Misfatto

Una voce in platea

Allora signori! Povera Italia! La vedo incerta, la sento moscia. E’ di nuovo soffocata dal traffico dopo la pausa estiva, regala motovedette ai Libici e quelli, forse per ringraziare, sventagliano raffiche di mitra ad altezza d’uomo contro un peschereccio italiano. Povera Italia! Che periodo triste. L’unico che tenta di farci ridere è Berlusconi con le sue barzellette su Hitler, pensa un po’, infatti sono in pochi a ridere. Insomma, non ne va bene una: economia in crisi, disoccupazione sempre in aumento, politica e politici pessimi, scarseggiano uomini e idee, tremano democrazia e liberta. Povera Italia! Lo sport? Non ne parliamo. La cultura? In sala operatoria. Ma almeno il cinema… niente, neanche quello. A Venezia i film italiani, dopo gli applausi, sono stati massacrati dagli stessi Italiani. A proposito, sono andato a vedere Somewhere, di Sofia Coppola, il film che ha vinto il Leone d’Oro. Non si può dire che sia brutto, ma ha ragione Bellocchio, è un film mediocre.

Salverei la sensazione di tenerezza che suscita il rapporto fra il divo americano anmoiato e svuotato dall’effimero star system, e la sua figliola di undici anni (i sorrisi della bambina sono una delle cose
più belle del film). Ma per il resto e abbastanza lento e prevedibile, con inquadrature lunghe e noiose, fatte un po’ a cazzo di cane, sequenze interminabili con musica a palla durante le quali si leva inesorabile il brusio degli spettatori. Durante una di queste sequenze una ragazza é riuscita persino a fare una telefonata. Insomma alcune scene raccontano poco e conciliano il sonno, infatti un signore seduto dietro di me si è dolcemente addormentato russando un po’. E comunque anche in questo film 1’Italia fa una pessima figura. A un certo punto il protagonista si reca a Milano per ricevere il Telegatto. La cerimonia di premiazione è di una tristezza e di uno squallore senza pari. Alcuni celebri personaggi televisivi italiani (Simona Ventura, Frassica, Valeria Marini) appaiono come patetici animatori di feste paesane, manca solo il cesto con prodotti tipici locali. Povera Italia, poveri noi, signore e signori! Il signore che dormiva ha detto uscendo dal cinema: “J’amo dato pure er Leone d’Oro a ‘sto firm. . .” Si dice che lo abbia preteso fermamente il presidente della giuria Quentin Tarantino.

Alcuni giurati hanno invano cercato di aprire un confronto e Tarantino si è offeso, altri gli hanno educatamente ricordato che la Coppola è la sua ex fidanzata, e questo avrebbe alimentato inevitabili polemiche, e qui Tarantino si é veramente incazzato. Si sono cagati tutti sotto e te credo! Ma hai presente Tarantino? Hai visto che faccia da matto che c’ha? Ma tu ce lo vedi, che ne so, Salvatores che fa a botte con Tarantino? Quentin metterebbe la manona sulla testa di Gabriele e ne stritolerebbe il guscio e il contenuto, il sangue schizzerebbe copioso tra il raccapriccio dei presenti. No, meglio di no, meglio far vincere Somewhere. Eh, ma se c’era Bellocchio, non lo so io come andava a finire, non lo so. . . Daje Bellocchio! Che risorga la nostra povera Italia! DAI, DAI, DAI!!

di Franceso Pannofino

da il Misfatto del 26 settebre 2010