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Caso Ruby, Cicchitto: “Vicenda volta a destabilizzare il quadro politico”

Il giorno dopo la sentenza della Consulta sul legittimo impedimento, il premier Silvio Berlusconi incontra i fedelissimi a palazzo Grazioli. Alle 9,40 i primi a entrare, scuri in volto, sono gli avvocati Ghedini e Longo. Pochi minuti dopo le agenzie battono la notizia che il presidente del Consiglio è indagato per il caso Ruby. Le ipotesi di reato sono: concussione e prostituzione minorile. Nella residenza si susseguono gli incontri. Una staffetta vorticosa. Arrivano nell’ordine: Gianni Letta, Angelino Alfano, Paolo Bonaiuti, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri e Maurizio Sacconi. A commentare con i giornalisti saranno Gasparri e Cicchitto. Il primo dichiara: “Il caso Ruby? Non ne abbiamo parlato, se ne occupano gli avvocati” e ancora “un avviso di garanzia a orologeria? Beh, basta vedere il calendario per rendersene conto”. Cicchitto rincara: “E’ un caso evidente di strumentalizzazione volto a destabilizzare il quadro politico”.
Servizio di David Perluigi, montaggio Paolo Dimalio