Mondo

Venezuela, Chavez l’antimperialista <br/> Come governare il paese via twitter

Il presidente si trova a Cuba per curarsi il cancro. E anche da qui non smette di inviare direttive al suo esecutivo. E per farlo utilizza la rete

“Penso che dovremmo alzare la nostra voce perché abbiamo il potere di farlo davanti alla Conmebol. Saluti al nostro buon amico Nicolás Leo!” Questo è uno degli ultimi messaggi su Twitter dall’account del presidente del Venezuela Hugo Chávez @Chávez candanga, “soldato di ideologia bolivarianista, socialista e antimperialista”.

Si riferisce alla vittoria che, come ha scritto in un’onda di messaggi sempre su Twitter, secondo lui è stata rubata al Venezuela nella partita di calcio contro il Paraguay della Coppa America 2011 in Argentina. Il Conmebol è la Conferazione Sudamericana di Football, una delle sei confederazioni continentali della Fifa, presieduta dal “buon amico” Nicolás Leoz. Chávez in un tweet ha detto di aver visto la partita vicino a Fidel Castro ed entrambi erano d’accordo nel dire che non andava bene. Ha criticato le scelte arbitrali da vero tifoso: ”A mio modesto parere … ci hanno derubato del goal della vittoria! E spero con questo di non aver offeso nessuno!”

Chávez , in cura per il cancro a Cuba, non si occupa solo di calcio, tutt’altro. Infatti è attivissimo e governa il Venezuela da Twitter. Nell’ultimo messaggio di venerdì 22 luglio tira le orecchie a un ministro: “Compagno ministro Garcés, ricorda che il Grande piano di opere pubbliche è parte della ‘Grande missione conoscenza e lavoro’ del Venezuela! Vivremo e Vinceremo!!”.

Il 25 giugno infatti il ministro del popolo per i Trasporti e le Comunicazioni Francisco Garcés ha detto che la Grande Commissione per l’Alloggio proposta da Chávez promuove la parità e quindi sarebbero andati porta a porta a verificare l’effettivo stato di bisogno delle famiglie, compilando la lista degli aventi diritto “in modo assolutamente scientifico, che non tiene conto delle approssimazioni”.  Ma per strada qualcosa è andata storta. Così Chávez non solo ricorda a Garcés quello che deve essere fatto, ma si fa una bella pubblicità come socialista in difesa del popolo e delle opere pubbliche a favore delle fasce più povere del paese.

In oltre 40 messaggi di questa settimana il presidente non ha mai menzionato la sua malattia, per cui viene curato a Cuba, ma martedì scorso ha alluso alla sua battaglia personale in un tweet a un suo supporter: “Qui andiamo avanti, fratello” Con Dio e la Vergine!” D’altronde, ora che non può parlare al suo popolo attraverso i messaggi televisivi, come faceva spesso prima, scrive su Twitter.

Il presidente venezuelano, 56 anni, il 20 giugno scorso ha subito un’operazione chirurgica per rimuovere un tumore. Non ha mai specificato né la diagnosi esatta né che tipo di cancro fosse, ma ha detto che era situato nella regione pelvica. Pare sia tornato a Cuba per sottoporsi alla chemioterapia. Il vice presidente del Venezuela Elias Jaua agli inizi di luglio ha detto che Chávez è “nel pieno esercizio della sua autorità” e non c’era bisogno di trasferire il potere a nessun altro, benchè fosse fisicamente assente dal paese. Infatti il presidente sa perfettamente come tenere viva l’attenzione del suo popolo e conosce bene il potere della comunicazione regolare, costante e diretta. Al momento su Twitter ha 1.807.074 persone che lo seguono e i suoi messaggi, 1186 fino ad ora, compaiono spesso e all’improvviso sullo schermo della televisione di stato venezuelana.

Chávez su Twitter si occupa anche di questioni vitali per il paese. In un messaggio degli inizi di questa settimana ha detto di aver approvato l’equivalente di oltre 25 milioni di dollari per una nuova azienda di raccolta della spazzatura a Caracas, 51 milioni per il governo di uno stato e 37 per l’organizzazione Fronte Francisco de Miranda, che promuove le iniziative volte a trasformate il Venezuela in un autentico stato socialista. Parlando di politica estera, Chávez ha diretto un messaggio al leader messicano Felipe Calderón dicendo “Ehi presidente Calderón, amico mio, ti ringrazio per i tuoi auguri”.

I suoi messaggi sono vigorosi, pieni di vita e di speranza. Poche notti fa ha chiuso la giornata dicendo: “Da qui, terminando un altro giorno di questa Battaglia per la Vita”. Venerdì pomeriggio ha scritto: “Buongiorno, Mondo Vivente! Venerdì, ah, oggi è venerdì! È anche venerdì 22 luglio! E questa volontà di vivere non fa altro che crescere in me!”