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Egitto, le tappe della protesta

Cosa è accaduto: dalla 'giornata della collera' alla fine dell'era Mubarak

Dalla ‘giornata della collera’ alla fine dell’era Mubarak. La storia dell’Egitto è stata sconvolta in 18 di protesta indotta dai movimenti violenti in Tunisia, dalla caduta di Ben Ali e dalle rivolte popolari che, come un ciclone, si stanno diffondendo in tutta le regione. Ecco di seguito i principali eventi che hanno cambiato il volto del Paese:

25 GENNAIO: Iniziano le proteste di massa, le prime dal 1977. La giornata della collera al Cairo vede per le strade circa 15mila persone che contestano il presidente Hosni Mubarak, da trent’anni al potere, e ne chiedono le dimissioni. Quattro morti nelle manifestazioni

26 GENNAIO: I manifestanti violano il coprifuoco e continuano la protesta. I movimenti pro-democrazia si riuniscono a piazza Tahrir e attaccano a colpi di pietre e molotov la sede del Partito di Mubarak. Sono sei i morti in due giorni e dozzine i feriti.

28 GENNAIO: Mubarak esce dal silenzio e annuncia in un intervento televisivo un rimpasto di governo.

29 GENNAIO: Mubarak nomina Omar Suleiman vice presidente, e’ la prima volta che il presidente sceglie un secondo dal 1981. Nomina primo ministro un altro militare Ahmed Chafik, ex comandante dell’aviazione.

30 GENNAIO: La contestazione di organizza, Mihammed Elbaradei, ex direttore generale dell’Aiea, prende le redini dell’opposizione per negoziare una transizione verso un governo di unita’ nazionale con il sostegno dei Fratelli musulmani.

31 GENNAIO: Suleiman annuncia l’apertura delle consultazioni con i partiti

1 FEBBRAIO: La ‘marcia del milione’ di persone e’ un successo. Migliaia di manifestanti in tutte le principali citta’ egiziane. In serata Mubarak fa una seconda apparizione televisiva e annuncia che completera’ il suo mandato ma che non si ricandidera’ alle elezioni di settembre. In serata il presidente egiziano aveva parlato con Barack Obama che lo aveva sollecitato a una transizione rapida e ordinata. Il bilancio dell’Onu e’ di 300 morti, 3000 feriti e centinaia di arresti dall’inizio delle proteste.

2 FEBBRAIO: Proseguono gli scontri a piazza Tahrir. Suleiman annuncia che il figlio di Moubarak, Gamal, non si candidera’ alle elezioni.

4 FEBBRAIO: Centinaia di migliaia di persone partecipano al ‘giorno dell’addio’ per reclamare le dimissioni immediate di Mubarak.

5 FEBBRAIO: Si dimette l’esecutivo del Partito nazionale democratico

6 FEBBRAIO: Riaprono le banche dopo una settimana di chiusura. Rinviata l’apertura della borsa del Cairo.

10 FEBBRAIO: Mubarak delega tutti i suoi poteri a Suleiman

11 FEBBRAIO: Suleiman annuncia le dimissioni di Mubarak mentre oltre un milione di persone continuano a manifestare nel paese. Viene da piu’ fonti confermata la presenza del presidente dimissionario nella sua villa di Sharm el Sheikh.