Il Fatto di domani. Armi e guerra: Salvini attacca Zelensky, la brigata Crosetto il Fatto. Scudo penale sul fisco, il governo ci riprova

Di FQ Extra
27 Gennaio 2023

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GOVERNO A TUTTA SPESA MILITARE. CROSETTO SE LA PRENDE COL FATTO E NEGA LE DIVERGENZE CON B. E SALVINI. Dopo la presentazione delle linee programmatiche sugli investimenti della Difesa (in cui ha rilanciato l’idea di scorporare le spese militari dal patto di stabilità), il ministro Guido Crosetto ha replicato alle critiche sul bellicismo di questo governo, chiamando in causa direttamente il nostro giornale, con un tweet che afferma che il sesto decreto di aiuti militari per Kiev non contiene armi offensive, ma soltanto strumenti difensivi. Come abbiamo scritto sul Fatto di oggi, probabilmente le sue dichiarazioni si rivolgono non solo all’opposizione, ma anche a una corrente interna sotterranea, che nella Lega e in Forza Italia starebbe lavorando per ammorbidire il sostegno italiano all’Ucraina in nome delle note antiche affinità di Salvini e Berlusconi con Putin. Anche su questo il diretto interessato ha smentito: “Non ho mai ricevuto telefonate di Salvini nella mia vita, abbiamo un buon rapporto ma parliamo a voce. Invece con Berlusconi ci sentiamo una volta alla settimana, come ognuno di noi è preoccupato per la guerra e vorrebbe che finisse”. Resta però agli atti l’ultima polemica sollevata dal leader della Lega, che oggi ha criticato il videocollegamento con Volodymyr Zelensky a Sanremo. Salvini si è augurato “che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro”. Sul Fatto di domani approfondiremo la questione, e sulla presenza del presidente ucraino al festival della canzone intervisteremo Carlo Freccero. Infine, daremo conto anche di un sondaggio recente sulla posizione degli italiani sull’aumento delle spese militari.


UCRAINA, COME CAMBIA LA GUERRA DOPO LA FUGA IN AVANTI DI BIDEN SUI TANK. Dopo lo sblocco dell’invio dei carri armati a Kiev (alla fine il totale dall’Occidente, sommando Leopard e Abrams, dovrebbe arrivare a 110), il 337esimo giorno di guerra è iniziato con bombardamenti russi a tappeto su Kiev, Odessa e Kherson. I sistemi di difesa ucraini avrebbero abbattuto 47 dei 55 missili lanciati dall’esercito di Mosca. Tre regioni sono rimaste al buio dopo gli attacchi e nella capitale si contano almeno 11 morti. Un gruppo di dissidenti bielorussi ha fatto sapere che da una base militare nel Paese sarebbero decollati stamattina due caccia con a bordo missili ipersonici, temibili perché impossibili da intercettare. Quanto ai carri armati, finita l’euforia da annuncio, ora Zelensky e i suoi fanno i conti con i tempi di consegna e addestramento delle truppe. La Germania prevede di mettere a disposizione i suoi 14 Leopard promessi a fine marzo o inizio aprile, anche se la Polonia si dichiara già pronta. Marzo è anche il periodo indicato da Washington per l’invio dei 31 corazzati Abrams. Sul Fatto di domani approfondiremo le ragioni che hanno spinto Biden a scavalcare questo paletto dei mezzi pesanti. Leggerete inoltre un’analisi di Fabio Mini su come cambia la strategia militare dopo questa rilevante svolta nel supporto occidentale a Kiev: la risposta non è la vittoria inarrestabile dell’Ucraina, come vuole la propaganda bellica. Il ministro degli esteri francese oggi ha replicato alle accuse di Mosca affermando che “né la Francia, né nessuno dei suoi partner è in guerra contro la Russia”: vedremo fino a che punto questa tesi è e sarà sostenibile. Nel frattempo la magistratura russa ha dichiarato il media indipendente Meduza “organizzazione indesiderata” e “minaccia per i fondamenti dell’ordine costituzionale e la sicurezza della Federazione russa”.


EVADI IL FISCO E NON VAI IN GALERA: IL MELONIANO LEO “SPOSA” LO SCUDO PENALE. Oltre alle spese militari, il governo torna alla carica sullo scudo penale per gli evasori. L’idea è chiara: se restituisci le tasse non pagate, niente processo per i reati di omesso versamento, omessa dichiarazione e dichiarazione infedele. In caso di rateizzazione, il procedimento verrà sospeso dopo il pagamento della prima rata, ma la prescrizione dovrebbe continuare a correre. Ad auspicare la misura è il meloniano Maurizio Leo, viceministro al Mef con delega al fisco, citando i casi di “trasparenza nei comportamenti dei contribuenti”: per loro arriverebbe il colpo di spugna (mistero sulla “trasparenza” degli evasori). A dicembre, Sisto e Forza Italia avevano già annunciato il condono penale, espulso dalla Manovra all’ultimo secondo. Ma ora il provvedimento torna in campo, in attesa che la delega fiscale arrivi in Consiglio dei ministri. Sul Fatto di domani entreremo nelle pieghe della misura auspicata dal governo, che piace molto a Berlusconi e Forza Italia. Di sicuro, non è sgradita a chi evade le tasse, già beneficiario della lunga lista dei condoni approvati in finanziaria. Leo esulta per i risultati della “tregua fiscale”: “Già arrivate 65 mila richieste di definizione agevolata delle cartelle”. Oltre al fisco, il governo studia una “mini-finanziaria” contro il caro bollette, poiché le risorse stanziate dalla legge di Bilancio bastano fino a marzo. Giorgetti ha annunciato provvedimenti entro il primo aprile: “Dovremo prorogare le misure, probabilmente non nella stessa forma”. Senza scostamento di bilancio, resta il dubbio sulle coperture.


GIUSTIZIA IN BANCAROTTA, UFFICI SENZA PERSONALE. NORDIO FA IL MODERATO E TACE SULLE INTERCETTAZIONI. Con il presidente Mattarella in prima fila, Carlo Nordio veste i panni del pompiere durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a palazzo di Giustizia, sede della Cassazione a Roma. Nessuna sortita incendiaria contro i pm antimafia, né accenni su intercettazioni e separazione delle carriere. Anzi, il Guardasigilli invoca un “dialogo costruttivo” – incassando il plauso dell’Anm – e rassicura sull’autonomia dei magistrati: “Se non credessi nella sacralità di questo principio, non avrei indossato la toga”. Due giorni fa, alla cerimonia di commiato degli ex componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, il Quirinale aveva invitato un monito (per molti un messaggio a via Arenula) proprio sull’indipendenza della magistratura. Nordio apre perfino a nuove assunzioni negli uffici, dopo che il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio aveva lanciato l’allarme: “Nei Paesi che aderiscono al Consiglio d’Europa ci sono in media 22 giudici togati ogni 100mila abitanti, in Italia solo 12”. Mancherebbero all’appello 1458 giudici e pm. Sul Fatto di domani vi racconteremo la cerimonia a Palazzo di Giustizia e le conseguenze (disastrose) degli uffici senza organico. Ad esempio, la procura di Piacenza ha “assoldato” 7 pensionati volontari – tra cui un 80enne – per colmare la voragine nel personale. Eppure, tra le priorità del governo restano le intercettazioni, l’abuso d’ufficio e la separazione delle carriere (la Lega ha presentato due disegni di legge). Oggi Meloni ha incontrato Nordio a Palazzo Chigi per definire il calendario degli interventi e ribadire l’armonia di facciata. Oppure, secondo i rumors di Palazzo, per mettere in riga il loquace ministro.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Messina Denaro, trovata anche una pistola. Nel primo appartamento del boss è stata trovata anche un revolver “Smith & Wesson” calibro 38 special, con matricola abrasa.

Giorgi e Figà-Talamanca in carcere, liberate moglie e figlia di Panzeri. La Corte d’Appello di Brescia ha revocato le misure cautelari dei domiciliari, dopo che i magistrati belgi che indagano sul Qatargate hanno rinunciato all’estradizione delle due donne, a 48 giorni dal loro arresto. A Bruxelles, restano in carcere Francesco Giorgi e Niccolò Figà-Talamanca, arrestati lo scorso 9 dicembre.

Cisgiordania, raid israeliano nel campo di Jenin, 10 morti. L’esercito e la polizia di Israele hanno fatto irruzione nel campo profughi di Jenin ufficialmente per “catturare un terrorista di spicco”, leader della Jihad islamica. Nel blitz, durato 4 ore, sono rimaste uccise 10 persone, tra cui un’anziana e due terroristi – secondo Tel Aviv – e 20 sono rimaste ferite (di cui 3 gravi). I soldati avrebbero aperto il fuoco su un’ambulanza e sparato lacrimogeni in un ospedale. Per la presidenza palestinese, che ha indetto tre giorni di lutto, è “un massacro compiuto dal governo di occupazione israeliano” con il silenzio complice della comunità internazionale.

La procura indaga sulla vendita del Milan. Fari puntati sulla vendita del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale dell’agosto scorso. Partendo da un esposto dell’ex socio di minoranza nella gestione del club, la lussemburghese Blue Skye, la Guardia di finanza sta eseguendo una serie di acquisizioni di documenti. Il fascicolo al momento è a carico di ignoti e ipotizza una presunta appropriazione indebita.

Case d’artista. Un viaggio fotografico nelle abitazioni di intellettuali e creativi, da New York a Parigi, da Abel Ferrara a Mimmo Palladino.


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