Il Fatto di domani. Draghi, il (finto) boom economico e un anno da dimenticare: il vero Sanremo è a Palazzo Chigi

Di FQ Extra
1 Febbraio 2022

Ascolta il podcast del Fatto di domani

LA VERITÀ SUL (FINTO) MIRACOLO ECONOMICO DI DRAGHI. L’Istat ha pubblicato i dati sull’occupazione aggiornati a dicembre 2021, confrontandoli questa volta anche con le stime sulla popolazione attiva nel Paese. Ne emerge che anche se al livello percentuale il tasso di occupazione è tornato al livello di febbraio 2020, in realtà la popolazione attiva è diminuita, per via del calo demografico, e in numeri assoluti gli occupati sono 286 mila in meno rispetto a prima della pandemia. Inoltre, come era già chiaro, i nuovi impieghi sono quasi tutti a termine (tre su quattro, secondo le analisi). Un ragionamento analogo si può fare rispetto alla crescita del Pil, che a fine 2021 ha segnato sì una crescita del 6,5%, ma aveva perso quasi il 9% nel 2020. Meglio stare attenti a non cadere nell’illusione ottica del miracolo economico, insomma, come vedremo sul Fatto di domani con proiezioni e statistiche che smentiscono quello che si legge su molti giornali filo-Draghi. Faremo poi un bilancio di un anno di governo dei Migliori con il sociologo Marco Revelli. E intanto oggi si sono verificati tre incidenti mortali sul lavoro a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro.

TELEFONATA DRAGHI-PUTIN: ALTRO CHE CRISI, CONTANO GLI AFFARI. Dopo la figuraccia delle imprese italiane che hanno partecipato a un incontro presieduto dal presidente russo, stamattina Mario Draghi ha telefonato a Vladimir Putin per parlare ufficialmente delle tensioni tra Mosca e Kiev. Ma a parte l’invito del premier italiano alla “de-escalation” della crisi, in realtà si è parlato anche della questione energetica. Durante la conversazione, infatti, Putin ha garantito a Draghi che Mosca continuerà a inviare “stabili forniture di gas all’Italia”.

LA BATTAGLIA NEL MOVIMENTO: DI MAIO SI INTESTA RAGGI E BELLONI. La guerra nei 5 Stelle che sta dividendo il leader Giuseppe Conte e il numero due Luigi Di Maio si trasforma in una guerra di posizione. Almeno per il ministro degli Esteri, che oggi ha piazzato sulla scacchiera due pedine. In mattinata ha avuto “un lungo incontro” (così riferisce la sua nota d’agenzia) alla Farnesina con Virginia Raggi (entrambi sono nel comitato dei garanti con Fico) e poco dopo ha pranzato con Elisabetta Belloni (poi in serata ha chiamato anche l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino). Sì, proprio la candidata di Conte alla presidenza della Repubblica, affossata all’ultimo miglio dal Partito democratico, Italia Viva e anche da un tweet dello stesso di Di Maio che chiedeva di “non bruciarla”. “Con il Ministro c’è un’amicizia sempre più solida. Di Maio è sempre leale”, dice oggi Belloni, in una dichiarazione rilanciata su Facebook dallo stesso ministro degli Esteri. Nell’intervista sul Fatto di oggi, Conte ha affermato che il numero due pentastellato “dovrà rendere conto di diverse condotte, molto gravi. Ai nostri iscritti e alla nostra comunità”. Tempi e modi del confronto sono ancora da stabilire. Oltre a ricostruire gli incontri di oggi di Di Maio e il loro significato politico, sul Fatto di domani faremo un fact-checking sul cosiddetto “tweet bombing” contro l’account del Ministro e sentiremo i pareri delle nostre firme sulla guerra che sta spaccando i 5S. Intanto Di Maio si è guadagnato anche la solidarietà del renziano Luciano Nobili: “sta facendo bene, diventerà un interlocutore credibile”.

LEGA, IL VERTICE DEL “FAR FINTA DI NIENTE”. Nella sede di via Bellerio, a Milano, si è tenuto il direttivo federale della Lega. Matteo Salvini ci è arrivato con alle spalle la rottura pubblica con Giorgia Meloni sulle scelte per il Quirinale e con la presa di distanze di Forza Italia che, nonostante l’incontro con Berlusconi di ieri, ha rispedito al mittente la proposta di un soggetto politico unitario in stile partito repubblicano americano. “Il centrodestra si ricostruisce, non c’è problema”, ha detto Salvini prima della riunione. E invece il problema c’è: non solo quello dell’ascesa della leader di Fratelli d’Italia, l’unico partito che ha guadagnato punti dopo la battaglia del Quirinale, ma quello della corrente “draghiana” leghista, che fa capo a Giancarlo Giorgetti. A consiglio ancora in corso è stata diffusa una nota della Lega in cui si dice che il consiglio federale ha dato mandato al segretario di lavorare per creare un’alleanza. Però intanto è partita la rappresaglia contro Giovanni Toti di Cambiamo (perché non ha appoggiato Casellati al Quirinale) e in Liguria la Lega è uscita dalla maggioranza in consiglio regionale. Sul Fatto di domani racconteremo come stanno andando realmente le cose nella Lega, anche perché, specie al Nord, la protesta della base inizia a farsi sentire.

COVID, OTTIMISMO SOLO PER VACCINATI. Nell’attesa delle decisioni che verranno prese nel Consiglio dei ministri di domani su scuola, colori delle regioni e durata del green pass, la giornata è stata contrassegnata dagli annunci. (Qui le regole su obbligo vaccinale e green pass in vigore da oggi). Perfino il prudente ministro della Salute Speranza ha dichiarato che ora “possiamo iniziare a progettare una fase nuova. Vediamo i primi segnali di piegatura della curva”. Speranza ha garantito che il Cdm di domani semplificherà le norme sulla scuola e limiterà la didattica a distanza. Il sottosegretario Pierpaolo Sileri, che ieri aveva ipotizzato la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, ha detto che il prossimo obiettivo è togliere entro l’estate le restrizioni anche ai positivi asintomatici. La spinta alla semplificazione viene anche dalle forze politiche (soprattutto dalla Lega) ed è basata sulla fiducia che la tripla vaccinazione e la minore gravità della variante Omicron tenderanno a endemizzare il Covid. C’è da domandarsi, allora, se misure come l’obbligo vaccinale e il super green pass siano ancora adeguate. Sul Fatto di domani lo chiederemo al microbiologo Andrea Crisanti. Oggi i nuovi contagi sono più di 133 mila e i morti 427, ancora tantissimi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Inizia Sanremo. Stasera comincia la 72esima edizione del Festival della canzone italiana. Lo seguiremo con la nostra inviata Silvia Truzzi, e abbiamo intervistato uno dei cantanti in gara: Fabrizio Moro (che sarà sul palco domani). Oggi ha tenuto banco la polemica su una dichiarazione di Ornella Muti a favore della cannabis terapeutica.

Quarantena cinese per Malagò. Manca poco all’apertura delle Olimpiadi invernali in Cina, che fanno discutere per il loro inevitabile significato geopolitico ma anche per le rigidissime restrizioni anti-Covid. Diversi atleti arrivati a Pechino nelle utlime ore sono risultati positivi e finiti in quarantena, a loro si è aggiunto oggi anche il presidente del Coni Giovanni Malagò.


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