Cronaca

Beatificazione, piazza stracolma per Wojtyla. Ratzinger: “Un gigante con la forza di Dio”

Piazza San Pietro è colma come non mai. La beatificazione di Giovanni Paolo II, che arriva dopo sei anni dalla sua morte, ha portato oltre un milione di persone nella piazza del Vaticano e in via della Conciliazione. Tanto che da questa mattina i pellegrini fin dalle prime ore dell’alba sono stati dirottati verso i maxischermi che sono stati allestiti fuori dalle basiliche più importanti di Roma, che via via si stanno riempiendo. I fedeli vengono dissuasi dalle autorità dal raggiungere la zona di Borgo Pio. Piazza dell’Esquilino, Piazzale San Paolo, Circo Massimo e Piazza di San Giovanni in Laterano, sono i luoghi che trasmettono la cerimonia in diretta su schermi giganti. Il clima primaverile spinge le persone a scendere in strada. La gente assiepata anche nei vicoli del quartiere romano.

Polizia, Carabinieri, GdF, Vigili del fuoco e moltissime ambulanze sono presenti durante tutto il percorso che collega piazza San Pietro ai punti di maggiore affluenza dei pellegrini. Metro, bus e tram presi d’assalto. Per ora sono stati 408 gli interventi di assistenza nelle tende mediche allestite dall’Ares 118. Per 42 pellegrini è stato necessario il trasporto in ospedale. Molti di questi sono anziani o malati arrivati in pellegrinaggio nella capitale.

Papa Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso in piazza sulla papamobile scoperta pochi muniti dopo le 10. Subito si è levata un’ovazione e applausi. I fedeli gridano: “Viva il Papa” e gridano “Benedetto, Benedetto”. Il Papa ha poi percorso tutto il sagrato. Appena ha recitato la formula di beatificazione di Giovanni Paolo II, la gente ha urlato: “Santo subito”, seguito da un lunghissimo applauso. Ovazioni anche nelle altre 4 piazze romane.

Papa Bendetto XVI, che ha indossato i paramenti di Giovanni Paolo II, ha ricordato nell’omelia: “Sei anni fa, quando furono celebrate le esequie di Giovanni Paolo II, già in quel giorno noi sentivamo aleggiare il profumo della sua santità“. “Quello che il neo-eletto Papa chiedeva a tutti – continua nell’omelia – egli stesso lo ha fatto per primo: ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante, forza che gli veniva da Dio, una tendenza che poteva sembrare irreversibile”. E ha aggiunto: “Oggi il suo nome si aggiunge alla schiera di santi e beati che Giovanni Paolo II ha proclamato durante i quasi 27 anni di pontificato, ricordando con forza la vocazione universale alla misura alta della vita cristiana, alla santità, come afferma la Costituzione Lumen gentium”, il documento del Concilio Vaticano II sulla Chiesa. ”Per la canonizzazione – ha poi spiegato il cardinal Tarcisio Bertone – basterà che ci sia un miracolo scientificamente provato e giudicato tale, giudicato inspiegabile dal punto di vista scientifico, dalla commissione medica, dalla commissione teologica e dalla plenaria dei cardinali e dei vescovi membri della congregazione delle Cause dei santi. Quindi – continua il segretario di Stato Vaticano – direi certamente pochi anni”.

Dalla piazza durante la cerimonia è stato fatto volare in cielo, grazie a decine di palloncini rossi, un grande striscione verticale con su scritto: ‘Deo Gratias’. La comunità polacca è quello meglio rappresentata. Si commuovono, pianti e urla di anziani, donne, bambini. Alcuni di loro stringono le bandiere di Solidarnosc, il sindacato guidato negli anni ’80 da Lech Walesa. Poi ci sono i grandi striscioni di Cl, Comunione e liberazione, e quelli dei Focolarini. Migliaia indossano, inoltre, le magliette con stampato: “Tutti per te Carol”.

Le reliquie di Papa Wojtyla. un’ampolla del suo sangue, sono state portate al Papa da suor Tobiana, la suora che più lo ha assistito, e suor Marie Simon Pierre, la monaca guarita dal Parkinson e che fino ad oggi è il miracolo riconosciuto dalla Chiesa per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Le reliquie dopo la cerimonia verranno custodite nel Sacrario del Vaticano. Ora è il momento della liturgia e un messaggio rilanciato dagli altoparlanti alla folla, intima il silenzio.

E’ sul sagrato che siedono le maggiori autorità politiche. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, siede vicino ai presidenti del senato, Renato Schifani, e quello della Camera, Gianfranco Fini. Arrivati sui posti loro riservati sono stati subito salutati dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier in attesa dell’arrivo delle altre autorità di Stato, ha colloquiato per una manciata di minuti con monsignor Paolo De Nicolò, il reggente della Prefettura della Casa Pontificia. Al termine della cerimonia, Berlusconi ha avvicinato Benedetto XVI. ”E’ straordinario”, così si sarebbe rivolto al Papa il Cavaliere, dopo che Ratzinger ha colloquiato brevemente con i capi di Stato di vari paesi, compreso il presidente Giorgio Napolitano.

Dopo la cerimonia di beatificazione, è cominciato il pellegrinaggio delle autorità e dei fedeli al feretro di Giovanni Paolo II. Il primo a farlo è stato proprio Papa Benedetto XVI che si è inginocchiato di fronte alla bara in legno di Carol Wojtyla e ha pregato a lungo. Poi è cominciata la processione di vescovi e cardinali. Le visite al feretro continueranno fino alle 5 di lunedì mattina. Cinque ore e mezza il Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, celebrerà una messa di ringraziamento.