Cronaca

E’ giusto chiamarla Festa dei Lavoratori?

Di questi tempi riflettere sul senso della Festa del Primo maggio non aiuta. Sarà per questo – considerazione tutta mia, s’intende – che è stato scelto proprio questo giorno per beatificare Giovanni Paolo II, in modo da distogliere l’attenzione sul festeggiato, il Lavoro appunto, e far concentrare l’attenzione su qualcos’altro?

In un paese come l’Italia dove il lavoro manca, la disoccupazione giovanile aumenta, e nel caso ci sia (per i giovani) il lavoro è malpagato o è senza sicurezza o, soprattutto per gli immigrati, è un lavoro in nero, discriminante e senza prospettive: è una situazione non facile da digerire. Che senso ha festeggiare quando si è coscienti del fatto che siamo di fronte a nuove forme di schiavitù o di ricatti contrattuali?

La polemica sulla decisione di tenere aperti i negozi nel giorno della Festa dei lavoratori, intanto, non sembra placarsi. A Roma come a Milano e a Firenze, la scelta ha provocato la reazione dei sindacati che confermano “il giudizio negativo su una decisione presa unilateralmente” dalle amministrazioni.

In più capita di domenica. Come dire… oltre al danno la beffa!

Nonostante tutto c’è ancora chi in questa Festa crede, gente del popolo a cui il sangue freme, persone a cui uno sventolio di bandiere rosse e le note di una banda musicale, mettono entusiasmo, accresce l’orgoglio di portare un drappo rosso o un fazzoletto al collo. Il Primo maggio questo dovrebbe fare: riflettere e ricordare di un lavoro duro, conquistato, combattuto e vissuto.

E anche quest’anno, come negli ultimi 21, l’appuntamento principale è a Roma, in Piazza San Giovanni, ma con la concomitanza dell’altro evento, che si terrà in Vaticano, non è possibile fare previsioni sull’affluenza. Intanto, a Roma, c’è già un gran caos. Non che gli altri giorni siano da meno, ma sono difficili gli spostamenti sia con i mezzi pubblici sia privati. E la pioggia non aiuta a decongestionare il traffico…

Per la prima volta Neri Marcorè rivestirà il ruolo di conduttore. La ventiduesima edizione del “Concertone” del Primo Maggio, organizzato da Cgil, Cisl e Uil, sarà dedicata all’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia: non è curioso il fatto che a festeggiare l’Unità siano soprattutto esponenti della cosiddetta sinistra? Si adopera la tattica di elogiare un passato glorioso per criticare un presente da schifo… E, cosa contestabile e inconcepibile, l’esigua rappresentanza delle donne: è possibile che l’unica artista di livello sia Paola Turci e che non ci saranno altre artiste ad esibirsi sul palco?

Tralasciando per un momento le polemiche, il tema artistico sarà invece, “La storia siamo noi. La storia, la patria, il lavoro”, in base a un progetto ideato da Marco Godano, storico organizzatore dell’evento.

Si profila una lunga maratona caratterizzata dal grande contributo musicale dell’Orchestra Roma Sinfonietta: composta da 72 elementi, a cui si accompagneranno i 60 del Nuovo Coro Lirico Romano, sarà diretta, oltre che dal grande Ennio Morricone, dal Maestro Francesco Lanzillotta che dirigerà i brani dedicati alle celebrazioni dell’Unità d’Italia e dal Maestro Alessandro Molinari a cui sarà affidato l’incontro tra la musica sinfonica e il rock di alcuni tra gli artisti di questa edizione.

Sul palco si alterneranno artisti del calibro di Lucio Dalla e Francesco De Gregori per la prima volta insieme in piazza San Giovanni. Ci saranno i Subsonica freschi del loro ultimo lavoro “Eden”, il grande Eugenio Finardi, l’“eretico” Caparezza con Tony Hadley e Alborosie, Gino Paoli, Daniele Silvestri che al concertone è di casa, Peppe Servillo e Fausto Mesolella, Modena City Ramblers, Bandabardò con Peppe Voltarelli, Edoardo Bennato, Paola Turci, Enzo Avitabile con Raiz e Co’ Sang, Giuliano Palma & The Bluebeaters con Nina Zilli, Rebecca, Autoreverse, Bandervish, Erica Mou, Paolo Belli con Qbeta e Tinturia, Enrico Capuano, Chiara Civello, Lucariello, Luca Barbarossa, Edoardo De Angelis. Il Premio Oscar Ennio Morricone, inoltre, eseguirà la sua speciale “Elegia per l’Italia”.

Attesi Ascanio Celestini, che darà vita a una performance inedita per il pubblico del Primo maggio, Gherardo Colombo, Anna Bonaiuto, Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Marco Presta, Carlotta Natoli. Verranno proiettati un video di Andrea Camilleri e le vignette di Altan. L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva da Rai3 con la regia di Stefano Vicario e in diretta radiofonica da Radio2 Rai a partire dalle 15:15 con l’Anteprima del Concerto condotta dal cantautore Enrico Capuano. La diretta proseguirà fino alle 19 e nuova diretta dalle 20 fino al termine, a mezzanotte.

L’augurio è quello di passare una giornata meravigliosa all’insegna della buona musica, della solidarietà e della riflessione, nonostante il momento difficile che stiamo vivendo. Buon Primo maggio a tutti e come sempre, Vive le Rock!