Politica

Gasparri: “Identificare quelli con i caschi L’aggressore del 15enne? Era di sinistra”

Il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri

Le polemiche sugli scontri di martedì a Roma non si placano. Ad alimentarle ci pensa Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, che, in una nota, auspica un’azione preventiva contro i protagonisti degli scontri di martedì scorso nella Capitale. “Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara – dichiara – qui ci vuole un altro sette aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell’estrema sinistra collusi con il terrorismo”. Interpellato da ilfattoquotidiano.it il senatore della maggioranza non rinnega nessuna delle sue parole, anzi rincara.

Gasparri lei soffia sul fuoco, invece di invitare alla calma, propone una bella serie di arresti preventivi?
Io dico solo che si sa chi alimenta la violenza: i centri sociali e i gruppi dell’ultrasinistra. La storia degli infiltrati e del ragazzo con la pala, sono risultate tutte delle fesserie, quando poi è risultato che alcuni dei fermati sono figli di ex estremisti rossi o protagonisti di vicende note degli anni ’70, come il caso di quel Miliucci. Qualcuno li considera l’avanguardia del proprio elettorato. Io questi li considero solo dei teppisti. Bisogna andare a vedere nei luoghi, si sa dove nascono le iniziative violente. Un ragazzo è quasi morto perché colpito con il casco da un altro manifestante se ne rende conto?

Ma se si scoprisse che l’aggressore è un ragazzo di destra?
Ora lei cerchi di non dire cose false eh, non ci provi.

Si sono viste nelle immagini dell’aggressione anche delle braccia tese a mo’ di saluto fascista.
Io dico che quella persona aveva il consenso della gente e nessuno gli ha detto nulla, evidentemente era conosciuto dagli altri manifestanti, era uno di sinistra. Non ci provate, lo ripeto. Se fosse stato di destra qualcuno avrebbe reagito, non è come dite voi. Quella persona godeva del prestigio e del consenso di tutti, lo ripeto. E non è difficile individuarlo se uno vuole.

E’ compito delle forze di polizia e degli inquirenti.
Mi auguro che lo si faccia presto. Secondo me va messo subito in galera.

Ma lei in concreto che si aspetta ora: una retata preventiva nei centri sociali?
Senta io al Senato ho citato un articolo del Messaggero dell’altro ieri, quindi io non è che ho fonti più autorevoli di quelle che avete voi al Fatto. Questo articolo citava un rapporto degli organi di sicurezza inviato al Parlamento e in questo rapporto c’era un elenco di centri sociali attenzionati. Centri sociali che andrebbero sottoposti a controllo. Non è che in piazza ci vadano i vari De Bortoli, Padellaro o il suo direttore, come si chiama?

Peter Gomez.
Eh appunto, non ci vanno questi, ci vanno i centri sociali, andassero a fare lì delle azioni preventive e chi deve verificare che vadano effettuate azioni giudiziarie, lo faccia in tempo. Non si va con il casco alle manifestazioni, quelli col casco andrebbero identificati tutti, con un ammonimento, magari va fatto solo un richiamo: “Perché vai in giro con il casco?”, ma vanno tutti identificati.

Lei esclude che ci siano stati degli infiltrati nei cortei di martedì?
E’ una cazzata. Già il Pd ha fatto una figuraccia su questa storia. La Finocchiaro ha fatto un errore e si è dovuta rimangiare tutto. L’ha dovuto precisare con grande imbarazzo, ecco perché non ha preso la parola al Senato l’altro giorno. E’ stato un clamoroso autogol. Hanno subito desistito dal perseguire questa tesi. Solo i personaggi minori della sinistra continuano su questa storia ridicola degli infiltrati. Molti organi d’informazione hanno preso una cantonata, sono state tirate fuori persino delle foto degli scontri in Quebec, spacciate come foto di Roma.

Che pensa dell’operato della magistratura dopo il rilascio dei ragazzi fermati?
Ho una opinione pessima. Come ce l’hanno tutti gli italiani normali. Se uno sa che può mettere a ferro e fuoco una città e dopo 12 ore viene scarcerato, lei pensa che l’arresto possa essere un deterrente?.

La magistratura giudica sulla base delle norme fatte anche da voi Senatore, se sono ipotizzati reati di lieve entità i magistrati si basano su quelle, mi scusi…
Se le norme sono sbagliate, vanno cambiate.

Non crede che il rafforzare la zona rossa, rendere una città ancora più blindata, possa inasprire gli animi?
E allora facciamogli fare quel che vogliono, togliamo gli autovelox dalle strade, togliamo le grate e i vetri blindati dalle banche, facciamo mettere a ferro e fuoco la città. Facciamogli fare altri 20 milioni di euro di danni.

La proposta del Daspo del ministro Maroni può essere un deterrente?
Mah, è una proposta. E’ un provvedimento valido per il futuro non per l’imminenza.

Non crede che queste reazioni siano il frutto di politiche sulla scuola, sulla ricerca, sul lavoro che mettono sempre più in difficoltà i giovani, ma non solo quelli...
E basta con questa storia dell’esasperazione. Il Pd ha fatto una manifestazione sabato e non mi sembra che si siano presentate persone con il casco o sia stata bruciata una sola carta. Lei ha visto la Finocchiaro col casco? Quello che voi dite si può esprimere in mille modi ma non bruciando i blindati e terrorizzando una città.