Cronaca

Torino-Lione, 65 avvisi di garanzia <br> per i no tav. Perquisita la casa di Perino

Oltre ai cinque di oggi, relativi alla sassaiola dello scorso 24 maggio al presidio della Maddalena, gli altri riguardano episodi del 2010. Indagato anche il leader del movimento che ha subito la perquisizione della sua abitazione. "Hanno portato via solo un'agenda. Ora la gente sarà ancora più arrabbiata"

Sono 65 gli avvisi di garanzia che, complessivamente, hanno raggiunto esponenti del movimento No Tav negli ultimi giorni come hanno riportato i legali dello stesso movimento. Oltre ai cinque di oggi, relativi alla sassaiola dello scorso 24 maggio al presidio della Maddalena, gli altri riguardano episodi del 2010: dieci per i blocco dei carotaggi all’autoporto di Susa, 22 per la violazione di sigilli alla baita della Maddalena, sequestrata dalla magistratura in quanto abusiva, 28 relativi al blocco di un convoglio di operai che trasportavano materiale per i carotaggi avvenuto a Venaria Reale. Per la violazione dei sigilli sono indagati anche il comico genovese Beppe Grillo che quel giorno guidava la protesta e Alberto Perino, leader del movimento che si oppone alla costruzione della super-linea ferroviaria che dovrebbe collegare il capoluogo piemontese a Lione, in Francia.

”E’ stato un altro autogol perché hanno fatto arrabbiare la gente, che da oggi sarà ancora più determinata. Ci hanno fatto un favore”, ha commentato Perino che questa mattina ha subito la perquisizione della sua abitazione da parte della Digos. “Mi hanno portato via soltanto un’agenda – ha detto Perino – su cui tenevo appuntati le spese del supermercato, gli appuntamenti dal medico e le volte che sono stato al presidio della Maddalena. Quando sono arrivati i poliziotti mi hanno detto che dovevano sequestrare tutto il materiale relativo ai No Tav e così ho mostrato loro un’intera stanza, visto che sono oltre 20 anni che mi occupo di questa battaglia. Ma alla fine si sono accontentati della sola agenda”. Perino ha poi concluso con una battuta: “Se mi mettono agli arresti domiciliari vorrà dire che ridarò il bianco in casa”.

I reati ipotizzati negli avvisi di garanzia relativi alla sassaiola del 24 maggio sono quattro: istigazione a commettere reati, resistenza aggravata, interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Oltre a Perino, 65 anni, sono indagati Giorgio Rossetto, 49 anni, Brando Ratti, 20 anni, Lorenzo Carieri, 25 anni e Damiano Piccione, 30 anni. “Ce l’aspettavamo – ha detto l’avvocato Danilo Ghia, legale di Perino – dopo avere ricevuto due informazioni di garanzia per le vicende del blocco dei carotaggi all’autoporto di Susa e della violazione dei sigilli alla Maddalena”.