Politica

Berlusconi: “Riforma fiscale entro l’estate”<br> Poi dice: “Non voterò ai referendum”

Palazzo Grazioli - ufficio di presidenza Pdl. Silvio Berlusconi e Angelino Alfano

“Ci dovrete sopportare fino al 2013. Siamo d’accordo che il governo varerà la legge delega sul fisco prima dell’estate”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, rispondendo ad una domanda sulla riforma del fisco. “Ne abbiamo ripetutamente parlato in termini rispettosi e civili con Tremonti – ha aggiunto il premier – sono completamente destituite da ogni fondamento le notizie fornite da una stampa che sulla politica sta sempre più abbandonando la realtà”. Poi l’attacco ai media: “I cittadini ci riconoscono la nostra attività governativa. Non ce la riconoscono i media. Ma dagli ultimi focus risulta che il 50% dei motivi che hanno portato gli italiani a non votare è il disgusto per la classe politica, per la rappresentazione che ne danno i media. Un fatto molto negativo, per qualunque governo”.

Rispondendo ai giornalisti, il premier ha espresso il proposito di non recarsi alle urne domenica e lunedì: “Penso che non mi recherò a votare” ha detto Berlusconi. Immediata la replica del principale portavoce del comitato promotore dei referendum Angelo Bonelli: “Le dichiarazioni di Berlusconi che dice che non andrà a votare offendono la Costituzione su cui sia i ministri che lo stesso Berlusconi hanno giurato. L’articolo 48 dice che l’esercizio del voto è un dovere civico: dovere evidentemente snobbato da chi riveste le più alte cariche della Repubblica”.

Il Consiglio dei ministri ha dato questa mattina il via libera anche al “codice antimafia”. Il testo si compone di 5 libri, suddivisi in 131 articoli. “Per quanto riguarda la lotta alla mafia – ha detto il premier – continuiamo ad arrestare in media 8 presunti mafiosi al giorno. Abbiamo preso 32 dei 34 più pericolosi latitanti. Continuiamo a sequestrare beni alla mafia e lo abbiamo fatto per la somma di 21,5 miliardi”. Il codice “mette insieme tutte le norme che si sono accumulate in questi ultimi anni”, ha aggiunto il premier. Nel gennaio 2010, ha ricordato Berlusconi, “approvammo un piano straordinario antimafia in un Consiglio dei ministri a Reggio Calabria. La legge è stata approvata all’unanimità dal Parlamento e ci è stata data delega per ricondurre ad unità tutti i provvedimenti in materia”. “Chiedo lo sforzo del parlamento per l’approvazione entro l’estate”, ha aggiunto il ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Con la banca dati nazionale unica avremo maggiore trasparenza, più sicurezza e più rapidità nell’assegnazione degli appalti”. Poi la battuta: “Per catturare tutti i latitanti dobbiamo governare insieme fino al 2013”.

Roma, 11 giugno – Berlusconi lascia Palazzo Grazioli