Cronaca

Glaming, la Mondadori di Berlusconi entra <br/>nel business del gioco d’azzardo

Una nuova concessionaria per il gioco d’azzardo online. Ma non una concessionaria qualunque, nella torta del ricco mercato del gioco in Internet ora c’è anche la Mondadori di Marina Berlusconi con la sua Glaming. Questo il tema della puntata di Report, in onda questa sera su Rai Tre. Nell’inchiesta di Sigfrido Ranucci la ricostruzione dell’ennesimo caso di conflitto di interessi nella vicenda politica e imprenditoriale del premier. Già perché per operare nel mercato dei giochi, che in Italia a fine 2011 varrà circa 70 miliardi di euro, serve una concessione. E a dare le concessioni sono i Monopoli dello Stato, che a loro volta dipendono dal governo.

Insomma, l’esecutivo del presidente del Consiglio, attraverso l’amministrazione dei Monopoli, concede l’autorizzazione ad operare ad una società che di fatto appartiene al 70% al premier stesso. L’altro 30%, racconta Report, è controllato dalla Fun Gaming. Quest’ultima, a sua volta è per 49% inserita in una fiduciaria, mentre il restante 51% appartiene a Marco Bassetti, marito di Stefania Craxi, che al governo siede come sottosegretario agli Esteri.

Ma i profili del conflitto di interessi non finiscono qui. Quando il cda di Mondadori discute la nascita di Glaming, nel novembre del 2010, tra i consiglieri presenti – in videoconferenza – c’è anche Mario Resca, ex numero uno di McDonald’s e attuale direttore generale del ministero dei beni culturali. Per non dire di Aldo Ricci, che di Glaming è presidente. Ricci è già stato, per due volte, amministratore delegato della Sogei, società pubblica che gestisce l’anagrafe tributaria. Voluto da Tremonti è stato rimosso da Visco e poi richiamato dallo stesso Tremonti.