Il Fatto di domani. Due donne in fuga: Meloni diserta la fiaccolata per Borsellino, settimana di passione per Santanchè per salvare la poltrona

Di FQ Extra
19 Luglio 2023

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SANTANCHÈ, 7 GIORNI PER SALVARE LA POLTRONA: MOZIONE DI SFIDUCIA IN AULA IL 26 LUGLIO. Ancora una settimana. Verrà discussa al Senato il 26 luglio, alle 10, la mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè. presentata dal M5S dopo gli scandali e le inchieste relative alla gestione del gruppo Visibilia e delle società Bioera e Ki Group. A chiedere la calendarizzazione, che il governo avrebbe preferito far slittare il più possibile, è stato il capogruppo 5S Patuanelli. Pd e Sinistra-Verdi confermano che voteranno sì alla sfiducia. Non si è ancora schierato il gruppo che riunisce Azione e Italia Viva. Mentre nel secondo caso è scontata la contrarietà dei renziani a una censura che giudicano “giustizialista”, Calenda ha dichiarato che a suo parere la ministra si debba rimettere il mandato perché ha mentito al Senato. Sul Fatto da settimane continuiamo a raccontare sempre nuovi elementi dell’indagine che riguarda Santanchè e le sue società. Sul giornale di oggi abbiamo sottolineato le incongruenze della relazione di Santanchè a Palazzo Madama sul suo ex socio Zeno (che ha presentato l’anno scorso un esposto in procura a Milano sul fallimento di Visibilia). Sul Fatto di domani leggerete altre novità. La petizione lanciata dal Fatto sulla piattaforma Io Scelgo ha raggiunto 26 mila firme.


MELONI TEME CONTESTAZIONI E DISERTA LA FIACCOLATA PER BORSELLINO. INDAGINE SUI MANDANTI DELLE STRAGI: DELL’UTRI, BOCCA CUCITA CON I PM. Giorgia Meloni aveva dato la sua parola: “Alla fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino ci sarò”. Ma il giorno prima della commemorazione – 31 anni dopo la strage di via D’Amelio in cui furono assassinati il giudice con 5 uomini della sua scorta – la premier si rimangia la promessa. Domattina, a Palermo, parteciperà alla commemorazione istituzionale alla caserma Lungaro ma non sarà alla fiaccolata serale. Troppo alto il rischio di contestazioni, dopo le sortite di Carlo Nordio contro il concorso esterno in associazione mafiosa. Un reato “evanescente” e da “rimodulare”, secondo il Guardasigilli, le cui parole avevano suscitato l’ira delle associazioni antimafia. Paolo Borsellino e Giovanni Falcone furono i primi a sostenere il concorso esterno, un pilastro del maxiprocesso per fare luce sull’area grigia della connivente borghesia mafiosa. Nel Pantheon dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha sempre issato la figura della toga assassinata in via D’Amelio. Intanto, dopo l’alt al ministro della Giustizia da parte del meloniano Alfredo Mantovano, a sostenere Nordio contro il concorso esterno è rimasta Forza Italia. Del resto, i guai giudiziari di Marcello Dell’Utri “sono anche quelli del partito”: lo diceva il braccio destro di Berlusconi al tesoriere azzurro, un monito intercettato dalla Dia di Firenze nel maggio 2021. Dell’Utri è indagato nel capoluogo toscano come mandante esterno degli attentati del 1993 tra Roma, Milano e Firenze. Secondo i pm, il politico di Forza Italia avrebbe incoraggiato le bombe di Cosa Nostra per favorire la discesa in campo di Berlusconi nel 1994. Oggi Dell’Utri ha disertato l’interrogatorio in procura poiché si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere . Sul Fatto di domani metteremo in fila tutte le volte che l’ex senatore e Berlusconi hanno tenuto la bocca cucita con gli inquirenti e hanno evitato le aule di giustizia.


IL SALARIO MINIMO SPIEGATO A TAJANI. LA DESTRA FA MURO IN COMMISSIONE. Da un lato il muro in parlamento, forti dei numeri, da un altro il fuoco di fila delle dichiarazioni, non sempre appropriate. Oggi la destra si è occupata di salario minimo, per demolire la proposta. In aula, in Commissione Lavoro della Camera il presidente Walter Rizzetto di FdI oggi ha provato ad affossare il disegno di legge unificato a prima firma Giuseppe Conte, sostenendo che manca la copertura finanziaria. La maggioranza ha proposto un emendamento soppressivo, ma le opposizioni sono riuscite a far slittare il voto a domani per guadagnare tempo. Sul piano del discorso, i leader di Pd e i 5S insistono con la campagna, mentre Antonio Tajani confonde il salario minimo con il salario massimo e dichiara spavaldo: “In Italia non serve. Non siamo nell’Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio. Il salario minimo voluto dalla sinistra distrugge la meritocrazia”. Non è (solo) un errore di calcolo, ma una strategia che sta adottando anche Confindustria. Anche il presidente uscente Carlo Bonomi ha sempre detto che il problema non riguarda l’associazione degli industriali perché “i nostri contratti sono tutti più alti”. Ma il tema di discussione dovrebbe essere il lavoro povero e gli stipendi da fame, come ce ne sono molti nel nostro Paese. Lo ha ribadito, se ce ne fosse bisogno nell’unico Stato Ue dove le retribuzioni sono proporzionalmente più basse di 30 anni fa, l’ultimo rapporto del centro studi Svimez. Che fotografa un nuovo aumento del divario nord-sud: il 25% dei lavoratori con stipendio sotto i nove euro lordi l’ora (soglia minima contenuta dalla proposta di legge delle opposizioni) è al Sud, dove gli stipendi, i consumi e gli investimenti sono calati più del centro-nord nell’ultimo anno. Sul Fatto di domani leggerete il nostro approfondimento.


GUERRA IN UCRAINA, MOSCA BOMBARDA ODESSA E AVANZA NELL’EST. PACE, MISSIONE DEL VATICANO: ZUPPI NEGLI USA. La Russia risponde all’attacco subito al ponte di Kerch in Crimea su due fronti: colpendo Odessa con i bombardamenti – secondo il Cremlino partono da lì i raid per destabilizzare la penisola – e con l’avanzata su Kupyansk, dove avrebbe ammassato centomila uomini supportati da forze aeree e corazzate. Il ministero della Difesa, come riporta l’agenzia Ria Novosti, afferma che le sue truppe hanno guadagnato un chilometro e mezzo nella regione di Kharkiv. Colpire Odessa ha effetto anche sull’accordo sul grano, per il momento non rinnovato: il Cremlino è deciso a non riaprire questo capitolo ma promette di fornire grano all’Africa e con la Turchia sta discutendo rotte alternative a quelle del Mar Nero. L’Unione non ci sta e Charles Michel, il presidente del Consiglio Ue, scrive sui social: “Gli attacchi della Russia a Odessa devono essere visti per quello che sono: ’missili alimentari’ letali che colpiscono direttamente la sicurezza alimentare globale e i più vulnerabili del Sud del mondo. Tutto questo deve finire ora”. Questa è la situazione sul campo mentre il Vaticano prosegue il suo tentativo di dialogo. Sul Fatto di domani leggeremo della missione del cardinale Zuppi negli Stati Uniti, dove incontra il presidente Biden, dopo essere stato a Kiev e Mosca. Inoltre, avremo i particolari sul confronto a Bruxelles tra gli ambasciatori europei e i rappresentanti dei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi (Celac) per trovare un testo comune sull’Ucraina e sulle varie responsabilità da attribuire rispetto al conflitto. Nicaragua, Cuba e Venezuela i Paesi più distanti dalla posizione dei 27. A proposito di Unione europea, la commissione Affari Esteri dell’Eurocamera in un relazione approvata a larga maggioranza ha chiesto alla Corte Penale Internazionale di emettere un mandato di arresto per il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Nel documento si stabilisce che anche il governo di Minsk è responsabile dei danni causati e dei crimini commessi in Ucraina per il ruolo del regime nei trasferimenti illegali di bambini. Le tensioni mondiali riguardano anche il fronte asiatico: un militare americano che si trovava nell’Area di sicurezza congiunta (Jsa) è stato arrestato dai soldati della Nord Corea. L’accusa è di aver attraversato il confine tra le due Coree senza autorizzazione. Intanto, l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger ha incontrato il ministro della Difesa cinese Li Shangfu a Pechino. Per la Cina “la comunicazione amichevole” con gli Stati Uniti è stata “distrutta” perché “alcune persone negli Usa non ci hanno voluto incontrare a metà strada”. Al contrario, “Kissinger è un vecchio amico della Cina”. Da parte sua, Kissinger ha dichiarato che “la guerra tra Usa e Cina non porterà nulla di buono a nessuno dei due Paesi”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Patrick Zaki condannato a tre anni in Egitto. Patrick Zaki è stato riconosciuto colpevole di sovversione da un tribunale di Mansoura, dopo essere stato arrestato a febbraio 2020 per le accuse del governo egiziano di diffusione di notizie false . Il giovane ricercatore, che qualche settimana fa si era laureato in video-conferenza all’Università Alma Mater di Bologna, è stato condannato a tre anni di carcere, di cui 22 mesi già scontati. La sentenza non è appellabile: per questo l’avvocata Hoda Nasrallah ha annunciato che proverà a far annullare la sentenza o di ripetere il processo. La condanna di Zaki ha provocato le dimissioni di tre esponenti del consiglio politico detto di “dialogo nazionale” istituito dal presidente Abdel Fattah al-Sisi con parte dell’opposizione. Il deputato Mohamad Abdelaziz, componente del Comitato per la grazia presidenziale, ha annunciato la volontà del leader egiziano di procedere con la grazia per Zaki.

Usa, Donald Trump sotto indagine per l’assalto a Capitol Hill. L’ex presidente Donald Trump ha annunciato di aver ricevuto una comunicazione dal procuratore Jack Smith che lo ha messo sotto inchiesta per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. L’ex presidente ha quattro giorni per costituirsi. I supporters di Trump, galvanizzati dal loro leader che accusava Joe Biden di aver “rubato” la vittoria alle presidenziali, quel giorno sfondarono le barriere di protezione, aggredirono alcuni poliziotti e invasero le stanze del Congresso mentre gli agenti del Secret Service si mettevano a protezione di deputati e senatori. Per Trump questa ulteriore indagine nei suoi confronti è “interferenza politica”, ed ha attaccato sia il presidente democratico che il ministro della Giustizia, Merrick Garland: “Vogliono eliminare l’avversario numero uno”, ha scritto The Donald in un post sul suo social media, Truth.

Ondata di caldo, superata la soglia dei 40° in 43 comuni italiani. L’anticiclone africano Caronte imperversa nell’Europa meridionale, in particolare fra l’Italia e la Grecia. Il bollino rosso delle temperature è ripreso anche sulla stampa estera. L’Agenzia Spaziale Europea ha registrato una temperatura pari a 48 gradi in Sicilia e Sardegna. A Roma il termometro ha segnato 43 gradi ma nuovi picchi sono attesi per domani. Il climatologo Luca Mercalli, intervistato dal Fatto.it, ha ribadito che la causa principale è attribuibile al cambiamento climatico.

Commissariata Mondialpol per sfruttamento e caporalato. La grande società di vigilanza privata, con oltre duemila dipendenti e duecento milioni di fatturato annuo, è stata commissariata d’urgenza dalla Procura di Milano per un’indagine che sta portando alla luce “fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno”.

La Russa Junior, indagato anche l’amico dj per violenza. Tommy Gilardoni ha 24 anni e vive a Londra, è stato identificato lunedì sera dopo un lungo lavoro di indagine.


OGGI LA NEWSLETTER FATTO FOR FUTURE

Tagli dei confini e del personale: la crociata della politica contro i Parchi

di Elisabetta Ambrosi

Riduzione dei finanziamenti, in molti casi già quasi totalmente assorbiti delle spese di personale, mancanza di un’organica politica statale, tentativi di ridimensionamento dei confini come quello della Regione Abruzzo (che nel 2021 ha provato a tagliare di un quinto la superficie Parco del Velino-Sirente): le aree protette italiane – che coprono attualmente il 12% del territorio, tra parchi nazionali (24), parchi regionali (134), aree protette marine, riserve naturali statali, oasi naturali delle associazioni ambientaliste -vivono una fase molto difficile. Ai problemi finanziari e gestionali si aggiungono inoltre i crescenti attacchi all’integrità ambientale dei loro territori, attacchi “non contestati o persino favoriti dagli amministratori, come costruzione di strade e parcheggi, tagli boschivi, eventi spettacolari con impatto ambientale, cave, autorizzazione di nuovi impianti scioviari, mancata repressione di abusi edilizi”.

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