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Festini nelle residenze di B, Nadia Macrì: “Tante ragazze, forse minorenni”

”Ad Arcore e in Sardegna ho incontrato tante ragazze giovani, penso minorenni”. Lo ha detto Nadia Macrì, la giovane escort al centro dello scandalo “festini” che coinvolge anche il premier Silvio Berlusconi e il ministro Renato Brunetta, a ‘L’intervista’ su Skytg24. “Dopo la vicenda di Noemi ho pensato ‘Allora ci sono ragazze minorenni’”.

La giovane ha raccontato anche di non aver mai socializzato con le altre giovani incontrate nelle varie feste a Milano e in Sardegna. “Non si poteva parlare tra noi – ha detto dovevamo stare zitte”. “Sono andata ad Arcore per 5 mila euro – ha raccontato Macrì – ma con il presidente mi sono confidata, speravo in un aiuto da parte sua”. “Forse ho sbagliato a presentarmi come una escort – ha aggiunto – avrei dovuto chiedere di fare la velina”.

Nadia Macrì ha anche ripercorso l’approccio che l’ha portata a conoscere Berlusconi. “Ero ad un semaforo e un giovane mi ha fermato chiedendomi se volevo seguirlo. Mi ha poi portato nello studio di Lele Mora dove c’erano altre ragazze, tutte straniere, russe e brasiliane”. “Da lì siamo state portate nello studio di Emilio Fede – ha proseguito – che, finito il tg ci ha parlato una per una e ha fatto una selezione, due sono state mandate via”. “Ad Arcore la prima volta era tutto bello, si mangiava bene, c’erano solo le ragazze, Fede e la segretaria del Presidente che ci ha chiesto i numeri di telefono. Era una ragazza giovane, bionda alta, che lavora per la tv, sembrava lei ad organizzare tutto”. “La selezione per me andò bene perchè mi chiamarono una seconda volta, mi contattò direttamente il presidente sul mio cellulare”. Berlusconi “mi disse: ‘sono il sogno degli italiani. Sono il Presidente”. “Poi sono andata anche a villa Certosa, in Sardegna e lì oltre alle ragazze c’erano tanti imprenditori, avvocati, notai”.

‘Nel pomeriggio arriva la replica di Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del premier. Il legale afferma che “si deve rilevare come le sue dichiarazioni siano destituite di ogni fondamento e già state smentite dai fatti e da numerosissime dichiarazioni testimoniali”. Prosegue inoltre dicendo che “è assai singolare che venga riproposta oggi un’intervista su una vicenda che già aveva trovato chiarimento oltre che specifiche precisazioni anche della magistratura” e si riserva “ogni azione giudiziaria in merito”.


La seconda parte dell’intervista