Società

Siamo sempre più il Paese dello sniffo <br/>Terzi in Europa per consumo di cocaina

In Italia finisce un quinto di tutta la polvere bianca che arriva nel nostro continente. In aumento il numero di persone che non ne fanno a meno

L’Italia è il terzo Paese in Europa per consumo di cocaina, dopo Regno Unito e Spagna. Lo dice il rapporto “The globalization of crime”, pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc). Gli Italiani hanno dunque una particolare predilezione per la polvere bianca. E non mancano gli esempi di connazionali famosi che, per qualche sniffata di troppo insieme a un po’ di sesso, hanno compromesso la propria carriera politica, come l’ex parlamentare Udc Cosimo Mele o l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo.

Di tutta la cocaina venduta sul mercato europeo, il 23% è consumato nel Regno Unito (da un milione di persone nel biennio 2007-2008), il 21% in Spagna e il 19% in Italia. Seguono a una certa distanza Germania (9%) e Regno Unito (5%). I Paesi dell’Europa a 27 con in più la Svizzera, la Norvegia, il Liechtenstein e l’Islanda costituiscono il secondo mercato al mondo, dopo il Nord America. Il consumo annuo stimato nel Vecchio Continente è di 124 tonnellate di polvere bianca, per un valore di mercato di oltre 34 miliardi di dollari. Il numero di persone che ne fanno uso sono raddoppiati nell’ultimo decennio: si è passati dai 2 milioni del 1998 ai 4,1 milioni del 2007-2008. Dati preoccupanti, anche se lo studio mette in evidenza che la rapida crescita del consumo di cocaina che si è avuta negli ultimi anni in Europa sta per esaurirsi.

I fornitori del mercato europeo sono soprattutto Colombia, Perù e Bolivia. La cocaina arriva in gran parte via mare nei container, ma non manca l’uso di piccole spedizioni aeree o dei servizi postali. Gran parte della droga arriva in Spagna e Portogallo, soprattutto quella proveniente dall’America Latina, oppure in Olanda e Belgio. Da questi Paesi poi viene distribuita nel resto del continente.