Politica

A sinistra figli di un dio minore

A sinistra figli di un dio minore? Certamente sì, forse anche peggio! Quanto tempo potranno ancora resistere le malconce istituzioni italiane da anni sottoposte a un martellamento impressionante? Mai come in questa fase si è registrato un conflitto istituzionale simile: presidente del Consiglio contro presidente della Repubblica; presidente del Consiglio contro Corte Costituzionale; presidente del Consiglio contro presidente della Camera; presidente del Senato contro presidente della Camera. Se aggiungiamo il profondo processo di privatizzazione dell’economia e della politica e la corrosione dovuta a malaffare, corruzione e infiltrazione mafiosa in un quadro di terribile crisi economica, c’è da essere davvero preoccupati delle nostre sorti.

Eppure a sinistra si discute con quale legge elettorale bisogna andare a nuove elezioni: Berlusconi e la peggiore destra europea hanno mostrato una straordinaria capacità di adeguarsi e di modellarsi a qualunque sia i meccanismi elettorali, vincendo per due volte con il Mattarellum e una volta con il Porcellum. Quest’ultimo è un pessimo sistema elettorale, ma dubito che lo si voglia modificare davvero e comunque non esistono due forze politiche attualmente presenti in parlamento che abbiano un’idea comune su come cambiare la legge elettorale. Allora che si fa? Si resta con Berlusconi ad avvelenarci costantemente la vita discutendo di escort, case e arredamenti? Oggi Berlusconi è indebolito e anche il suo blocco sociale appare incrinato.

Se l’obiettivo è chiudere questa terrificante metastasi, che ormai dura da 16 anni, allora bisogna “unire” e non “sparigliare” le forze democratiche e progressiste e bisogna farlo in fretta per ripristinare condizioni di democrazia tali da rimettere l’Italia in linea con l’Europa, a cominciare da informazione, legalità, conflitto di interessi. Ma soprattutto, e di questo a sinistra dovrebbe assai più discutersi, di come almeno attenuare i morsi della crisi economica a chi sta peggio o non ha lavoro.

Ps. Nel 1453 quando Maometto II, sultano dell’impero ottomano, con i suoi ottantamila musulmani conquistava Costantinopoli, i bizantini discutevano con grande passione del sesso degli angeli. La caduta di Costantinopoli fu un grande trauma, oggi la vicenda italiana sembra piuttosto rappresentare il classico caso della tragedia che si trasforma in farsa…