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Indignados, quanto piacciono a Hollywood

Hollywood ama Wall Street o, meglio, Hollywood ama chi occupa Wall Street. Si moltiplicano i divi che “fanno un salto” allo Zuccotti Park di New York per far sentire il proprio appoggio ai ragazzi che da oltre un mese occupano l’area del distretto finanziario.

Mercoledì sera, è stata la volta di Alec Baldwin (cha alcuni rumors danno come prossimo candidato democratico alla carica di Sindaco di New York) che ha trascorso con gli indignados quelle che ha definito, via Twitter, “due ore decisamente troppo brevi”. Una delle prime a presentarsi a Zuccotti Park era stata Susan Sarandon, da sempre impegnata politicamente e per la difesa dei diritti civili. L’attrice aveva anticipato di qualche giorno la visita del suo ex marito, Tim Robbins, venuto insieme al regista Michael Moore, divenuto poi un “frequentatore abituale della piazza”.

E se Mike Mayers, interprete del film Austin Powers è arrivato a downtown per seguire l’attività degli occupanti da vicino, Sean Penn ha immediatamente sposato la causa degli indignados, parlandone alla Cnn. Interessato e ispirato dalla protesta di Wall Street anche un campione dell’impegno civile come Henry Belafonte. Anche Yoko Ono ha espresso il suo appoggio attraverso Twitter.

È finita in manette, invece, Naomi Wolf, l’autrice e attivista che mercoledì sera s’è schierata con i dimostranti incitandoli a restare sul marciapiede davanti allo Slylight Soho club, invece di spostarsi su quello di fronte come intimato dalla polizia. Circa duecento persone si erano recate davanti al club pensando fosse presente il governatore Cuomo, uno dei target della protesta per la sua decisione di abolire la tassa per i super ricchi, prevista dallo Stato di New York. La Wolf ha incitato i dimostranti a usare un megafono (vietato per legge) e a restare dov’erano: “E’ un diritto stabilito dal Primo Emendamento. Il marciapiede è uno spazio pubblico”, ha detto mentre veniva portata via.

Il Fatto Quotidiano, 20 ottobre 2011