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Giappone, 6mila vittime. Napolitano a Akihito: “Sconvolto. Italia farà sua parte”

Mentre le preoccupazioni maggiori rimangono legate alla situazione delle centrali nucleari in Giappone, il bilancio delle vittime e dei dispersi accertati sale a seimila persone, con il numero dei morti e dei dispersi sale a seimila. Ma il bilancio è destinato ad aggiornarsi ulteriormente. Sono invece 73mila gli edifici distrutti. Intanto l’ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha fatto sapere che “stanno bene i nostri 29 connazionali che si trovano nell’area colpita dallo tsunami”. Sul fronte europeo dell’energia nucleare la Germania ha comunicato che sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone. Due di questi, i più vecchi, chiuderanno subito. Per quanto riguarda i riflessi del disastro giapponese sul mondo economico e finanziario, la borsa di Tokyo ha perso oltre il 6% e ha tuttavia spinto la Banca del Giappone a predisporre alcune misure d’emergenza per stabilizzare i mercati. Chiusura in calo anche per Wall Street, pesantemente condizionata dal disastro in Giappone. L’indice Dow Jones segna -0,43%. Il Nasdaq cede 0,54%. La Banca Mondiale ha offerto assistenza tecnica al Giappone dopo il sisma. Il suo presidente, Robert Zoellick, ha però sottolineato che “è ancora presto per valutare l’impatto economico del sisma sull’economia nipponica”.

21.06 – Banca Mondiale: “Presto per valutare impatto economico del sisma sull’economia giapponese”
La Banca Mondiale ha offerto assistenza tecnica al Giappone dopo il sisma. Lo ha detto – riporta l’agenzia Bloomberg – il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick, sottolineando che è ancora presto per valutare l’impatto economico del sisma sull’economia nipponica.

21.05 – Romani: “Sul nucleare l’Italia continua con il suo piano”
”Dobbiamo continuare nel nostro piano, non dobbiamo farci prendere dall’emozione, ma essere lucidi e preparati”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, parla al TG2 del programma di rientro dell’Italia nel nucleare sul quale si sono scatenate le polemiche dopo i rischi alla centrale giapponese di Fukushima. Il ministro ha evidenziato che in Giappone “è accaduto un fatto assolutamente eccezionale, in cui i parametri di sicurezza sono stati superati dal terremoto e dal maremoto, ma il sistema ha sostanzialmente tenuto”. Il caso europeo è invece “profondamente diverso”. Comunque, ha aggiunto, l’emozione scatenata dalla vicenda giapponese è l’occasione perché “ci sia un momento di riflessione da parte di tutti”.

20.44 – Casa Bianca: “No alla moratoria sul nucleare. Nostre centrali sicure”
La Casa Bianca conferma la sua fiducia nella sicurezze delle centrali nucleari americani e non accoglie la richiesta fatta da alcuni esponenti del Congresso, sulla scia emotiva di quanto successo in Giappone e sull’esempio di quanto deciso oggi in Germania, di una moratoria alla costruzione di nuovi impianti. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto che l’energia nucleare “rimane una componente dell’ampio piano energetico” del presidente Barack Obama, che ha anche un forte interesse nello sviluppo delle energie alternative per ridurre la dipendenza energetica degli Usa dalle importazioni petrolifere.

20.10 – Napolitano ad imperatore giapponese: “Sono sconvolto per voi. L’Italia farà la sua parte”
”Sono oltremodo sconvolto dalle devastanti conseguenze, ben oltre ogni immaginabile misura, del terremoto e del maremoto abbattutisi sul Giappone nord-orientale l’11 marzo scorso. Seguo costantemente con profonda trepidazione gli sviluppi e le coraggiose operazioni di soccorso alla popolazione flagellata da questo cataclisma. Voglio rinnovarLe tutta la vicinanza del popolo italiano, e mia personale, al popolo e alle Autorità giapponesi”, ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato a Sua Maestà Imperiale Akihito, Imperatore del Giappone. Il Capo dello Stato ha poi aggiunto: “Sono sicuro che anche questa volta il Giappone saprà riprendersi con coraggio e spirito di abnegazione. Lo sforzo cui il Suo Paese è chiamato è grande, ma – continua – il Sol Levante può contare su una popolazione straordinaria, la cui dignità e compostezza anche nell’attuale terribile frangente riscuote rispetto e ammirazione da parte dell’intera nazione italiana. Rivolgo il mio sentito apprezzamento anche all’indirizzo delle Autorità nipponiche che con responsabile trasparenza gestiscono la potenziale, drammatica emergenza nucleare”. Napolitano ha poi concluso: “La comunità internazionale è pronta a sostenere il Giappone in qualsiasi modo il Suo Paese riterrà utile e necessario. L’Italia non mancherà di fare la sua parte. Siamo al fianco del Giappone in questo drammatico frangente”.

20.05 – Parte un team di esperti italiani per il Giappone
Dovrebbe partire domani per il Giappone il team di esperti italiani che avrà il compito di valutare con le autorità giapponesi tempi e modalità di un eventuale intervento di soccorso del nostro paese.
Il team, che dovrebbe arrivare a Tokio nella giornata di mercoledì, sarà composto da personale del Dipartimento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Si tratta in particolare di esperti in rischi nucleari, sanitari, sismici e vulcanici.

19.56 – Crocerossa attiva sms solidale
La Croce Rossa Italiana informa che all’iniziativa “Pro Emergenza Giappone”, attraverso un Sms solidale in favore delle popolazione del Giappone, hanno aderito tutti gli operatori telefonici. Dunque per donare 2 euro alla Cri è possibile inviare un messaggino al numero 45500 da cellulari Wind, Tim, 3, Vodafone e COOPVoce o da telefono fisso Telecom, Infostrada e Fastweb.

19.36 – Borse in negativo dopo il sisma, frena lo yen
Giornata in rosso per le borse mondiali, appesantite dall’impatto del disastro giapponese sulle assicurazioni e sulle utility. E sul versante dei cambi lo yen è sull’ottovolante, correggendo i massimi odierni dopo la maxi-iniezione di liquidità decisa dalla Banca del Giappone per sostenere il sistema finanziario del Paese colpito dal sisma. Ben comprato l’euro che torna sopra 1,40 dollari. Il terremoto di magnitudine 8,9 e il successivo tsunami hanno innescato fra gli investitori una corsa a liberarsi delle azioni che più pesantemente risentiranno dei costi per la ricostruzione. Swiss Re e Munich Re guidano le perdite in Europa, con oltre il 3% di calo di fronte a costi stimato per oltre 30 miliardi di dollari. L’indice generale di borsa europeo Stoxx Europe 600 cede così l’1,1% e va ai minimi da dicembre, appesantito anche dal settore energetico: si teme che le esplosioni che hanno colpito due reattori in Giappone possano scoraggiare gli investimenti nel settore. Va giù, in particolare, la tedesca E.On che ha chiuso in calo di oltre il 5%. Dopo le conferme che la Germania sospenderà il programma di estensione delle sue centrali nucleare va giù anche Rwe (-4,8%), che assieme a E.On è il maggior operatore nucleare tedesco. Non va meglio a Wall Street, che procede con il Dow Jones in calo dello 0,88%. Fra i ‘Big’ in perdita si segnala General Electric (-4%), che paga la joint venture con Hitachi nel nucleare. Danni anche per i Big del lusso, con Tiffany che, penalizzata dall’export verso il Giappone, lascia sul terreno il 4,5%. Sul fronte dei cambi, l’euro è arrivato a 1,4003 dollari. Il forte calo della borsa di Tokyo, che ha perso oltre il 6%, ha tuttavia spinto la Banca del Giappone a predisporre alcune misure d’emergenza per stabilizzare i mercati: l’istituto centrale ha approvato un piano per immettere liquidità sui mercati per 15.000 miliardi di yen (130 miliardi di euro), di cui 12.000 immediatamente e altri 3.000 miliardi in programma mercoledì. Lo yen, per tutta risposta, ha frenato la sua corsa, e sul finire degli scambi europei passa di mano a 81,81 contro il dollaro, in linea con la chiusura di venerdì.

19.24 – La Nissan sospende l’attività in sei stabilimenti
Il portavoce della casa automobilistica giapponese Nissan ha comunicato che verrà bloccata la produzione negli impianti di Tochigi e Iwaki fino al 18 marzo, mentre negli stabilimenti di Oppama, Kyushu, Nissan-Shatai e Yokohama lo stop durerà fino al 16 marzo. In una nota la Nissan aggiunge che  il quartier generale globale di Nissan (sito a Yokohama, nella prefettura di Kanagawa), il Nissan Technical Centre (Atusgi, prefettura di Kanagawa) e il Nissan Advanced Technology Centre (sempre ad Atsugi) sono tornati operativi da oggi. Mentre “le ripercussioni di questi eventi sulle attività Nissan al di fuori del territorio giapponese sono ancora sotto studio e ulteriori dettagli verranno forniti successivamente”. Al momento, “i livelli di stock in Europa sono sufficienti per supportare le vendite nel futuro immediato”.

19.21 – Manifestazioni in Germania contro il nucleare. A ruba contatori Geiger

Oggi più di 100.000 persone hanno preso parte oggi a manifestazioni in Germania contro il nucleare, chiedendo in particolare la chiusura delle centrali a seguito dei drammatici incidenti in Giappone. Lo hanno detto gli organizzatori. Le manifestazioni si sono svolte in più di 450 località secondo l’organizzazione antinucleare Ausgestrahlt. Alcune centinaia di persone, compresi i leader dell’opposizione socialdemocratica e Verde, hanno organizzato un presidio di fronte all’ufficio del cancelliere a Berlino chiedendo l’immediato stop di tutte le centrali. Ed un nuova grande manifestazione contro il nucleare è stata indetta per il 26 marzo, alla vigilia delle elezioni regionali in cui la questione nucleare potrebbe giocare un ruolo chiave nello spostare i voti verso la sinistra. “Noi non vogliamo una moratoria vogliamo che il nucleare sia completamente fermato”, ha dichiarato il leader della Spd, Sigmar Gabriel, accusando la Merkel di fare “tatticismi ” politici con i cittadini in vista delle elezioni. Intanto nella Germania che segue con preoccupazione l’evolversi della crisi nucleare in Giappone, cittadini allarmati si sono lanciati nell’acquisto di contatori Geiger per il rilevamento della radioattività. Il portavoce di una catena di negozi di elettronica ha affermato che attualmente la richiesta di questi apparecchi è “immensa”, poiche’ “in un paio di giorni ne sono stati venduti centinaia”. “E’ una cosa incredibile – sottolinea – poiche’ in genere non li cercava nessuno”. Il prezzo di un contatore Geiger oscilla di norma fra 300 e 500 euro.

19.15 – L’Ue chiede una riunione di emergenza dell’Aiea
La Commissione europea ha chiesto una riunione di emergenza dell’Aiea, l’agenzia atomica internazionale, la prossima settimana, per discutere dell’allarme nucleare in Giappone. Lo ha chiesto il commissario per l’Energia Gunther Oettinger in una lettera indirizzata al direttore generale dell’agenzia Yukiya Amano.

19.14 – Financial Times: danni per 170 miliardi di dollari in una sola regione del Giappone
Perdite per 170 miliardi di dollari, e nella sola regione colpita dalla doppietta terremoto-tsunami. Per Hiromichi Shirakawa, responsabile dell’area nipponica a Credit Suisse, è questa l’entità dei danni che il Giappone dovrà affrontare. Il che significa un conto finale ben superiore a quello del terribile terremoto di Kobe del 1995. Eppure, tragedia umana a parte, la catastrofe potrebbe addirittura avere ricadute positive per l’economia del Sol Levante, piagata da anni di deflazione. A sostenerlo è il londinese Financial Times.

19.08 – Ingv: “C’è da aspettarsi altre scosse anche di 7,5 gradi”
Il Giappone ”deve aspettarsi un numero molto molto elevato di repliche, con magnitudo alte, che potrebbero arrivare anche a 7.5″. Lo ha detto il ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Alessio Piatanesi.  Questo, secondo l’esperto, dopo un sisma di magnitudo 9.0 (rivista contro la precedente stima di 8.8 e 8.9) di venerdì scorso, 11 marzo, alle 14,46 locali (le 6,46 in Italia) “è uno scenario ‘normale'” anche “se non prevedibile”. “Da venerdì mattina – ha riferito Piatanesi – ci sono state finora almeno altre 35 scosse di magnitudo superiore a 6.0 di cui una di 7.1 quarantacinque minuti dopo la scossa principale”. Sul fronte Tsunami “ne escluderei altri di così grande portata come quella di venerdì”, ha proseguito Piatanesi. La punta massima è stata raggiunta, secondo l’esperto.

19.01 – Elettricità razionata fino a fine aprile in alcune grandi città giapponesi
I giapponesi dovranno fare i conti con elettricità razionata e blackout programmati almeno fino a fine aprile. Lo ha riferito l’agenzia Kyodo citando l’operatore Tepco. Da oggi hanno preso il via le interruzioni di corrente elettrica per 90 minuti in 113 mila abitazioni di alcune zone delle prefetture di Chiba, Ibaraki, Shizuoka e Yamanashi, hanno precisato i portavoce della Tokyo Electric Power Corporation.

18.32 – Sale a 6mila il numero di morti e dispersi
Sale a 6000 il bilancio dei morti e dispersi del terremoto e dello tsunami in Giappone. Altri mille corpi, secondo quanto ha riportato la prefettura di Miyagi, sono stati infatti trovati nella giornata di oggi nelle spiagge nella penisola di Oshika e si prevede che altri 200-300 cadaveri nella zona di Sendai potrebbero far salire ancora il computo. Il calcolo della polizia riportava un bilancio di 1886 morti e 2369 dispersi qualche ora fa. Secondo quanto riporta la Kyodo News inoltre 550.000 residenti sarebbero stati evacuati. Mentre sarebbero circa 30.000 i residente nelle aeree devastate ancora non contattati.

17.35 – 73mila gli edifici distrutti in Giappone
Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone venerdì scorso hanno distrutto o reso inutilizzabili in maniera permanente 72.945 edifici. Lo ha comunicato il ministero dell’Interno giapponese, secondo quanto riporta l’agenzia Kyodo.

16.48 – Ambasciata italiana a Tokyo: “Stanno bene i nostri 29 connazionali”
”I 29 italiani che avevamo nell’area colpita dallo tsunami sono stati identificati e stanno tutti bene e al sicuro”. Così l’ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone, intervenendo telefonicamente alla rubrica di Sky tg 24. Fino a poche ore fa all’appello mancavano solamente  due connazionali. Petrone ha poi aggiunto: “Stanno arrivando i primi aiuti europei, inclusi i nostri della Protezione civile: il primo team arriverà domani sera a Tokyo”.

16.15 – Germania, Merkel: “Sospendiamo per tre mesi il prolungamento di 17 impianti nucleari. Due chiuderanno subito”
La Germania sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri, Guido Westerwelle. I due impianti nucleari tedeschi più vecchi, che attualmente sono rimasti aperti solo in seguito alla decisione di prolungare la vita di tutte le centrali, chiuderanno subito.

16.00 – Obama: “Gli Usa impegnati a fornire ogni aiuto a Tokyo”
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ribadito oggi che gli Usa “faranno tutto ciò che possono” per aiutare il Giappone colpito dal sisma di venerdì scorso. Intervenendo oggi a Arlington, in Virginia, ad un incontro dedicato all’istruzione, Obama ha voluto ancora una volta ricordare le vittime della tragedia.  “Continuiamo a ricevere dal Giappone immagini terribili del disastro, e ne siamo tutti scioccati – ha concluso -. Gli Stati Uniti faranno tutto ciò che possono per fornire ogni aiuto sia necessario”.

15.26 – Barroso: “L’Ue sta valutando l’invio di una missione”
”Vorrei esprimere la mia profonda solidarietà” al popolo giapponese, “seguiamo la situazione con grande preoccupazione” e stiamo valutando la possibilità di inviare una “missione europea”. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, nel corso della quale il presidente dell’esecutivo comunitario ha sottolineato come l’Europa abbia “fiducia nelle capacità delle autorità giapponesi” di superare un momento che è “estremamente difficile”.

15.14 – Berlusconi: “Siamo a disposizione del governo giapponese”
”Siamo a disposizione per dare tutta l’assistenza e l’aiuto disponibile al governo di Tokyo”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi con il presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso. Le notizie che arrivano dal Giappone, ha aggiunto Berlusconi, sono “preoccupanti ed esprimiamo vicinanza e solidarietà al popolo giapponese”.

14.36 – Ministro francese: “C’è il rischio di una grande catastrofe in Giappone”
La situazione nelle centrali nucleari colpite dal sisma in Giappone “è molto grave” e “il rischio di una grande catastrofe non può essere scartata”: è l’allarme lanciato dal ministro dell’ambiente francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, da Bruxelles dove è in corso il Consiglio dei ministri dell’ambiente della Ue.

14.21 – Ue: “Chiesta assistenza medica e sanitaria. Siamo pronti”
L’Unione europea è pronta a intervenire per soddisfare le richieste di aiuto per assistenza medica e sanitaria inoltrate dal Giappone tramite il meccanismo di protezione civile europea (Mic). Lo hanno annunciato la Commissione Ue e la presidenza ungherese dell’Ue. “I nostri partner giapponesi ci hanno informato che non hanno bisogno di assistenza per le ricerche e il salvataggio dei superstiti, ma di assistenza medica e sanitaria come attrezzature per la purificazione dell’acqua e squadre mediche”, si legge in una nota della presidenza ungherese dell’Ue. Finora sono 20 i paesi europei che fanno parte del Mic ad avere dato la loro disponibilità a inviare aiuti, tra cui l’Italia. “Le prime squadre sono pronte a essere dispiegate”.

13.00 – Nuovo allarme tsunami diffuso per il pacifico
Le autorità giapponesi hanno diffuso oggi un nuovo allarme per il rischio di uno tsunami con onde alte fino a tre metri per la costa del Pacifico. A darne notizia è stata l’agenzia Kyodo.

12.59 – Commissario Ue: “Posibile la chiusura di alcune centrali tedesche”
La catastrofe nucleare di Fukushima, in Giappone, potrebbe portare alla chisura di alcune tra le più vecchie centrali nucleari tedesche. E’ l’avvertimento del commissario europeo all’Energia, Guenther Oettinger, secondo il quale ciò che è accaduto in Giappone “ha cambiato il mondo e molto di ciò  che nelle società industriali ritenevamo sicuro e sotto controllo, adesso e’ rimesso in discussione”. “Non escludo nulla”, ha poi aggiunto Oettinger riferendosi all’eventuale chiusura di alcuni impianti nucleari europei.

12.08 – Econimia, Ue: “Preoccupazione per l’impatto del terremoto sulla ripresa”
C’è preoccupazione in Europa per l’impatto che il terremoto giapponese può avere sulla già fragile ripresa mondiale. “Tale questione farà naturalmente parte delle nostre riflessioni”, ha detto il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schauble, al suo arrivo a Bruxelles alla riunione dell’Eurogruppo. “Valuteremo – aggiunge Schauble – se ci potranno essere conseguenze sull’economia e sui mercati finanziari. E sarà una valutazione che faremo anche a livello di G20”. “Il Giappone è pur sempre la terza economia mondiale”, ha sottolineato il ministro spagnolo dell’economia, Elena Salgado, spiegando come l’Europa dovrà “stare in allerta” sulle possibili conseguenze economiche che il sisma potrà avere.

11.57 – Frattini: “Il Giappone non è Haiti, aspettiamo le loro richieste”
”Il Giappone – dichiara il ministro Frattini – non è Haiti, è tutt’altra situazione” e quindi il coordinamento giapponese “ci deve chiedere se occorre aiuto e dove occorre, quando occorre, non è che andiamo là a complicare la situazione attuale”. Il ministro degli Esteri ha precisato che l’Italia ha “offerto una disponibilità di squadre di soccorso e sostegno di qualunque tipo”, ma Tokyo ha chiesto di “aspettare a mandare soccorsi perché loro sono in grado di far fronte alla prima emergenza”.

10.34 – Ambasciata: Due italiani mancano ancora all’appello
Sono scesi a due gli italiani residenti nelle aree del Giappone maggiormente colpite dal terremoto che ancora mancano all’appello. Durante la notte l’ambasciata italiana a Tokyo che continua 24 ore su 24 a monitorare la situazione dei nostri connazionali nel Paese in coordinamento con l’Unità di crisi della Farnesina è riuscita a stabilire un contatto con 27 italiani su un totale di 29 che risiedono nel nord-est, in particolare nelle prefetture di Miyagi e Iwate. Tutti – ha riferito l’ambasciata – sono in buone condizioni. Mentre permane l’avviso della Farnesina che “sconsiglia di intraprendere viaggi in Giappone per ragioni non strettamente necessarie ed urgenti”, prosegue a pieno ritmo il lavoro della cellula di pronta assistenza dell’ambasciata all’aeroporto Narita di Tokyo per facilitare le operazioni di imbarco sui voli Alitalia dei connazionali che intendono rientrare a casa. Il ministro degli Esteri Frattini poi precisa: ”I voli dal Giappone all’Italia funzionano, chi vuole rientrare in Italia può farlo. Ma non c’è nè un’evacuazione, nè una fuga di massa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini ai cronisti oggi alla Farnesina. Il ministro ha poi confermato che “non ci sono stranieri tra le vittime” del terremoto e che “ci sono solo due italiani che non sono stati contattati” . “La questione – ha spiegato -è legata alla difficoltà di contatto telefonico”.

10.14 – Annullati campionati mondiali di pattinaggio a Tokyo
L’Unione Internazionale di Pattinaggio (Isu) ha annunciato che non si terranno i mondiali di pattinaggio artistico, in programma dal 21 al 27 marzo a Tokyo. L’Isu, attraverso il suo presidente, l’italiano Ottavio Cinquanta, ha spiegato che la situazione nel Paese, dopo il devastante terremoto e lo tsunami di venerdi’ scorso, non consente di garantire la sicurezza di atleti e spettatori. La Federazione Internazionale non ha ancora deciso se cancellare definitivamente l’evento o rinviarlo a una data successiva nel caso le autorita’ nipponiche fossero in grado di permettere uno svolgimento “in completa sicurezza”. Annullata anche una nuova competizione a squadre in programma a Yokohama dal 14 al 17 aprile.

9.30 – Da Banca Centrale Giappone 131 miliardi di euro liquidità
Per fermare la caduta della borsa la Banca Centrale ha immesso 5 mila miliardi di yen (più di 131 miliardi di euro) di liquidità sul mercato. L’intervento è stato attuato in tre fasi nel corso della giornata, 9 mila miliardi in apertura, 5 mila a metà mattina e 3 mila nel pomeriggio. Ma gli interventi non hanno impedito alla borsa giapponese di perdere oltre il 6 per cento nel primo giorno di contrattazioni dopo il devastante sisma dell’11 marzo. La Banca Centrale, che oggi ha tenuto la riunione mensile del suo comitato esecutivo, ha anche elevato di altri 5 mila miliardi il totale degli interventi autorizzati di sostegno all’economia nipponica. All’unanimità i membri del consiglio hanno deciso di mantenere fra lo 0 e lo 0,1 per cento il tasso principale di interesse.

9.00 – Nuova scossa di 6,2 gradi: rientra allarme tsunami
Intanto una scossa di assestamento più forte delle altre, del 6.2, con epicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha colpito di nuovo la capitale. Mentre un nuovo allarme tsunami nel nordest è poi fortunatamente rientrato. Non si ferma invece il bilancio delle vittime del sisma. La Polizia parla di oltre cinquemila tra morti e dispersi accertati, ma solo nella mattina di oggi sono stati trovati i corpi senza vita di circa duemila persone nella sola prefettura di Miyagi, sulle coste nordorientali del paese. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, precisando che circa un migliaio di corpi sono stati trovati sulla costa delle penisola di Ojika, gli altri nella città di Minamisanriku, dove risultano dispersi 10mila abitanti.

Collaborazione al montaggio video di Gisella Ruccia