Politica

Nomine Csm, non buttiamo l’occasione

Concittadino Bersani, sul Csm hai l’occasione di una scelta di serietà e di moralità. Non buttarla! Il parlamento deve eleggere otto membri del Csm (i magistrati hanno già eletto i loro sedici rappresentanti). Cinque spettano alla maggioranza e tre all’opposizione. La quale stava già lavorando alla solita spartizione: uno al Pd, uno all’Idv, uno a Casini. Marco Travaglio ha denunciato l’ennesima ignominia, chiedendo che fossero scelte tre personalità del mondo giuridico, estranee alla politica dei partiti. Di Pietro ha risposto positivamente, avanzando cinque nomi, uno migliore dell’altro: Borrelli, Cordero, Zagrebelsky, Grevi e Tinti.

Concittadino Bersani, fai tua (e del Pd) questa proposta. Il meccanismo del quorum è tale che se un terzo del parlamento si impunta, almeno i tre nomi della minoranza dovranno essere ispirati a serietà e moralità (come quelli citati), altrimenti la maggioranza non riesce ad eleggere i suoi. Perciò, sottoscrivi anche tu. E impuntati. A Berlusconi non conviene paralizzare l’elezione del Csm, visto che avrà più membri “suoi” che nel precedente (e magari anche Fini potrebbe impuntarsi a pretendere che uno dei cinque della maggioranza sia personalità di caratura, e svincolata dai partiti).

Vedi, concittadino Bersani, se neppure su un tema in cui le scelte dovrebbero essere ovvie e non partitiche, saprai sottrarti alla politica politicosa, e dunque privilegerai il rapporto con Casini, che vuole Michele Vietti, dirigente Udc e già due volte sottosegretario nei governi Berlusconi (vera garanzia di imparzialità, serietà, moralità!), poi non lamentarti se la credibilità tua e del Pd scenderà ancora, fino a dimensioni omeopatiche.