Emilia Romagna

Strada all’asta, Berselli (Pdl): “Me la compro e ci faccio un museo sui crimini comunisti”

Quando il 31 gennaio lo spazio urbano di Castel Maggiore andrà all'asta, il senatore del Pdl si presenterà per acquistarlo: "Con una sottoscrizione accetto contributi, ma se sarò da solo non pagherò tutto a tal punto da impegnare il futuro delle mie figlie"

Un Pdl del disfare e uno del fare. Dopo aver sollevato il caso delle strade di Castel Maggiore che andranno all’asta, con il consigliere regionale Galeazzo Bignami, oggi si fa vivo un possibile compratore, ancora targato Popolo delle Libertà.

Si tratta del senatore Filippo Berselli, coordinatore regionale del Pdl, già noto per le sei interrogazioni parlamentari contro il procuratore della repubblica di Parma Laguardia, che ha annunciato di voler partecipare all’asta che si terrà il 31 gennaio al Tribunale di Firenze.

“Non e’ una provocazione: non pensi, il sindaco Monesi, di essere da solo il 31 al Tribunale di Firenze, quel giorno ci sarò anch’io”, promette Berselli che ha già lanciato una sottoscrizione per raccogliere offerte con cui concorrere all’asta. “Se resterò da solo, parteciperò da solo, certo non al punto di impegnare il futuro delle mie figlie spendendo grandi cifre per strade e rotonde di Castel Maggiore”, precisa il senatore.

Su Facebook però l’idea sta raccogliendo seguaci. Leo Cataldo, consigliere comunale del Pdl di Castel Maggiore: “quasi quasi mi compro un appartamento e già che ci sono mi compro pure la rotonda e i marciapiedi. Anzi non bado a spese, mi compro pure tutta la strada”.  Dello stesso avviso Galeazzo Bignami, colui che ha portato alla luce il caso che ha definito sempre sulla pagina di Cataldo, il suo mentore Berselli: “semplicemente un genio”.

Cosa se ne fa Berselli di una strada a Castel Maggiore? “Vorrei destinarla a un museo permanente all’aperto sui crimini del comunismo. L’area sarà recintata e per accedervi sarà previsto un biglietto d’ingresso, eccezion fatta per i residenti. mentre il ricavato sarà destinato a copertura delle spese di gestione del museo”. E poi, chiosa Berselli non nuovo alle provocazioni: “se il Comune me la vuole espropriare mi deve dare 813.000 euro, insomma un affare”.

Quanto all’intenzione del Comune di Castel Maggiore di avviare un’azione legale per impedire che l’asta si svolga, Berselli commenta parlando di “un tentativo disperato di un sindaco disperato”. Nel frattempo Berselli ha aperto anche aperto una sottoscrizione rivolta a tutti quelli che intendono aderire alla sua iniziativa versando un obolo. Anche se di questi tempi è forse chiedere troppo.

d.t.