Politica

Governo, i Responsabili minacciano B:<br/> “Posti entro Pasqua o sciogliamo gruppo”

Il gruppo di Moffa presenta il conto al premier: se entro giovedì non avranno parte dei posti promessi prima dell'approvazione del processo breve, non sosterranno più la maggioranza

Silvano Moffa, capogruppo dei Responsabili alla Camera

“Più che Responsabili sembrano affamati”. Il finiano Carmelo Briguglio sintetizza così il pressing che gli uomini di Silvano Moffa stanno attuando sul premier. Chiuse le votazioni alla Camera sul processo breve, infatti, il gruppo di Scilipoti, torna a battere cassa chiedendo il pacchetto di nomine per gli incarichi di governo dettando un ultimatum: entro le festività pasquali. Quindi entro giovedì. Altrimenti, questo il messaggio recapitato a Silvio Berlusconi, sciogliamo il gruppo e liberi tutti. Eventualità che il presidente del Consiglio non può permettersi di prendere neanche in considerazione, visti i numeri della maggioranza alla Camera.

L’obiettivo dei Responsabili, spiegano alcuni esponenti del gruppo, è di chiudere entro la settimana anche perché l’accordo con il Cavaliere era chiaro e prevedeva, una volta approvato il ddl sul processo breve, la promozione di altri Responsabili nella squadra dell’Esecutivo. La scorsa settimana l’unico a fare il suo ingresso ufficiale nella squadra di governo con l’incarico di sottosegretario al Lavoro è stato Nello Musumeci, esponente della Destra di Storace. L’obiettivo dei Responsabili, anche per mettere a tacere le polemiche interne tra le varie anime, è dunque quello di portare a casa le nomine entro la settimana. Oltre alla pattuglia dei Responsabili, un posto da sottosegretario potrebbe andare anche a Daniela Melchiorre esponente dei Libdem che insieme a Italo Tanoni la scorsa settimana ha ufficializzato l’addio al Terzo Polo. La Melchiorre sarebbe in pole per un posto da sottosegretario allo Sviluppo Economico.

“Siamo al mercato delle vacche”, dice Felice Belisario, capogruppo dell’Idv. “In ogni mercato c’è chi vende e chi compra e chi vende vuole incassare il suo costo il prima possibile. E’ quello che stanno facendo i Responsabili che hanno venduto la loro moralità, approvando una legge vergogna come il processo breve, solo ed esclusivamente per una poltrona in cambio. Oggi puntano i piedi e ricattano il premier: vogliono riscuotere prima di Pasqua il loro premio. Cosa credeva Berlusconi? Che gli sarebbe stato abbonato il suo debito?”. Moffa ha tentato di placare le polemiche, invitando i suoi a rinunciare alle rivendicazioni. “Reputo assolutamente necessario che si ponga fine a questo continui stillicidio di richieste e di promesse, e che si abbia il coraggio di rinunciare a qualunque incarico di governo impegnandosi invece in una azione di rilancio del centrodestra non solo per la sua riarticolazione, ma anche per fare le riforme che non possono essere più rinviate”, ha detto.

Invito ovviamente finito nel vuoto e che è tornato come un boomerang a Moffa rilanciato da Nino Lo Presti di Futuro e Libertà. “Troppo comodo per Moffa, che siede tranquillamente sulla poltrona di presidente della commissione Lavoro della Camera, conquistata di certo per i suoi grandi meriti di giurista, pontificare sulle rinunce che dovrebbero fare adesso i suoi colleghi Responsabili-Disponibili in merito ai posti di governo promessi dal premier per pagare il prezzo della loro sottomissione”. E aggiunge: “Moffa dia l’esempio, rinunci lui alla carica che ricopre, alla guida di un importante organismo parlamentare, e giustifichi così la sua nobile scelta ideale. O, piuttosto, si vergogni”. Ma le intenzioni sembrano ben diverse. Stamani il capogruppo dei Responsabili, Luciano Sardelli, ha incontrato il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, esprimendogli la preoccupazione per la tenuta del gruppo. L’allarme l’avevano lanciato gli esponenti di Noi Sud, chiedendo a Sardelli di ottenere un incontro con Berlusconi e minacciando: “Altre 24 ore di tempo e poi sfasciamo il gruppo, le promesse vanno mantenute subito”.

Intanto i Responsabili annunciano una conferenza stampa per domani alle 10 presso la Camera dei Deputati. Ufficialmente l’incontro con i giornalisti è stato convocato per presentare il documento politico programmatico del gruppo, ma potrebbe diventare anche l’occasione per alzare la posta.