Il Fatto di domani. I festeggiamenti del virus: pagheremo le “notti tragiche” di Euro 2020. Giustizia, la “salvaladri” spaventa le procure (e la base 5S)

Di Il Fatto Quotidiano
12 Luglio 2021

NOTTI TRAGICHE. “Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia non si prende una pausa stasera. Devastante”. È da questo tweet di una funzionaria dell’Organizzazione mondiale della sanità, Maria Van Kerkhove, che si può partire per raccontare il post-partita della finale di ieri sera, quando migliaia di persone, soprattutto giovani, si sono riversati nelle strade e nelle piazze d’Italia per festeggiare la vittoria della Nazionale agli Europei. Una notte di eccessi, come dimostra anche il bollettino dei feriti (e c’è anche un morto per un regolamento di conti tra criminalità organizzata), che soprattutto ha rimosso completamente la questione del Covid. A rincarare la dose Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive del Sacco di Milano: “Auguriamoci che ci vada il meglio possibile, contando sul fatto che a festeggiare in piazza sono stati soprattutto i giovani i quali, in genere, hanno meno rischi di malattia grave. Comunque l’incubazione di questa infezione è abbastanza breve e in capo a una settimana-10 giorni vedremo gli effetti sui contagi”. È accaduto anche altrove in Europa e a metterci in guardia sarebbero bastati i numeri in aumento proprio nei Paesi ospiti delle partite. Nei giorni scorsi avevamo letto di “severe” misure di contenimento dei caroselli in strada. Non se n’è vista l’ombra. Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è limitato a dichiarare in proposito che “Ci sono le norme, vanno rispettate”. Solo che gli appelli di sabato a “tifare con la mascherina” sono caduti nel vuoto. E adesso, quanto alto sarà il dazio da pagare, per una serata senza freni? Nuove misure sembrano allo studio. Faremo un quadro della situazione sul Fatto di domani. Ecco i contagi delle ultime 24 ore.

IL “BESTIARIO” DEGLI EUROPEI. Gli azzurri nel pomeriggio sono stati ricevuti al Quirinale dal presidente Mattarella (insieme con loro, anche Matteo Berrettini, sconfitto ieri a Wimbledon dal tennista più forte al mondo, Novak Djokovic) e poi dal premier Draghi. C’è da essere allegri, ovviamente, ed è per questo che registreremo anche tutti i paroloni, le gaffe e gli sfottò spesi attorno a questa Nazionale. Dalle telecronache delle varie partite ai titoli sui giornali (per il Messaggero la vittoria agli Europei è addirittura merito di Super Mario), il nostro Fabrizio d’Esposito si cimenterà in una sorta di “bestiario”. Roberto Beccantini farà per noi un’analisi di questa bella avventura calcistica, con uno sguardo al Mondiale del prossimo anno, e ci occuperemo anche degli “amici” inglesi e di come hanno vissuto la sconfitta: spaccando tutto e attaccando i giocatori di colore che hanno sbagliato i rigori con pesanti insulti razzisti.

L’AMNISTIA MASCHERATA CHE SPAVENTA LE PROCURE. Sul giornale in edicola stamattina il procuratore Nicola Gratteri aveva confermato al direttore Marco Travaglio che anche dal suo osservatorio la proposta di legge Cartabia è “un’amnistia” che manda i processi al macero, altro che accorciarli. Sul Fatto di domani raccoglieremo le voci dalle procure e dai tribunali di alcune città d’Italia, per capire cosa pensano i magistrati delle modifiche annunciate dalla ministra della Giustizia e dall’esecutivo di Mario Draghi. Inoltre, ospiteremo un intervento di Roberto Scarpinato, Procuratore generale della Corte d’Appello di Palermo.

“CANCELLATE LA NUOVA SALVALADRI”, CHIEDE LA BASE 5S. Dopo l’annuncio arrivato ieri, nel pieno di una domenica altrimenti intensamente dedicata allo sport, di un accordo raggiunto tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sullo Statuto e la nuova struttura del Movimento, sul fronte del M5s continua a tenere banco la scelta di votare, in Consiglio dei ministri, a favore della proposta di contro-riforma della giustizia siglata Marta Cartabia. Come vedremo sul Fatto di domani, la base contesta ai vertici questa posizione, e da più parti giunge l’augurio che l’opposizione alla “nuova salvaladri” sia il primo atto della futura leadership di Conte del M5s, anche se ancora non c’è niente di definitivo. Intanto, domani arriva in Senato il disegno di legge Zan, e comincia l’attesissima discussione. Vedremo con quali presupposti. Era attesa sempre per domani anche la decisione sui vitalizi, ma il Consiglio di garanzia di Palazzo Madama (che deve stabilire se ripristinarli agli ex senatori condannati) potrebbe prendere più tempo, in virtù del fatto che manca l’accordo: “Siamo ancora in una fase di confronto, per scrivere la sentenza ci vuole poco, ma prima dobbiamo terminare il confronto nel merito”, ha ammesso oggi il presidente del collegio, il forzista Luigi Vitali.

ALTRO CHE DIVANO: IL RDC “HA SALVATO LE PERSONE DALLA POVERTÀ”. Il Reddito di cittadinanza, come anche la Naspi e la Cassa integrazione in deroga introdotta durante l’emergenza pandemica, “hanno rappresentato una tutela contro il peggioramento delle condizioni di povertà e deprivazione nel periodo della crisi”. A scriverlo nero su bianco è l’Inps nel suo rapporto annuale. I dati della previdenza in Italia sono una risposta chiara all’offensiva della destra e di Italia Viva contro lo strumento più odiato dai liberisti, contro il quale Matteo Renzi ha annunciato di voler convocare un referendum abrogativo (ma la legge lo vieta), e che è di certo il prossimo obiettivo nella linea di mira del governo Draghi. I dati dell’Inps hanno portato anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando a difendere la misura: “La discussione che si sta sviluppando prescinde completamente dai dati che emergono dal rapporto”, ha detto l’esponente democratico. Sul giornale di domani partiremo proprio da questi dati pubblicati dall’Inps per raccontare l’efficacia del nostro sistema di welfare nel contrasto alla povertà.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Craxi, moglie e figli condannati. In qualità di eredi con “beneficio di inventario”, hanno perso in Cassazione il ricorso contro gli avvisi di accertamento per le tasse evase e da pagare su oltre 19 miliardi e mezzo di vecchie lire, depositati sul conto svizzero International Gold Coast. Gli ermellini hanno condannato Stefania e Vittorio Craxi e la loro madre Anna a pagare oltre 20mila euro di spese legali.

A Cuba sono tornate le proteste. Tanta gente in strada, scontri e arresti: per il governo sono tentativi di destabilizzazione da parte degli Usa (che hanno già espresso il loro appoggio ai manifestanti).

“Rock the parliament”. In Bulgaria una rockstar ha superato alle elezioni il candidato della destra conservatrice al potere.

A Milano non c’è posto per il concerto di Bruce Springsteen. Sul giornale di domani scoprirete perché.

“E la chiamano Estate”. Riprende l’appuntamento consueto con le pagine estive di lettura e approfondimento: cominceremo con un reportage dal Palazzetto dello sport di Caserta abbandonato, per la serie “Le sfide impossibili”.


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