Il Fatto di domani. Israele, l’esercito colpisce i leader di Hamas ma temporeggia sull’invasione. L’attentatore di Bruxelles era passato per Italia e Svezia (che gli aveva negato l’asilo)

Di FQ Extra
18 Ottobre 2023

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ISRAELE, L’IDF MASCHERA I PIANI SULL’OFFENSIVA. BOMBE SU GAZA: “3.000 MORTI”. UCCISO UNO DEI FIGLI DI HANIYEH, LEADER DI HAMAS. IDENTIFICATO DAL DNA UNO DEGLI ITALO-ISRAELIANI SCOMPARSI. L’esercito israeliano, dopo aver annunciato una offensiva via terra nella parte nord di Gaza, in risposta al raid di Hamas del 7 ottobre che ha causato 1.400 vittime, ora copre le sue carte. Il portavoce Daniel Hecht ha detto ai giornalisti: “Ci stiamo preparando, ma non abbiamo detto quali piani saranno. Tutti parlano dell’offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso”. L’agenzia Ansa riporta che è morto Evitar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani di cui non si avevano più notizie dal giorno dell’attacco al kibbutz Beeri, dove sono stati recuperati 108 cadaveri. Nessuna notizia ufficiale sulla moglie, Liliach Le Havron. Evitar Moshe Kipnis è stato identificato grazie all’esame del Dna. Intanto l’Idf continua a prendere di mira i capi di Hamas; tre familiari del leader politico, Ismail Haniyeh, sarebbero stati uccisi in un raid a Gaza. Secondo la Jewish Press fra le vittime ci sarebbe il figlio Hazem. In un altro raid israeliano è rimasto ucciso Ayman Nofal, responsabile dell’ala militare della Brigata Centrale di Hamas. La situazione a Gaza dopo l’ultimatum di Tel Aviv ai civili, di spostarsi verso sud, è sempre più difficile; il ministero della Sanità parla di 3.000 civili morti per i bombardamenti, e 12.500 feriti. Un portavoce del World Food Program ha dichiarato alla Cnn che i negozi della Striscia esauriranno le scorte alimentari “in meno di una settimana”. Solo uno dei cinque mulini funziona, a causa della mancanza di carburante ed elettricità. Sempre tesa la situazione ai confini con il Libano, dove ci sono continui scambi di colpi tra Hezbollah e esercito israeliano. La diplomazia spera di trarre vantaggio dall’arrivo, domani, del presidente Usa Joe Biden che, oltre alla tappa di cinque ore in Israele, ha in programma anche una visita in Giordania, ad Amman per un incontro con re Abdallah II. Inoltre, Biden parteciperà a un summit con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, e quello egiziano al-Sisi. A precedere il capo della Casa Bianca sono i marines; almeno due navi della Marina Usa che trasportano 2.000 militari si stanno dirigendo verso la costa israeliana, sia come forza di deterrenza in sostegno allo Stato Ebraico, che in previsione di un trasferimento di cittadini americani dalla linea di fuoco. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulla giornata, i rapporti del Qatar – uno dei maggiori sponsor di Hamas – con l’Italia anche sul piano del sostegno militare, e come il conflitto in Medio Oriente stia mettendo in crisi la politica in Europa.


STATO EBRAICO: LA QUARTA PUNTATA DELLA STORIA FIRMATA DA MARCO TRAVAGLIO E UN REPORTAGE DI BUCCIARELLI. Sul giornale di domani ci sarà la quarta puntata della storia dello Stato Ebraico firmata da Marco Travaglio, che sta ripercorrendo le tappe che hanno portato alla crisi dei giorni nostri, a partire dalla formazione dello Stato di Israele nel 1948, passando per i grandi conflitti, come la guerra dei 6 giorni e quella del Kippur fino all’Intifada. Stavolta Travaglio racconta il periodo 1995-2005. Ci sarà anche spazio per un reportage di Fabio Bucciarelli, reporter che con le sue fotografie ha illustrato tutti i conflitti più recenti per le testate internazionali; con l’associazione israeliana Brothers in arms ha visitato il confine con la Striscia e i kibbutz che si trovano a pochi chilometri, alcuni dei quali sono stati assaltati e devastati da Hamas nel suo raid, con il massacro dei civili. Brothers in arms raccoglie i riservisti dell’esercito israeliano che si sono schierati apertamente contro la riforma della giustizia promossa dal primo ministro Bibi Netanyahu. Inoltre, sul Fatto di domani a raccontare la tragedia in corso in Medio Oriente ci saranno due diari: uno da Tel Aviv di Manuela Dviri e l’altro dalla Striscia, firmato da Aya Ashour.


BRUXELLES, L’ATTENTATORE ERA GIÀ NOTO ALL’INTELLIGENCE BELGA. ERA SBARCATO IN ITALIA NEL 2011. È stato ucciso Abdesalem Lassoued, il 45enne di origina tunisina che ieri sera, armato di kalashnikov, ha ucciso due cittadini svedesi a Bruxelles. L’uomo è stato fermato stamattina in un bar del quartiere Schaerbeek, a due passi dalla casa in cui viveva, dopo che una persona ne ha segnalato la presenza alla polizia. Ed è proprio questo uno dei punti chiave della vicenda: l’intelligence belga si è fatta scappare il terrorista, e non solo tra ieri e oggi. Lassoued era una figura già nota, ben prima che circolasse in Rete, in serata, un video in cui inneggiava all’Isis e rivendicava gli omicidi. Radicalizzato, la sua presenza sarebbe stata segnalata a Bruxelles dagli 007 tunisini e anche, come vedremo sul giornale di domani, da quelli italiani: era infatti sbarcato a Lampedusa nel 2011 e, dopo una permanenza in Svezia, era tornato nel nostro Paese e identificato dalla Digos di Bologna per la sua volontà di combattere per la jihad. Su un profilo Facebook “intestato” a Slayem Slouma, prima che venisse oscurato da Meta, era presente una foto che lo ritraeva a Genova nel marzo del 2021. L’allarme a Bruxelles non è ancora rientrato, anche se nel pomeriggio il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, ha parlato dell’azione di un “lupo solitario”. Nelle perquisizioni effettuate stamattina, subito dopo il fermo e la sparatoria, gli agenti avrebbero trovato altre armi nascoste in un giardino pubblico, il Parco Josafat. Si è anche alzato il livello di allerta in tutta Europa e c’è preoccupazione per le prossime partite di calcio, anche per quella di stasera tra Inghilterra e Italia. Il ministro Piantedosi ha sottolineato come, dall’inizio del conflitto a Gaza, sia aumentato il monitoraggio nei confronti di chi sbarca sulle nostre coste. Stamattina blitz antiterrorismo a Milano: due uomini, un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, sono stati arrestati. Avevano giurato fedeltà all’Isis e rivolto minacce alla premier Meloni. Come ha spiegato oggi sul nostro giornale Nicola Latorre, “l’Italia è una palestra del terrore per colpire altrove”.


ARRESTATI PER CAMORRA IL NEOMELODICO TONY COLOMBO E LA MOGLIE TINA RISPOLI. Lei è la vedova del boss Gaetano ‘Mc Kay’ Marino, lui un cantante neomelodico. Col tempo hanno conquistato i riflettori televisivi: nel 2019 il loro matrimonio è approdato sulle reti Mediaset. La notte prima delle nozze si sono esibiti in un concerto in piazza del Plebiscito camuffato da “flash mob” per ottenere i permessi (tanto che è stata aperta un’inchiesta). Tony Colombo e Tina Rispoli sono stati arrestati all’alba a Napoli, nel corso di una retata contro il clan Di Lauro con 27 persone fermate. Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli hanno colpito la “svolta imprenditoriale” dell’organizzazione camorristica. Secondo gli inquirenti, Colombo e la moglie avrebbero finanziato il clan con 500mila euro e riciclato i soldi della camorra in due attività: il brand di abbigliamento “Corleone” e l’energy drink “9 mm”. Tra le accuse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare: associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione aggravata, violenza privata aggravata. Le forze dell’ordine hanno sequestrato beni mobili e immobili per un valore di 8 milioni di euro. Le indagini si sono concentrate sulle attività dei Di Lauro tra il 2017 e il 2021, mentre il clan allargava il giro d’affari al di là del recinto delle attività tradizionali, entrando nel settore delle aste giudiziarie e del contrabbando di sigarette.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Ucraina, missili americani Atacms usati contro i russi. Mentre l’esercito russo avanza ad est, le forze di Kiev hanno attaccato i due aeroporti, occupati dai russi, di Lugansk e Berdyansk (nella regione di Zaporizhzha). Colpiti nove elicotteri, un sistema di difesa aerea, un deposito di munizioni e varie attrezzature. Decine di soldati russi uccisi o feriti nell’operazione denominata “’Dragonfly”, ha riferito Ukrainska Pravda. Secondo il Wall Street Journal, l’Ucraina avrebbe lanciato per la prima volta missili Atacms forniti dagli Usa. Il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di aiuti da 50 miliardi destinato all’Ucraina.

Greta Thunberg arrestata a Londra. L’attivista per l’ambiente stava partecipando alla protesta contro la conferenza sul petrolio e il gas ‘Energy Intelligence Forum’ all’Intercontinental Hotel Park Lane della capitale inglese. In alcuni filmati condivisi sui social media e pubblicati dal Daily Mail si vede la 20enne svedese sorridente mentre viene presa in custodia dagli agenti e condotta su un furgone della polizia. Le forze dell’ordine hanno fermato altre cinque persone per aver bloccato l’autostrada. Fra i relatori presenti alla conferenza anche gli amministratori delegati del gruppo Aramco dell’Arabia Saudita e Equinor della Norvegia, oltre al ministro della Sicurezza energetica del Regno Unito.

Giambruno e l’invidia per il ciuffo. Il compagno della premier rilascia un’intervista al settimanale Chi, regalando molte perle: “Questo anello un po’ vistoso che porto all’anulare? Mi piace così. Ho il cuore gitano io”. E ancora: “Ho 42 anni e non perdo i capelli. Devo nascondermi? Anzi, me li faccio crescere appositamente. C’è un’invidia in giro ragazzi… Incredibile. Il mio ciuffo aumenterà con gli ascolti!”.

Calcioscommesse, 7 mesi di stop per Fagioli. La procura federale ha raggiunto un accordo con il calciatore juventino: 12 mesi di squalifica, 5 commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro. Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici suil gioco d’azzardo.


OGGI LA NEWSLETTER IL FATTO FOR FUTURE

Belpoggi: “Il sì del governo in Europa al glifosato è sconcertante”

di Elisabetta Ambrosi

“Il voto favorevole del governo italiano al rinnovo decennale del glifosato è sconcertante. Sul tema dell’utilizzo di pesticidi si è dimostrato più attento alle richieste dell’agroindustria che alla salute dei cittadini e alla salvaguardia della biodiversità”. Non usa mezzi termini Fiorella Belpoggi, Emerita Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna e membro del Comitato Scientifico ISDE-Italia (Associazione Medici per l’Ambiente).

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