Regno Unito

È il riciclaggio l'attività delle mafie maggiormente rilevata nel Regno Unito. Il rapporto del primo semestre 2016 della Direzione investigativa antimafia racconta come la procura di Napoli abbia arrestato nei primi mesi dello stesso anno un broker genovese vicino ad ambienti camorristici, accusato di aver reimpiegato denaro proveniente dal traffico internazionale di stupefacenti nel circuito economico del Paese, ma anche a Dubai. Investimenti realizzati, secondo l'accusa, per conto di personaggi collegati ai clan napoletani Amato-Pagano Imperiale-Cerrone.

In generale, il rapporto del centro di ricerca Transcrime segnala che la camorra investe nel settore delle costruzioni, dei bar e dei ristoranti. Attiva anche la Sacra corona unita che gestisce casinò e scommesse clandestine su eventi sportivi. L'attività della 'ndrangheta, invece, emerge dall'operazione della procura di Reggio Calabria del marzo del 2015 che ha portato all'arresto di esponenti delle cosche Morabito e Aquino. Secondo gli investigatori italiani, Henry James Fitzsimons, un soggetto considerato dagli inquirenti britannici vicino all’Ira, aveva aperto un “canale” con le organizzazioni criminali calabresi per reimpiegare le ingenti somme di denaro in suo possesso. Secondo la magistratura, l'esponente dell’Ira era l'uomo utilizzato dall’organizzazione irlandese per le operazioni di riciclaggio. Gli investigatori di Europol intervistati per questo progetto, inoltre, segnalano l'ascesa dei clan albanesi, costituiti in forma sempre più simile alla 'ndrangheta – cioè a gruppi che corrispondono di solito a nuclei familiari – stanno conquistando posizioni strategiche nel settore del traffico di stupefacenti. Insieme alla Danimarca, il Regno Unito non ha aderito alla direttiva Ue 2014/42 sul congelamento e la confisca dei beni e dei proventi da reato.

(foto credits: Cecilia Anesi)

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Mafie Unite d’Europa