Emilia Romagna

Colpi di mazza e vernice <br> contro la sede della Uil

Le indagini sarebbero orientate negli ambienti anarco insurrezionalisti. Il segretario del sindacato Martelli: "Non ci fermeranno"

Un altro atto vandalico ha colpito la scorsa notte la sede regionale e provinciale della Uil a Bologna. Colpi di mazza sui vetri, vernice rossa e una scritta con spray nero: “Servi”.

Già lo scorso 6 maggio furono lasciate delle scritte sui muri della sede, stesso giorno in cui si è tenuto lo sciopero generale Cgil. “Uil Cisl e Pd servi Marchionne e venduti” si leggeva, con la firma “Proletari Autorg”.

Questa volta nella sede Uil a Bologna, in via Serena in zona Fiera, sono stati tirati colpi di mazza sui vetri della porta d’ingresso principale e su quelli di nove finestre, che sono antisfondamento e sono rimaste seriamente danneggiate. Un’altra porta, invece, è andata in frantumi. Sono state lanciate anche secchiate di vernice rossa sul muro esterno.

È intervenuta la polizia per gli accertamenti e le indagini, che a quanto si apprende, punterebbero su ambienti anarco-insurrezionalisti.

Gianfranco Martelli, segretario generale della Uil in Emilia Romagna, avrebbe definito l’azione della notte un “gravissimo atto di sopraffazione”. “Si tratta – continua – di un’evidente azione minacciosa, una pesante intimidazione che mette nel mirino un sindacato come la Uil che, da sempre, si caratterizza per essere riformista e partecipativo”.

Le spranghe – conclude – non ci fermeranno né ci faranno tacere. Anzi se mai fosse possibile, ci sentiamo ancora più saldi e determinati nel portare avanti il nostro impegno sindacale, svolgendo quel ruolo di fondamentale equilibrio e di riferimento democratico nel tessuto sociale bolognese e dell’Emilia Romagna che gli stessi lavoratori e pensionati ci chiedono”.

La Digos, che si occupa anche delle scritte lasciate il 6 maggio, ha avviato dunque gli accertamenti. In zona non ci sono comunque telecamere esterne che possano aver filmato i vandali. Esiste solo un sistema di videosorveglianza interno, ma che in questo caso non sarà utile alle indagini.

Una delle piste seguite dagli inquirenti porterebbe proprio a un presidio di ieri sera, quando un gruppo appartenente all’area anarchica-insurrezionalista si è ritrovato in piazza dell’Unità per un incontro su temi del lavoro. Un luogo non troppo distante dalla sede Uil.