Politica

Silvio e il cerotto. Melodramma in tre atti

Atto primo. Dicembre 2009. Silvio si trova a piazza duomo a Milano in occasione della cerimonia di avvio del tesseramento al Pdl. La gente lo ama, lo acclama e, nel bel mezzo dei sorrisi e delle interviste, accade qualcosa: una souvenir, proprio a forma di duomo, viene scagliato dalla folla. Qualche secondo di parapiglia e l’uomo, Massimo Tartaglia, viene subito immobilizzato e portato via. Ci si aspetta che anche Silvio venga portato via. Invece, viene solo fatto salire sull’auto presidenziale. E dopo qualche minuto esce dalla vettura, sale sul pianale e si mostra al pubblico. Vuole far vedere le conseguenze dello sciagurato gesto di Tartaglia. Ma ai più attenti, le evidenti tracce di sangue sembrano più le classiche patacche di sugo sulla camicia del turista che mangia, per la prima volta, gli spaghetti al pomodoro. Il bollettino medico del prof. Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi (ma quanti medici personali ha?), recita: “Setto nasale fratturato, due denti rotti, ematocrito basso”. E tutto quel sangue da dove viene?!? Fine primo atto.

Atto secondo. Pochi giorni dopo “l’attentato”, Silvio se ne va in vacanza. Non si vede molto in giro, salvo in poche e rarissime occasioni. In una di queste, mentre è in giro per negozi a Villasanta, lo si vede con duecerotti. Uno sul naso e uno sulla guancia sinistra. Ma se riportiamo alla mente le immagini di piazza Duomo, possiamo notare che le parti del viso “incerottate” non corrispondono a quelle interessate dal lancio del souvenir. Come mai?!? Fine secondo atto.

Atto terzo. Marzo 2011. Il prof. Alberto Zangrillo dichiara: “Tecnicamente, è stato un intervento maxillo-facciale di trapianto osseo e implantologia. Quattro ore trascorse dal paziente in anestesia generale. Le
condizioni di Berlusconi sono soddisfacenti, tanto che è già stato dimesso e ha potuto far ritorno a casa. L’intervento era stato deciso da più di un anno, ma per eseguirlo abbiamo dovuto aspettare una giornata tranquilla. Come sempre è apparso sollevato e ottimista, ma è preoccupato per la sua presenza al Consiglio dei ministri di giovedì, noi faremo di tutto perché possa esserci”
. E quando meno te l’aspetti, ecco il protagonista di nuovo in scena. Vistoso cerotto sulla guancia sinistra e in piedi come se avesse solo rimosso un foruncolo dal viso (apro una piccola parentesi per dire che un mio carissimo amico nel 2006 ha subìto un intervento maxillo-facciale con il risultato: viso tumefatto e gonfio per 2 mesi).

Un settantatreenne con alle spalle un intervento per l’applicazione di un pacemaker, un intervento alla prostata e adesso un altro intervento in anestesia generale nel giro di pochissimo (relativamente parlando) tempo. Non solo. Dopo appena sei ore dalla fine dell’intervento, Berlusconi ha invitato a cena gli esponenti della Lega per una riunione. Una domanda: se ha troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano così tanti coglioni che possono votare facendo il proprio interesse, perché cerca in tutti i modi di far passare la popolazione tutta per imbecille? Fine.

di Tony Troja