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Da vertice G8 “stop a violenze in Siria e Libia” <br/> Riprendere negoziati in Medio Oriente

Stop alle violenze in Libia e Siria. A chiederlo sono i capi di Stato e di governo del G8, secondo quanto si legge nella bozza di dichiarazione finale del vertice di Deauville. I leader degli otto Paesi più industrializzati del mondo esortano il regime del presidente siriano Bashar al Assad a “cessare l’uso della forza e dell’intimidazione contro il popolo siriano e ad avviare un dialogo e le riforme fondamentali”. Quanto alla Libia, il G8 chiederà “la fine immediata dell’uso della forza da parte del regime di Gheddafi” in Libia, ribadendo il sostegno ad “una soluzione politica che rifletta la volontà del popolo”. Dalla bozza arriva anche la richiesta di ‘”una soluzione del conflitto israelo-palestinese attraverso” la ripresa “dei negoziati senza rinvii” per arrivare ad un “accordo quadro su tutte le questioni che riguardano lo status finale”.

I leader degli Otto paesi maggiormente industrializzati hanno espresso, inoltre, “piena fiducia” al Giappone e su una sua ripresa dalla crisi nucleare di Fukushima. I Grandi esprimono anche “solidarietà alle vittime e al governo. “Abbiamo piena fiducia che il governo giapponese risponderà alla sfida e metterà in piede una rapida e durevole ripresa. Noi siamo pronti ad assisterlo nel momento del bisogno”. I temi della crisi del Giappone e della sicurezza nucleare sono nell’agenda del summit. La Russia presenterà ai leader una proposta per regolamentare maggiormente e rendere piu’ sicuro il settore ed evitare nuove crisi.

Stamani un piccolo bagno di folla ha accolto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il presidente russo, Dmitry Medvedev, ed il presidente francese, Nicolas Sarkozy. Prima di raggiungere gli altri capi di Stato e di governo del G8 già riuniti a Villa Le Cercle per il pranzo di lavoro che dà inizio ai lavori, i tre leader si sono concessi alle strette di mano ed ai saluti di alcune decine di abitanti di Deauville, assiepati dietro alle transenne di fronte alla sede del vertice. Obama e Medvedev sono arrivati insieme a Villa Le Cercle, dopo un incontro bilaterale, accolti da Sarkozy. Il presidente francese qui ha accolto Silvio Berlusconi con una stretta di mano.

Fuori programma inatteso per Carlà Bruni che ha finalmente confermato la gravidanza mostrando la pancia alle mogli dei leader del G8 che ha accolto a Villa Strassburger, a Deauville. Abito bianco svasato appena sopra il ginocchio che lascia intravvedere la pancia ormai evidente, spolverino blu e decolletè in tinta, tacco quattro centimetri, la premiere dame di Francia ha accolto le first ladies per la colazione di lavoro dedicata alla lotta all’analfabetismo sulle scale della villa. Assenti le mogli del presidente degli Stati Uniti e del premier britannico, Barack Obama e Samantha Cameron, la moglie del presidente russo Dmitry Medvedev, Svetlana, si è presentata a Carlà portando un mazzo di rose bianche.