Politica

Triggiano, alle primarie del Pd <br> per il sindaco vince un indagato

Alberto Tedesco, senatore Pd

Si chiama Adolfo Schiraldi e ha 56 anni. E’ indagato assieme al senatore Pd Alberto Tedesco per alcuni episodi legati al filone delle inchieste sulla sanità pugliese. E ora è anche il candidato sindaco del centro sinistra a Triggiano, centro di 27mila anime posizionato nell’entroterra barese, a pochi chilometri dal capoluogo. Lo hanno deciso i cittadini, chiamati la scorsa domenica alle primarie convocate in vista delle elezioni comunali della prossima primavera. Un nuovo grattacapo per il Pd pugliese. Schiraldi, che ha fatto parte della segreteria di Tedesco, ha sconfitto il suo avversario, Michele Cassano, sindaco uscente, anche lui vicino ad un maggiorente del Pd Pugliese sfiorato dalle inchieste sulla sanità: Mario Loizzo, ex assessore ai Trasporti e attualmente consigliere regionale. La questione ha suscitato non poche polemiche, materia rovente per gli organi provinciali del partito. E non solo perché c’è da valutare l’opportunità politica di candidare una persona indagata, per di più negli stessi giorni in cui pende sulla testa di Tedesco una richiesta di arresto, al vaglio del Senato. Ma anche per alcune “stranezze” verificatesi al gazebo durante le primarie.

Il nome di Schiraldi appare nelle prime pagine dell’ordinanza con cui il gip di Bari, Giuseppe De Benedictis, accoglie la richiesta d’arresto dei pm ai danni del senatore Tedesco. Si legge nella stessa che “Schiraldi Adolfo e Sigrisi Aldo, in qualità di compagni di partito dell’assessore (…) si adoperavano a favorire il Tedesco oltre a curare propri interessi soprattutto nella Asl Bat, dove potevano contare sul suo fedelissimo dirigente De Pietro e dei suoi solidali imprenditori Rana, Malcangi e Garofoli”.

L’episodio nel quale appare Schiraldi si riferisce ad un concorso per un ruolo della struttura complessa “Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza” dell’ospedale di Terlizzi. Secondo il racconto reso alla pm Digeronimo dal presidente della commissione esaminatrice Sandro Calasso (coindagato, direttore pro tempore della Asl Bari) Schiraldi avrebbe, assieme a Tedesco, tentato di “costringerlo a sottostare alle indicazioni sulla scelta da compiere”. Proseguendo nella lettura dell’ordinanza, si legge come “riferiva il Calasso che il Tedesco e gli altri due coindagati (Schiraldi e Sigrisi, ndr) avevano esercitato pressioni, perché dal concorso risultasse vincitore ad ogni modo tale Abbadessa Tommaso, medico già in servizio presso la stessa unità”. Il concorso fu vinto poi da un altro candidato, ma Calasso raccontava di una “pressione veramente asfissiante” anche per il concorso da primario di pronto soccorso a Terlizzi. Anche in quel caso, a detta del presidente di commissione, “non ascoltate”.

Le accuse dei pm sono chiare. Ma per verificarle ci vorrà del tempo. Ora a pronunciarsi nell’immediato, invece, sarà la politica. Il candidato sconfitto Michele Cassano, ha raccontato quella che gli appare come una stranezza di queste primarie. “Alle elezioni del 2008 – dice – il Pd a Triggiano aveva ricevuto 2100 voti, mentre domenica sono venute a votare ben 2800 persone. E’ un dato che deve far riflettere”. Ma Cassano (sindaco di Triggiano dal 2006, quando prese il 63 per cento dei voti già al primo turno) racconta anche di “parenti stretti di persone vicine al centro destra locale che sono venute a votare. Io comunque sono un garantista e per me sulla vicenda va fatta una valutazione politica”.

A questo sarà chiamato il direttivo provinciale di Bari del Pd, diretto dal segretario Vito Antonacci, che raggiunto telefonicamente sostiene di non essere sufficiente informato della vicenda “perché a Parigi in questo momento”. Ma assicura che domani alle 16,30 il partito si riunirà con urgenza, alla presenza dell’interessato (Schiraldi) e del segretario del circolo di Triggiano. “A differenza vostra – afferma Antonacci – non ho la fortuna di conoscere le accuse che i magistrati fanno al candidato, ma assicuro che la decisione sarà presa nel rispetto del codice etico del partito”.