Cronaca

Fuori rotta, il porto lasciato da poco, stessa ora: le analogie col Moby Prince

Il relitto del Moby Prince

I precedenti sono diversi nel corso degli anni, dalla nave albanese che al largo di Brindisi  speronò una nave militare prima di affondare e non lasciare scampo a 54 persone, fino ai più recenti naufragi dei barconi della speranza, partiti dalle coste libiche e mai arrivati a destinazione. Ma a sentir parlare di sciagure in mare il primo pensiero porta a un solo nome: il disastro del Moby Prince, 140 morti, un solo superstite e le cause di un incidente mai chiarite. Anche quell’incidente accadde la sera, anche in quel caso il traghetto aveva da poco lasciato il porto. La portata della tragedia fu diversa: i passeggeri quel 10 aprile del 1991 non ebbero scampo, morirono dentro al traghetto, tutti tranne un mozzo,  carbonizzati dalle fiamme provocate dalla petroliera che la nave speronò, l’Agip Abruzzo. Una sciagura piena di condizionali, a tratti inspiegabile.

Quello del Moby è ricordato ancora come il più grave disastro della marinearia civile italiana. Altri sono stati comunque negli anni gli incidenti in mare.

28 marzo 1997 – La nave albanese “Kater I Rades” affonda circa 35 miglia al largo di Brindisi dopo una collisione con la corvetta della Marina militare italiana “Sibilla”. Sono tratte in salvo 34 persone e recuperati quattro cadaveri. Altri 54 corpi saranno estratti dopo il recupero del relitto avvenuto il 20 ottobre 1997. Il bilancio della tragedia sale a 86 vittime quando il governo albanese dichiara la morte presunta di altre 28 persone scomparse nel naufragio. Ma il processo nel 2011 ha stabilito che i morti sono stati 108.

14 febbraio 2000 – Al largo di Guardavalle, nei pressi di Punta Stilo, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria, il mercantile italiano “Espresso Catania” entra in collisione con la motonave “Zafir”, battente bandiera portoghese, che affonda dopo l’urto. Muoiono 14 marinai spagnoli dello Zafir.

29 giugno 2005 – Il peschereccio “Padre Pio” affonda, a largo del porto di Casamicciola Terme dell’isola d’Ischia, dopo una collisione con la nave cisterna ‘Audace A’. Muoiono i tre uomini dell’equipaggio del peschereccio.

15 gennaio 2007 – Scontro nello Stretto di Messina tra un aliscafo e la nave “Susan Borchard’’, battente bandiera di Antigua. Le vittime sono quattro dei sei membri dell’equipaggio dell’aliscafo.

7 giugno 2008 – Naufragio davanti alle coste libiche di un’imbarcazione con profughi egiziani che lasciavano la Libia: 40 morti accertati, un centinaio di dispersi, tutti egiziani.