riccardo De Corato, secondo cui “dopo la rapina in strada di ieri con la signora in fin di vita al Policliniccomao, Milano deve attrezzarsi ad affrontare questa nuova emergenza che viene dopo anni che, con le amministrazioni di centrodestra, i reati di strada erano diminuiti”. Per De Corato, casi come questi sono colpa di Pisapia, che “in sei mesi ha disattivato una valida e operativa rete di sicurezza”. Più cauto il commento del compagno di partito Guido Podestà: “La sicurezza deve restare ai primi posti nei livelli di attenzione – ha detto il presidente della Provincia – anche perché, si dice per la crisi, sono cresciuti i furti e le rapine”.