Cronaca

Roma, al concorso per insegnanti all’estero <br> arriva la polizia e la prova viene sospesa

Trentaseimila i partecipanti al megaconcorso organizzato ieri a Roma dal Formez per il ministero degli Esteri e riservato al personale scolastico destinato alle scuole italiane all'estero. Ma molti dei partecipanti hanno contestato le modalità e chiamato polizia e carabinieri. "Abbiamo visto persone uscire con i libri siglati e questo è illegale". Selezione sospesa, ma c'è chi promette di denunciare tutto alla magistratura

Il concorsone pubblico per insegnanti all’estero si trasforma in una vicenda grottesca con tanto di polizia e sospensione della prova. Erano migliaia ieri ad affollare lo spazio antistante l’hotel Ergife di Roma sulla via Aurelia, arrivati da tutta Italia per sostenere la prova di lingua del concorso per il reclutamento del personale docente e Ata destinato agli istituti scolastici stranieri. Al bando, gestito dall’agenzia Formez per il ministero degli Esteri, hanno partecipato oltre 36mila persone da tutta Italia.

Ma qualcosa è andato storto: “Quando ci hanno presentato la prova di francese – ha raccontato la concorrente Loredana Tonni – ci siamo accorti che era una presa in giro: ognuno di noi doveva rispondere ai 40 quesiti a risposta multipla dopo averli cercati, uno ad uno, in un volume di oltre 4mila che i partecipanti alla selezione hanno visto per la prima volta, leggere quattro testi in lingua straniera e rispondere alle relative domande. Il tutto – conclude – nel tempo record di 45 minuti, comprese parti di testo da tradurre”. Fatti i conti: rispondere a ogni quesito in poco più di un minuto.

La protesta dei partecipanti si è fatta subito sentire. La commissione è stata subissata di lamentele. A quel punto sono state chiamate le forze dell’ordine. Il presidente della commissione di concorso ha deciso così di sospendere la prova, assicurando “che la prova stessa si ripeterà entro questa sera con gli stessi quesiti, come se nulla fosse successo”. “Le modalità di questo concorso sono fuori da ogni legalità – ha aggiunto Tonni – chi è entrato a sostenere la prima prova conosce già tutti i quesiti delle successive e può preparare l’esame all’esterno consultando il volume che la commissione ha permesso di portare con sé”.

Intanto nelle caselle di posta dei giornali, arrivano decine di mail, molte con questo contenuto: “Il concorso è da annullare, siamo stati presi in giro, abbiamo studiato mesi per la selezione”. Numerose le proteste di chi chiede che venga tutto annullato, anche perché i partecipanti in nessun modo possono portare all’esterno testi siglati dal Formez che hanno a che fare con i quiz e più di qualcuno giura di aver visto persone sottrarre i libri, tanto che alcuni di questi sono stati ritrovati abbandonati all’esterno della sala d’esame.

Il concorso prosegue con ritardi e lamentele. Si sono svolte nel tardo pomeriggio le prove di tedesco e di inglese, durante le quali una nuova commissione di esame ha annunciato ai partecipanti che le prove di francese e di spagnolo sono state spostate a martedì 6 dicembre. I protestanti hanno alzato nuovamente la voce ma non è stato proclamato alcun annullamento: “Membri della commissione – racconta una partecipante – mi hanno detto che il ragazzo che stamani ha dato vita alla contestazione è stato denunciato insieme ad altre persone”.

Di Paolo Dimalio e Paola Mentuccia