Piacere quotidiano

I Belli e la Bestia

Davanti alla morte
Scappo
A gambe levate

Il massimo
Sopportabile
La fuga a rotta di collo

Titolava un giornale 43 anni fa
“Studenti per la pace nel mondo
come centometristi”

Al primo cenno di carica
Io rinnegavo per tre volte
tutto il rinnegabile

Il cuore pulsava
con la rapidissima distanza
da quel che quattordicenni
era la nostra simil guerra

Oggi senza quell’edicolante
che si è frapposto
nel vedere l’idiota di turno
Con la sua mano
armata di complicità
Far fuoco sui Belli come un Bestia
Sarei senza alcuna preghiera
sarei senza alcuna possibilità.