Cronaca

Milano, scontri tra studenti <br>e forze dell’ordine alla Scala

Anche Roma è stato teatro di scontri tra universitari e polizia: 12 studenti fermati. Mentre a Bergamo la scorsa notte, in segno di protesta, i contestatori hanno scaricato dello sterco davanti all'abitazione di Mariastella Gelmini

A piazza della Scala a Milano in occasione della ‘prima’ della Valchiria di questa sera, ci sono stati degli scontri tra studenti e carabinieri. Un centinaio di manifestanti che protestavano contro la riforma Gelmini hanno sfondato le transenne che erano state piantate a protezione della strada antistante il teatro lirico. Le forze dell’ordine hanno respinto gli studenti con scudi e manganelli.

Durante la carica sono stati lanciati verso polizia e carabinieri fumogeni, petardi e altri oggetti. Le forze dell’ordine si sono fronteggiate con una decina di studenti che indossavano dei caschi da motociclista, sotto Palazzo Marino, sede del Comune. dieci e potrebbe salire ancora il numero degli appartenenti alle forze dell’ordine trasportato in ospedale dal 118 in seguito agli scontri con gli studenti avvenuti in piazza Scala. Dieci gli agenti feriti: nove carabinieri e un funzionario della questura, che adesso si trovano in diversi ospedali della città.

E mentre fuori gli studenti protestano, i protagonisti della prima non risparmiano polemiche. “Peccato che il ministro non ci sia. Avra’ altro da fare”, dice Stephane Lissner, sovrintendente e direttore artistico del Teatro di Milano, commentando l’assenza del ministro della Cultura, Sandro Bondi. Mentre l’ex procuratore capo di Milano, Francesco Saverio Borrelli, anche lui invitato alla prima, solidarizza con gli studenti. “Sono pienamente d’accordo con gli studenti. I tagli sono ispirati al principio di uguaglianza e se così fosse dovrebbero essere fatti ente per ente”.

A Roma sono state fermate dalla polizia dodici persone dopo che una cinquantina di studenti universitari de La Sapienza stamattina hanno organizzato un blitz davanti la Fondazione Roma in via Marco Minghetti a pochi metri da Piazza San Silvestro. Gli studenti che protestavano contro l’ingresso della Fondazione privata all’interno del consiglio di amministrazione dell’ateneo, hanno prima distrutto una porta a vetri, a quel punto i vigilantes privati  si sono opposti. Alcuni dei ragazzi hanno denunciato che uno dei vigilantes avrebbe puntato la pistola contro di loro. A quel punto sono interventi diversi agenti che hanno fermato parte del gruppo di manifestanti che si era sparpagliato su via del Corso.

A Bergamo, invece, la scorsa notte c’è stata un’altra ‘forte’ contestazione all’indirizzo del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, davanti l’abitazione dell’esponente di governo, alcuni studenti hanno appeso uno striscione al cancello del condominio dove vive il ministro, scaricando dello sterco di animale.  Gli autori della protesta hanno inviato un comunicato alla stampa in cui hanno ‘rivendicato’ il gesto. “La città di Bergamo ospita nella sua roccaforte alta il ministro più amato da tutti gli studenti d’Italia – si legge nel comunicato – abbiamo violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la “naturale” reazione alla sua riforma”.

A Torino, invece, sempre nella mattinata un centinaio di studenti delle scuole medie superiori si erano piazzati sui binari della stazione Porta Nuova e per mezz’ora hanno bloccato il traffico ferroviario. Dopo la protesta, sono tornati a sfilare in corteo per le vie del centro storico. Prima della stazione Porta Nuova i ragazzi avevano bloccato per diversi minuti l’ingresso della stazione della Metropolitana di Porta Susa e creato non pochi problemi di circolazione nella zona di piazza Bernini.