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Afghanistan, attentato suicida <br> in un ospedale: 60 morti

Un'autobomba è esplosa in un ospedale a Logar, 60 chilometri a sud di Kabul. Il bilancio provvisorio parla di 60 vittime tra pazienti e personale sanitario, e 45 feriti. Il presidente Karzai: "Il terrorismo ci minaccia più che mai"

E’ arrivato alla cifra di 60 morti il bilancio di un attentato suicida avvenuto in un ospedale del distretto afghano di Azra, nella provincia di Logar. Lo ha riferito il ministero della Salute. Tra le vittime vi sono “donne, giovani, bambini”. I ferito sono almeno 120.

La deflagrazione sarebbe stata causata da un’autobomba. L’esplosione, secondo quanto ha riferito Din Mohammad Darwaish, un portavoce del governo provinciale, “ha colpito un ospedale nel distretto di Azra. I feriti molto gravi sono almeno 45. Le vittime sono tutti pazienti e visitatori e personale ospedaliero”. L’esplosivo sarebbe stato piazzato in un Suv. I talebani hanno negato di aver organizzato l’attacco: “Lo condanniamo”, ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid. “Chiunque lo abbia messo in atto, vuole diffamarci”.

“Il terrorismo è vivo, sta crescendo e minaccia più che mai l’Afghanistan e tutta la regione”. E’ quanto ha dichiarato il presidente afghano Hamid Karzai a Teheran dove è  in corso una conferenza internazionale di due giorni sul terrorismo alla quale partecipano il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad e altri tre capi di stato di Pakistan, Sudan e Tagikistan.

“Sfortunatamente – ha affermato Karzai in un discorso trasmesso dalla televisione nazionale iraniana – nonostante tutti i progressi nei campi dell’istruzione e della ricostruzione delle infrastrutture, non solo l’Afghanistan non ha ancora raggiunto la pace e la sicurezza, ma il terrorismo si estende e minaccia l’Afghanistan e l’intera area’”. Karzai ha definito l’annunciato ritiro di 33mila soldati americani dall’Afghanistan entro l’estate 2012 “un passaggio positivo”, ringraziando la comunità internazionale per il suo impegno nel Paese. “L’Aghanistan – ha proclamato – può e deve essere ricostruito dalla mano dei suoi figli”.