Politica

Prescrizione breve, il dibattito alla Camera

Volata finale della maggioranza per approvare la prescrizione breve. E così dopo la tumultuosa seduta di ieri, da questa mattina sono ripresi i lavori a Montecitorio.

La cronaca minuto per minuto

20.16 – Fassino: “Amnistia mascherata”

E’ toccato a Piero Fassino esprimere in aula alla Camera lo sdegno del partito democratico per il processo breve. Il ministro Angelino Alfano, ha ricordato, ha assicurato che gli effetti saranno minimi. Invece, ha assicurato Fassino, “egli sa bene che questi effetti possono essere devastanti. E poi se rimane tutto come prima perche’ volete a tutti costi approvarlo, che fretta c’era? Sa benissimo che non e’ vero che non cambia niente, cambia molto e in peggio, avete introdotto una sorta di amnistia mascherata”. Con questa legge, “ci saranno 15mila persone vittime di soprusi in piu’ che non avranno risarciti i propri diritti e 15mila persone che non risponderanno delle loro responsabilita’” per reati di “corruzione, peculato, furto, contraffazione di marchi, omicidi colposi”.

19.47 – Di Pietro: “Berlusconi come Marchese del Grillo”

“Berlusconi è come il marchese del Grillo quando diceva ‘io so’ io e voi…'”. Citazione cinematografica di Antonio Di Pietro, che rispolvera in aula alla Camera, parlando della “sconcezza” del processo breve, la battuta di Alberto Sordi nell’interpetazione del nobile romano cinico e triviale. “In questi anni – ha affermato il presidente dell’Idv – gli italiani sono stati truffati e raggirati. Invece di risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani, Berlusconi tiene impegnato il Parlamento soltanto per risolvere i suoi problemi personali. Berlusconi fa politica solo per esigenze giudiziarie”. “Ai tempi in cui facevo il pm – ha aggiunto – c’erano due tipi di imputati: uno che se ne andava ad Hammamet a fare il latitante e un altro che veniva in procura ad ammettere in fatti. Berlusconi ha inventato un terzo tipo: ‘vado in Parlamento e faccio fare le leggi per non farmi processare. Tra San Vittore e Montecitorio ha scelto la seconda sistemazione. Berlusconi di epocale non ha fatto nulla, salvo le leggi che fanno comodo a lui. Come il legittimo impedimento, altra legge a suo uso e consumo, con la quale, come il marchese del Grillo, dice agli italiani ‘io so’ io e mi non faccio giudicare se non quando lo decido io'”.

19.32 – Della Vedova, “Parlamento è stato umiliato”

“Avete umiliato il Parlamento, convocandolo per approvare una legge solo per ragioni processuali”. Così Benedetto Della Vedova, capogruppo di Fli, si è rivolto al governo e alla maggioranza durante le dichiarazioni di voto sul processo breve. Della Vedova ha parlato di “sommaria arroganza del governo su quello che vi interessa e indifferenza per quello che non vi interessa affatto. Siete garantisti con i potenti e manettari con i poveracci”, ha aggiunto. “Voi lavorate per assolvere i colpevoli, altro che garantismo. Come si potrà difendere il ruolo di una seria immunità parlamentare se voi avete deciso che è una verità di Stato il fatto che il premier ha chiamato la Questura di Milano convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak?”. “Noi di Fli – ha concluso – siamo il vero centrodestra liberale, legalitario ma garantista. Non so cosa succederà al Senato di questo provvedimento – ha concluso – ma sappiano tutti gli italiani che da oggi la giustizia è peggiore”.

19.07 – Anm, “Effetti su collettività”

Il presidente dell’Anm, Luca Palamara, a Perugia per il Festival del giornalismo, commentando la norma sul cosiddetto “processo breve” in discussione in queste ore ha detto di “temere gli effetti”. “Il problema – ha aggiunto – è che sono effetti che si riverberano sulla collettività. A rimetterci – ha proseguito – saranno le vittime dei reati: chi ha subito una truffa, una violenza sessuale, i famigliari delle vittime delle stragi e dei terremoti”. Secondo il presidente dell’Anm, dall’altro lato, “il messaggio che si dà è un messaggio di impunità perché far passare questa norma significa accorciare il tempo entro il quale accertare un reato, l’eventuale responsabilità o l’innocenza, e quindi – ha concluso – mandare un messaggio che se si delinque si può farla franca”.

19.05 – Minoranze linguistiche: “No a leggi ad personam”

“Siamo contrari a provvedimenti adpersonam in materia di giustizia che incidono sull’uguaglianza dei cittadini e che hanno evidenti fini politici come questo, che serve solo a tutelare il presidente del Consiglio”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Karl Zeller delle Minoranze linguistiche in dichiarazione di voto finale sul testo sulla prescrizione breve.

19.03 – Iniziate le dichiarazioni di voto

Sono in corso nell’Aula della Camerale dichiarazioni di voto finali sul testo sulla prescrizione breve. Questa fase dell’esame del testo, quella finale, viene trasmessa in diretta televisiva

18.21 – Finito esame emendamenti

L’Aula della Camera ha ultimato l’esame degli emendamenti al testo sulla prescrizione breve. L’assemblea ora passa agli ordini del giorno. A seguire ci saranno le dichiarazioni di voto in diretta televisiva.

17.40 – Santanchè contestata davanti Montecitorio

“Venduta, vergogna, fai il bunga bunga”. E poi insulti pesanti con l’offerta di dieci euro corredata dalla frase “prenditi pure queste”. Daniela Santanchè è stata oggetto di aggressioni verbali davanti Montecitorio dove il Popolo Viola sta manifestando contro il processo breve. Uscita dalla Camera la deputata si è avvicinata ai manifestanti, in piazza con bandiere dell’Idv, di Futuro e Libertà, del Pd, e diversi Tricolori.

17.35 – Bocciato emendamento Idv. In voto segreto 316 voti alla maggioranza

L’aula della Camera ha respinto l’emendamento dell’Italia dei Valori sul quale si e’ votato a scrutinio segreto. Sono stati 316 i voti espressi contro la proposta dell’Idv. 288 quelli favorevoli. Presenti in aula 604 deputati. Il voto segreto e’ stato chiesto dai democratici.

17.24 – Pd: “In Senato modifica per disastro colposo”

“Appena arriverà il provvedimento sul processo breve in Senato, presenterò l’emendamento suggerito dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per escludere i reati di disastro colposo dai meccanismi previsti dalla legge. Sono convinto che ciò rappresenti un elemento di chiarezza anche per i parlamentari del Pdl”. Lo annuncia il senatore Andrea Marcucci (Pd).

17.13 – Sì ad articolo 3 sulla prescrizione breve

Disco verde della Camera all’articolo 3 del processo breve. E’ l’articolo che introduce la prescrizione breve per gli incensurati.

15.28 – Anm: “Con processo breve corrotti ed evasori la fanno franca”

”L’evasione fiscale e la corruzione sono i reati più insidiosi e diffusi in Italia e hanno la minore sanzione. Con la prescrizione breve si dà maggiore possibilità ai corrotti, ai corruttori e agli evasori di farla franca”. Lo ha sottolineato il segretario dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Cascini, nel corso di una trasmissione sulla prescrizione breve in onda su Sky. Cascini si è chiesto retoricamente se sia giusto che “la risposta del Parlamento alla corruzione e all’evasione fiscale dilagante sia un ulteriore bonus” per chi si macchia di questi reati.

15.27 – Napolitano: “Bilanciamento poteri eredità preziosa”

Il bilanciamento dei poteri previsto dalla Costituzione “costituisce un’eredità preziosa”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel telegramma inviato al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, in occasione della seconda edizione della Biennale della democrazia.

15.08 – Anm: alla Camera spettacolo sui numeri della prescrizione

”Assistiamo a uno spettacolo in cui si danno i numeri dei processi che si prescrivono”, quando sarebbe meglio vedere “il Parlamento impegnato giorno e notte per risolvere i problemi della giustizia”. Lo ha detto il segretario dell’Associazione nazionale magistrati intervenendo a un dibattito sulla prescrizione breve in onda su Sky. “La prescrizione che opera durante il processo non esiste in alcun Paese al mondo” ha evidenziato Cascini, spiegando che con il dimezzamento dei termini introdotto dalla Cirielli , già oggi si prescrivono 150mila processi, il che vuole dire che “ci sono 150mila persone accusate di reato che vanno libere senza sapere se sono colpevoli o innocenti”. “Finché la prescrizione sarà così breve- ha aggiunto- le parti avranno tutto l’interesse a far durare il processo il più possibile”.

13.59 – Voto finale alla camera per le 20 e 30

Entro le 20,30 l’Aula della Camera votera’ il disegno di legge sul processo breve. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Alle 19 inizieranno le dichiarazioni di voto con diretta televisiva, che dovrebbero terminare entro le 20,30. Il calendario finale è stato fissato con l’intesa delle opposizioni che hanno ormai terminato i tempi a loro disposizione per intervenire. Dalle 16 dunque partiranno a raffica i voti sugli 84 emendamenti restanti e i 223 ordini del giorno.

13.44 – L’omicidio colposo rientra nel processo breve

“Anche i processi per reati di omicidio colposo non saranno immuni dalla tagliola della prescrizione breve. Rientrano tra questi il processi sul terremoto dell’Aquila e della strage di Viareggio. Si tratta di processi molto lunghi e complessi con numerosissime parti civili e la necessità di lunghi e rigorosi accertamenti. E’ evidente che intervenire sulla durata massima della prescrizione del reato in questi processi è di per sé sbagliato e può avere, nel tempo, effetti drammatici”. E’ l’allarme della capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti. “Le vittime esigono giustizia ed è incomprensibile – prosegue – che il legislatore si schieri dall’altra parte mettendo in dubbio la possibilità che si arrivi a una sentenza definitiva nei tre gradi di giudizio. Quali sarebbero i vantaggi per lo Stato? Dov’è la ratio della legge? Perché un imputato, seppur incensurato non dovrebbe pagare per una strage? La maggioranza – sottolinea – ha votato contro il nostro emendamento solo per fare un favore a Berlusconi e facendo un passo indietro rispetto al pacchetto sicurezza del 2008 che aumentava i tempi della prescrizioni per omicidi colposi plurimi”.

13.33 – Opposizione passa a guerriglia ostruzionista

Quasi esauriti i tempi a disposizione per gli interventi, l’opposizione  è passata questa mattina alla “guerriglia ostruzionistica” per rallentare il più possibile il passaggio alla Camera del processo breve. Il primo round è stato, ancora una volta, il processo verbale, la cui approvazione già la settimana scorsa aveva mandato in tilt la maggioranza. Approvato il verbale di ieri, Pd e Idv hanno trovato nuovi stratagemmi per complicare il voto degli emendamenti. E per mettere, di fatto, a dura prova la pazienza della presidente di turno Rosy Bindi. I deputati hanno preso la parola a turno per aggiungere la propria firma ai testi. Afferrato il meccanismo, Bindi ha disposto che le firme siano depositate agli uffici e non in Aula. Poi è stata la volta di chi chiede di ritirare gli emendamenti. Infine, non pochi problemi ci sono stati nelle operazioni di voto con moltissimi parlamentari che, a più riprese, denunciavano difficoltà con lo speciale apparecchio che rileva le impronte digitali. E non solo dall’opposizione sono arrivate a piu’ riprese ai banchi della presidenza segnalazione di problemi a votare. In particolare, Bindi ha più volte chiesto di soccorrere l’ex Fli Maria Granzia Siliquini e l’ex Idv Domenico Scilipoti, entrambi passati ai responsabili. Circostanza che non è sfuggita a Roberto Menia di Futuro e libertà. Viste le difficoltà che hanno, ha detto, “la mia proposta è di trasferirli direttamente ai banchi del governo. E’ assolutamente funzionale. Precederemmo di qualche giorno il pagamento anticipato”.

13.06 – Bossi: il governo ha i numeri

Il processo breve? “Passa, passa tutto. Il governo ha i numeri”. Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, parlando con i giornalisti a Montecitorio

12.28 – Rossi (Toscana) al sit in con familiari vittime

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà oggi a Roma “per partecipare, con i familiari delle vittime di Viareggio e della Moby Prince, al sit-in contro l’approvazione del processo breve. E’ quanto annuncia lo stesso governatore su Facebook.”Basterebbe – sottolinea il presidente della Toscana – aggiungere 2 righe: Le disposizioni del presente articolo non si applicano per i reati di disastro colposo da cui siano derivate la morte o le lesioni delle vittime’ per assicurare che si facciano i processi per tragedie come quelle di l’Aquila, Viareggio…”.

12.21 – Reguzzoni: “Da opposizione solo disinformazione”

”Mi sembra che da parte dell’opposizione ci sia stata una manipolazione e una disinformazione assoluta”. Lo afferma Marco Reguzzoni, presidente dei deputati della Lega Nord, a proposito del provvedimento sul processo breve al voto alla Camera. “Il ministro Alfano ha chiarito i termini del provvedimento – aggiunge – che non inficia assolutamente i processi per stragi e quelli di cui parla l’opposizione”. “Il provvedimento punta a ridurre i tempi dei processi. Tutti sono consapevoli che sono lunghi – conclude Reguzzoni – Andiamo avanti per fare una riforma della giustizia che le istituzioni internazionali ci chiedono ed avere processi più rapidi”.

12.02 – Vietti al premier: la magistratura lavora per il paese

”La magistratura lavora per il Paese non contro il Paese”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, replicando all’affermazione fatta qualche giorno fa dal premier. Alla magistratura, ha aggiunto, “deve andare il rispetto e la riconoscenza di ogni cittadino e di ogni istituzione”

11.47 – Camera respinge proposta rinvio esame

L’aula della Camera ha bocciato la richiesta di Giorgio La Malfa di rinviare l’esame del processo breve per una inversione dell’ordine del giorno. La maggioranza ha avuto 18 voti di vantaggio.

11.33 – Cardinal Bagnasco su processo breve: serve maggiore serenità

E’ necessario ”un clima di maggiore serenità, altrimenti non si arriva da nessuna parte”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, interpellato a margine di un convegno sul processo breve, sul duro confronto in atto alla Camera. Bagnasco non ha voluto entrare nel merito e, alla domanda se le misure in discussione pongano le basi per una reale riforma della giustizia, ha risposto che “queste sono questioni tecniche”.

11.31 – Fini: nessun ampliamento su tempi opposizione

La presidenza della Camera “applicando rigorosamente il regolamento”, non concederà all’opposizione un ampliamento dei tempi per intervenire sul testo sulla prescrizione breve il cui esame è in corso nell’Aula di Montecitorio. Lo ha ribadito all’Assemblea il presidente Gianfranco Fini.

11.01 – Il Pd: annullati tutti gli impegni per essere in aula

”Abbiamo annullato tutti gli impegni, tutte le iniziative sul territorio, siamo qui in Parlamento pronti a rimanere tutto il tempo necessario per impedire, se possibile, che la norma sulla prescrizione breve sia approvata alla Camera. In ogni caso, continueremo la nostra battaglia in Senato”. Marina Sereni, vicepresidente dell’Assemblea nazionale del Pd, ospite stamane degli studi di Radio Città Futura, conferma la determinazione dell’opposizione a contrastare il disegno di legge sulla durata dei processi, al rush finale oggi nell’aula di Montecitorio. “Non capiamo come questo testo possa garantire sicurezza ai cittadini – spiega la parlamentare del Pd – per salvare Berlusconi da uno dei procedimenti che lo riguardano, il processo Mills, si mettono a rischio migliaia di processi. Questo – conclude – non lo possiamo accettare”.

10.11 – Opposizione fa ostruzionismo su processo verbale

L’opposizione parte con il suo ostruzionismo sul testo sulla prescrizione breve fin dall’inizio della seduta. Prima che inizi l’esame del provvedimento, i deputati del Pd stanno intervenendo a raffica sul processo verbale, senza la cui approvazione non si può procedere. Per questi interventi il presidente Gianfranco Fini ha assegnato 15 secondi ciascuno.

09.59- Giacchetti attacca Fini, Casini lo difende

Roberto Giachetti del Pd attaccaduramente la conduzione dei lavori dell’Aula della Camera da parte di Gianfranco Fii durante l’esame della prescrizione breve. “Da quando è sotto attacco di Pdl e Lega che chiedono le sue dimissioni – ha spiegato Giachetti – lei è il peggior presidente della storia”. Fini, impassibile, ha proseguito con gli interventi sul processo verbale. Ma Pier Ferdinando Casini si schiera al fianco di Fini: “Sono allibito dalle parole del tutte incongrue di Giachetti contro il presidente: se avevo qualche dubbio sulla sua terzietà, ora ogni dubbio è svanito. Qui ciascuno vuol tirare il presidente dalla sua parte, ma il presidente non si difende solo quando fa le cose che piacciono a noi…”.

09.50 – Voto finale slitta oltre le venti

“Potrebbe arrivare a tarda sera” il voto finale sul processo breve. La previsione è del leghista Marco Reguzzoni al termine della conferenza dei capigruppo. “L’opposizione continuerà nell’ostruzionismo”, aggiunge. Del resto il Pd, come conferma Michele Ventura, è contrario alla richiesta della diretta televisiva alla 18 perchè l’intenzione è quella di andare oltre. “La diretta tv comunque -dice Ventura- è l’ultimo dei problemi. Abbiamo chiesto di discutere, un ampliamento dei tempi, la salvaguardia delle prerogative dei parlamentari”. La votazioni da fare al momento sono oltre 160.

09.39 – Capigruppo, no aumento tempi per opposizione

L’opposizione non avrà un ampliamento dei tempi di intervento in aula sul processo breve. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che si è riunita stamattina alla Camera, dopo la seduta notturna di ieri che ha visto la maggioranza criticare l’operato del presidente di turno Rosy Bindi per aver concesso 15 secondi di tempo per interventi a titolo personale ai deputati della minoranza. Durante la riunione si e’ deciso che “questa decisione non si ripetera’ e non creera’ precedenti” ha spiegato il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni. “Ho fatto un calcolo e l’opposizione, che aveva 8 ore di tempi contingentati, le ha fatti diventare 16 ore. Il diritto della minoranza è stato ampiamente tutelato”. “Si è reintegrato il vulnus avvenuto ieri sera” ha commentato il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto. “Ieri si era messo in discussione il contingentamento dei tempi che garantisce sia la minoranza sia la maggioranza, che ha diritto di votare”. Mentre Michele Ventura, vicecapogruppo del Pd, ha spiegato che il suo partito aveva chiesto di “discutere il provvedimento, quindi avevamo chiesto l’ampliamento dei tempi e la salvaguardia delle prerogative dei singoli parlamentari”.