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Dal Mi-sex al Forum delle religioni. A Milano il sacro e il profano vanno a braccetto

Nel giro di pochissimo tempo lo stesso ufficio stampa ha promosso due iniziative a dir poco in contrapposizione fra loro: il Mi-sex, la fiera meneghina dedicata all'hard e il Forum delle religioni che riunirà in preghiera cinque confessioni diverse

Il diavolo e l’acqua santa a Milano vanno a braccetto. Un versatile ufficio stampa è riuscito nell’impresa di promuovere il “Mi-sex”, la fiera meneghina dedicata al sesso, e il “Forum delle Religioni“. Il merito è di Guido Robustelli, promotore di eventi, concerti e artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Franco Battiato e Zucchero. C’era il suo nome dietro la 35esima fiera del sesso che, a inizio ottobre, nel padiglione hi-tech ribattezzato “Luna Pork” ha ospitato Maurizia Paradiso, “l’indiscussa sacerdotessa dell’eros”, come si legge nei comunicati. Neanche un mese dopo, Robustelli si cambia d’abito e promuove il forum che il 6 novembre riunirà in preghiera collettiva cinque confessioni religiose, Curia milanese in prima fila. Appuntamento alla Loggia dei Mercanti alle 15, poi tutti in corteo verso palazzo Marino per un saluto del sindaco Giuliano Pisapia.

Contattato da Ilfattoquotidiano.it, Robustelli inizialmente si mostra imbarazzato, ma alla fine invoca la crisi e, con una certa dose di autoironia, dice: “Stavolta mi sa che ho fatto una cazzata ma ho voluto dare una mano a degli amici mentre per il Mi-Sex si è trattato di un lavoro vero e proprio. Certo se fai l’ufficio stampa oggi, con i chiari di luna che ci sono, devi prendere un po’ tutto quello che arriva e a volte non ti accorgi neppure che una cosa stride con un’altra”. In effetti i due comunicati, ciascuno inappuntabile singolarmente preso, fanno davvero sorridere se messi uno accanto all’altro.

In quello relativo alla fiera del sesso, ad esempio, si auspica un’ulteriore emancipazione della società e il “superamento dei limiti che ancora inibiscono le possibilità di totale e libera espressione dell’erotismo”. Le 25 righe di invito si trasformano così in un piccolo phamplet sull’italico erotismo: “Mi-sex ha avuto il merito di ridimensionare le ipocrisie e di dimostrare che l’equazione ‘sesso uguale peccato’ non era più valida come, per troppo tempo, era stato gridato ai quattro venti”. Segue un minuzioso elenco di immancabili attrazioni: oltre al già citato “Luna Pork”, lo spazio per i provini “i nuovi volti del porno” fatti direttamente da Riccardo Schicchi, l’iniziativa “nude alla meta” che permette alle donne i entrare gratis se si presentano alla cassa come mamma le ha fatte. Robustelli segnala anche l’area “pervert” per gli aficionados del sesso estremo dove “si può giocare in tutta sicurezza, al sempre intrigante, sado-maso. Per gli amanti del lesbo, esibizioni senza sosta, nella vetrina appositamente dedicata”.

Toni decisamente diversi quelli del comunicato sul Forum delle Religioni che è arrivato all’undicesima edizione. “Ci tengo a precisare che si tratta di una cosa serissima”, avverte Robustelli. E in effetti si esalta con fervore l’amore e la pace universale e il raggiungimento dell’equilibrio interiore tramite la pratica religiosa. “A questo scopo – si legge nel comunicato – le comunità religiose di una città possono essere un indispensabile supporto e un interlocutore necessario per tutti coloro che vi dimorano e per una classe politica attenta al benessere morale e materiale della società”. Parole sante, archiviato il porno. Unica avvertenza, attenzione a non confondere i destinatari delle mailinglist invitando gli assatanati del Misex alla processione e la comunità evangelica al “Luna Pork”.