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Tff, produzioni indipendenti e nessun red carpet

Si è chiuso sabato sera il ventinovesimo Torino Film Festival, diretto, per il secondo anno consecutivo, dal regista Gianni Amelio. Tante opere fuori concorso al fianco di lungometraggi e corti provenienti da tutto il mondo. Poco spazio al tappeto rosso e alla mondanità, il Festival è una grande vetrina per le produzioni indipendenti, in particolare per le prime opere di giovani registi. Il vincitore della categoria lungometraggi, la più importante, che si è aggiudicato 20mila euro, è l’islandese Hafsteinn Gunnar Sigurdsson con Either Way. Il Premio Speciale della Giuria è invece andato ex-aequo all’iraniano Ok, Enough, Goodbye di Rania Attieh e Daniel Garcia e a 17 filles di Delphine e Muriel Coulin. Tra i premiati nelle altre categorie: sezione di Documentari Internazionali, il premio per Miglior Film è andato a Les Eclats (Ma guele, ma révolte, mon nome), di Sylvain George, la sezione Italiana.doc è stata vinta da L’Orogenesi di Caldwell Lever.  di Cosimo Caridi