Il Fatto di domani. Lo stallo dei 5 Stelle favorisce l’assalto alla prescrizione. Covid: agli Europei il rischio c’è, anche Londra ammette

7 Luglio 2021

GIUSTIZIA, CONTINUA L’ASSALTO ALLA PRESCRIZIONE. Il nodo politico più scottante per il governo Draghi in questi giorni è la giustizia, e in particolare la riforma della legge Bonafede. Oggi se ne sarebbe dovuto discutere nella cabina di regia, ma alla fine la discussione è stata rinviata e non è più neanche detto che il testo arrivi domani in Consiglio dei Ministri, nonostante la ministra della Giustizia Marta Cartabia (come lo stesso Draghi) voglia accelerare. Segnale che nella maggioranza la discussione è tutt’altro che chiusa, e a tirare il freno sono soprattutto i 5 Stelle, che della Bonafede hanno fatto una bandiera, ma che, dilaniati dallo scontro interno, non hanno una linea unica. Sul Fatto di domani vedremo nel dettaglio quali sono i punti che fanno litigare le forze politiche e cosa contiene la riforma della Guardasigilli, sulla quale ospiteremo anche un intervento dell’ex procuratore Gian Carlo Caselli. Il neo-calendiano Enrico Costa, oggi ha detto: “Gli emendamenti del Governo alla riforma del processo, ne siamo certi, andranno nella direzione da noi auspicata. Andrà finalmente in soffitta la riforma della prescrizione targata Bonafede”. Una dichiarazione che dà il senso delle intenzioni di parte della maggioranza.

IL MOVIMENTO SOTTOCOPERTA. Mentre le altre forze procedono col bulldozer, la sensazione è che i 5 Stelle siano fermi al palo, in attesa di risolvere i loro problemi interni. Il direttorio dei 7 “saggi” incaricati di ricomporre la spaccatura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte ha iniziato oggi le riunioni, ma Luigi Di Maio non nasconde che le distanze sono ancora lunghe: “Certo, bisogna essere realisti. Non dobbiamo sottovalutare le difficoltà, ma vi posso assicurare che tutti e sette ci stiamo impegnando in grande sintonia nella ricerca di una soluzione”, ha dichiarato il ministro degli Esteri. Il Movimento è ancora spaccato, ma intorno gli altri partiti portano avanti i loro progetti con la ruspa. Come abbiamo scritto anche oggi, un altro esempio sono le nomine Rai. I pentastellati hanno preso tempo anche sulla votazione in Parlamento, facendo slittare il voto di una settimana, ma Palazzo Chigi ha confermato oggi che non intende aspettare: l’assemblea dei soci Rai si riunirà comunque il 12 luglio e il governo avanzerà i suoi nomi anticipando il Parlamento, che dovrebbe votare invece il 14 luglio.

PD, CERCASI CANDIDATO (DISPERATAMENTE). La Calabria è diventata un deserto per i Democratici, che hanno dovuto ritirare la candidatura di Maria Antonietta Ventura, su cui si era faticosamente raggiunto un accordo anche con i 5 Stelle, per un’interdittiva antimafia piombata sull’azienda di famiglia (una delle società satellite della holding, che opera nel settore ferroviario, non avrebbe presentato il certificato antimafia). Ora la ricerca è spasmodica, ma forse il centrosinistra è a corto di idee: vedremo perché sul giornale di domani. Nelle stesse pagine ospiteremo anche l’intervento di Andrea Cozzolino, europarlamentare del Pd, sul disastro del Mezzogiorno.

COVID E VARIANTE DELTA, RISCHIO CALCOLATO? La nuova frontiera del Covid passa nel Regno Unito, dove si stanno giocando le ultime fasi degli Europei: il governo britannico ha ammesso solo oggi che “con migliaia di persone in un solo posto il rischio c’è”. Del resto, a Wembley sono attesi 60 mila tifosi per la finale di domenica (dove l’Italia affronterà la vincente del match di stasera tra Inghilterra e Danimarca). Con quali protocolli è gestito lo stadio? Ve lo racconteremo sul Fatto di domani. In Uk la variante Delta fa 32.500 casi in 24 ore, a quattro giorni dalla finale e nonostante il 90% dei britannici over 16 abbia anticorpi, ma il punto è capire se questo aumento dei casi corrisponda a un aggravarsi del bollettino dei ricoveri e dei decessi. Il dibattito è arrivato anche in Italia, dove il coordinatore del Cts Franco Locatelli esclude che nel Paese stia montando una nuova ondata, e il microbiologo Andrea Crisanti dissente. Oggi nel mondo è stata superata la soglia dei 4 milioni di morti a causa del Covid: lo certifica l’Oms. I dati italiani confermano che il trend dei casi ha ripreso a crescere (si è superata la soglia dei 1000 contagi giornalieri), ma il conto dei decessi resta basso: si profila anche da noi uno scenario inglese? A oggi, gli immunizzati nel nostro Paese sono 21,7 milioni, cioè il 40% della popolazione.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Una nuova puntata del reportage di Alessandro Di Battista dalla Bolivia. Si parlerà di minatori e del tesoro che ha fatto ricca l’Europa.

Haiti: attacco al potere. Andremo sull’isola caraibica per ricostruire il caso del presidente Jovenel Moise assassinato da un commando nella sua residenza insieme con sua moglie.

Cittadinanza per Zaki. La Camera ha approvato all’unanimità (con l’astensione di FdI) la mozione che chiede al governo di concedere la cittadinanza italiana allo studente egiziano rinchiuso da un anno e cinque mesi in un carcere egiziano in attesa di processo.

Cannes, ritorno alla regia per Carrère. L’acclamato scrittore francese inaugura la Quinzaine des Réalisateurs con un film tratto da un romanzo inchiesta, protagonista Juliette Binoche.


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