Il Pd deve scegliere: governare con Salvini e poi disintegrarsi? E cosa rischiano i 5S? I post di Scanzi

5 Febbraio 2021

Benvenuti a Collesalvetti, dove si vogliono schedare le coppie gay

Volete vomitare? Sì? Bene: vi aiuto io.

La notizia l’ha scoperta Nicola Fratoianni e rilanciata TPI.

A Collesalvetti, in provincia di Livorno, la Lega ha presentato un’interpellanza con la quale chiede al Comune una schedatura delle coppie gay che si sono unite civilmente.

Avete capito bene: schedare le coppie gay.

“Quantificare i matrimoni tra coppie dello stesso sesso, verificare se ci siano stati sostegni finanziari e indagare sulla stabilità delle unioni civili”.

L’idea è del capogruppo Lega a Collesalvetti, tal Massimo Ciacchini, il bell’omino dallo sguardo vispo accanto a Salvini.

La congiura dei peggiori ormai è un esercito sterminato. Buona catastrofe.

Sperticati

Ecco un video esilarante, ma anche terrificante, su Renzi (che si vanta pure del suo inglese…).
E quegli applausi scroscianti, per quanto lontani nel tempo, mettono imbarazzo. Per chi li ha fatti, s’intende.
Che pena.

Il 2020 è stato orrendo, ma il 2021 sarà parecchio peggio

A giudicare dalle foto di questo weekend, in tanti hanno scambiato il ritorno al regime di regione gialla per un indistinto “facciamo quello che ci pare”.

Soprattutto (ma non solo) i più giovani, magari minorenni, che tanto (secondo loro) non rischiano e se poi diventano “untori” per i meno giovani (secondo loro) chi se ne frega.

Non bastava la crisi di governo più imbecille e colpevole di sempre: ci mancavano pure questi begli assembramenti.

Così, a occhio, tra due/tre settimane saremo di nuovo tutti dentro regioni rosse. E ovviamente, a quel punto, i primi a lamentarsi saranno i fenomeni che hanno fatto i loro porci comodi fino al giorno prima.

E Bombolo dov’è finito?

Meraviglioso: Fratelli d’Italia che esulta per l’appoggio di Boldi, neanche avessero ricevuto l’endorsement di Kennedy.

Attendo a breve che la mai urlatrice Donna Giorgia ci faccia sapere se anche le buonanime di Bombolo e Jimmy Il Fenomeno la reputino una statista convincente.

Che tenerezza.

Vai Matteo, Berlusconi ti aspetta

“Renzi ha proposto la Bicamerale? Bella idea, mi ricorda quando la ebbe D’Alema e ci andò a schiantarsi nel ’98.
La stessa idea, peraltro, che nei giorni scorsi hanno avuto Brunetta e Crosetto, noti uomini di sinistra. Ora arriva Renzi che manda avanti Rosato, quello che ci ha regalato la schifosa legge elettorale che abbiamo.
Renzi non ha nulla di centrosinistra. Sarebbe perfetto come erede di Berlusconi alla guida di Forza Italia. Dico sul serio: ci vada, così finalmente il centrosinistra si libererà di questa zavorra”.
(Ieri a Otto e mezzo)

Il Mr Bean di Rignano

Uno dei tanti video esilaranti che riguardano Renzi. Esilaranti, ma pure terrificanti.
Guardatelo quando dice che ama l’onestà intellettuale e odia l’ipocrisia e quelli che dicono una cosa e poi ne fanno un’altra.
E sembra pure serio!

Con gente così, dalla pandemia non usciremo mai.

Guardate che bella mandria di giuggioloni.
Sono le immagini di un ristorante modenese, “Regina Margherita” rimasto aperto dopo le 18 contravvenendo alle regole anti-Covid. Credo che il tizio che si dice commosso (spero non cerebralmente) sia il ristoratore.
Ho profondo rispetto del dramma dei ristoratori, ma non ho nessun rispetto di certi ristoratori (e clienti).
Con gente così, dalla pandemia non usciremo mai.
Persone che gridano a casaccio “Libertà’”, altri che insultano lo Stato (cioè se stessi, ma essendo poco lucidi e temo anche un po’ stupidi neanche se ne rendono conto).
Questi figuri sono egoisti, colpevoli e imperdonabili.
(Ah: ho come la sensazione di sapere per chi voti tutta ‘sta gente)

Giorgia Meloni è la politica più banale e ripetitiva del mondo

Quando ho visto il post (patetico) di ieri in cui il suo partito di ex (ex?) fascisti esultava per l’endorsement di Massimo Boldi, persona degnissima e garbatissima come poche ce ne sono nel suo ambiente, ho pensato due cose.

1) Donna Giorgia, da sempre, soffre il fatto che nessun intellettuale la consideri. È il suo tallone d’Achille. Gioca alla borgatara, ma in cuor suo vorrebbe essere stimata da chi invece (ahilei) neanche se la fila. Anche per questo straparla sempre di “sinistra snob”, “radical chic” e “senatori a vita de’ sinistra!”.

Cara Meloni, fattene una ragione: se parli (urli) come una scaricatrice di porto e l’unico “intellettuale” che puoi vantare tra i tuoi esimi quasi-camerati è Meluzzi, io qualche domanda me la porrei.

2) Meloni e i suoi hanno usato l’ingenuità di Boldi, grande professionista e uomo di raro candore ma non certo politologo di professione (infatti l’intervista toccava solo di striscio la Meloni), per aizzare i social contro di lui e poi gridare il giorno dopo furbescamente al linciaggio: “Poverino, la sinistra ce l’ha con lui ma noi lo difendiamo!”. Un calcolatissimo chiagnefottismo strategico. Infatti, oggi, dopo averlo “cavalcato” a fini propagandistici ben sapendo di esporlo alla berlina dei social, la Povera Vittima ha espresso “solidarietà” a Boldi. Ci avrei scommesso la casa.

Ormai Meloni è più noiosa, più scontata e più irricevibile (benché più preparata, ma lì ci vuol poco) di Salvini.

Son soddisfazioni, Giorgia!

Patrick, la vergogna continua

Per Patrick Zaki, per l’undicesima volta dall’arresto del 7 febbraio 2020, è stata nuovamente prorogata la carcerazione.

Come ha raccontato Il Fatto Quotidiano, lo studente egiziano dell’Università di Bologna – detenuto dal 7 febbraio dell’anno scorso con l’accusa di propaganda sovversiva – rimarrà altri 45 giorni nella prigione di Tora in Egitto.

“Siamo in una situazione paradossale in cui giudici, procuratori e altri esponenti della magistratura egiziana comunicano l’esito dell’udienza a tutti meno che all’avvocata Hoda Nasralla”, ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

È ancora: “Questa vicenda, se confermata, dimostrerebbe ancora una volta che in Egitto le procedure, i diritti, il rispetto per la dignità dei detenuti valgono meno di zero”, ha aggiunto. “Se per Patrick si apre il secondo anno di detenzione illegale, arbitraria, senza processo, crudele, allora dobbiamo davvero raddoppiare le forze e prepararci per una campagna ancora più massiccia”.

Mai abbassare la guardia. Mai.

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Fonti interne al Pd hanno appena raccontato (lo rivela l’Ansa) quanto segue: “Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo ancor prima che fosse dato l’incarico a Conte e poi la rottura inspiegabile”.

Lo fanno sapere fonti Pd, aggiungendo che Renzi voleva scegliere anche i ministri del Pd.

Avete letto bene: ???????????????????? ???????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????? ???? ???????????????????????????????? ???????????? ????????.

Una roba così allucinante che verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

Ci rendiamo conto del personaggio? Davvero ancora qualcuno, a parte le Fusani e le Tortore, crede a uno così?

E basta, su!

Tutti dentro tranne i fascisti

Le parole di Mattarella sono quelle che mi aspettavo.

Ho sempre temuto questo scenario: governo tecnico, o in questo caso istituzionale-tecnico. Cioè Draghi, convocato domattina al Quirinale.

Capisco la scelta di Mattarella. Ne ho stima, è terrorizzato dalla pandemia, prova a salvare il salvabile e non c’entra nulla (per sua fortuna) con Napolitano.

Questa opzione è però per me indigesta e irricevibile. Significa “tutti dentro tranne i fascisti”, e a me un governo con dentro Salvini, Renzi e Berlusconi (chiedo scusa per le tre ripetizioni) mi fa vomitare.

Bisogna andare al voto. Non ci sono altre strade. È un’opzione orrenda, ma meno orrenda delle altre. Occorre andare al voto con un campo progressista serio, che si opponga a questa schifezza di destra che abbiamo.

Renzi ha avuto un atteggiamento politicamente empio e ne risponderà dinnanzi alla Storia. Chi lo difende è colpevole, patetico e indifendibile. Vergogniamoci tutti per loro.

Previsioni: chi ci starà

Draghi, per avere i voti (e per me li avrà), deve essere appoggiato pressoché interamente (lasciate stare i Carelli sparuti) da Pd, M5S, Salvini e Meloni.

Ovviamente avrà l’appoggio da Tragedia, Caimano, Misto, Bonino, Maie e gruppuscoli derivati. Loro neanche li considero.

Mdp non ci starà, ma ha 6 senatori. Non 60.

E gli altri?

Il Pd, per me, ci starà. Sbagliando, proprio come nel 2011 con Monti, ma ci starà.

Il M5S, per me, non ci starà. Perderà qualche pezzo, ma non sarà un esodo.

Meloni, se ci sta, è pazza. E per me tutto è fuorché pazza.

Diventerà decisivo Salvini. E secondo me Salvini, un po’ perché glielo dice Giorgetti e un po’ perché ha paura di governare, ci starà.

Quindi avremo il governo Draghi.

(Se Pd e Salvini mi stupiranno in positivo, cioè per il coraggio nell’affrontare le urne, ne sarò lieto)

Un grande sostegno

Siamo nella merda, e perdonate il francesismo, per colpa di questo qua.

Non scordatelo mai. Mai. Mai.

Come farà Zingaretti a spiegare ai suoi elettori di governare con Salvini?

Il post è un po’ lungo, ma leggetelo perché dentro ci trovate tutto. Del resto l’ho scritto io.

Non partecipo al dolore sconsolato per la scelta di Draghi e non condivido gli attacchi a Mattarella.

Il primo è uomo di spessore innegabile e il secondo ha fatto l’unica cosa che poteva fare, dopo che la ex maggioranza non è colpevolmente riuscita a vivere senza Tragedia e dopo che Tragedia ha fatto l’unica cosa che sa fare. Ovvero i suoi porci comodi.

Per me è meglio (si fa per dire) andare a votare, ma è come scegliere tra un colpo apoplettico e un incidente mortale. Auguri, insomma.

Vorrei però portare la vostra attenzione su questo aspetto: ora il cetriolo ce l’ha, tanto per cambiare, Zingaretti. E con lui il Pd.

Quelli messi peggio sono loro, proprio come nel 2011 con Monti. Anche peggio. Senza M5S, non esiste governo possibile a meno che – giova ribadirlo – Pd e Salvini governino insieme.

Ripetiamolo ancora: Pd e Salvini che governano insieme. Wow!

Ed ecco la tragedia caduta addosso al Pd. Il partito appoggerà Draghi, perché non sa e non vuole dire “no” a Mattarella. E lo capisco, beninteso. Ma questo – non cercate giri di parole – significa governare con Salvini. Auguri!

Come dite? Salvini non appoggerà Draghi? Può darsi, ma a quel punto Draghi non potrà governare perché non avrà i numeri. In questa legislatura, se M5S si chiama fuori, l’unico governo possibile è quello che vede insieme Pd e la peggiore destra possibile. Persino Mastella ha detto che Draghi parte con meno numeri del Conte (mai nato) 3.

Secondo me la maggioranza l’avrà, tra “sì” strozzati, qualche defezione grillina e astensioni furbine (magari proprio di Salvini aka Giorgetti e pure di Meloni). Ma governare con tutti dentro, M5S a parte, sarà difficile parecchio.

Esaurita la fase “responsabile” dei primi giorni, come farà Zingaretti a spiegare ai suoi elettori di governare con Salvini? E come farà Draghi a governare davvero, se Pd e Salvini non sono d’accordo su nulla? E come potranno gestire la pandemia, se Salvini vuole tutto aperto e il Pd no?

Certo, i soldi del Recovery Fund aiuteranno a stare insieme, e le poltrone pure. Lo so. Ma Zingaretti, per accontentare Mattarella, dovrà sopportare dei parlamentari scelti da Renzi e dovrà governare con Salvini, Berlusconi e Renzi. E magari con l’astensione benevola della Meloni. Che culo!

Aggiungo che Draghi farà cose impopolari e tremende, perché da fine marzo finirà il blocco dei licenziamenti. Ci sarà la terza ondata, il piano vaccinale non decollerà certo per magia. Sarà sangue, e sarà morte, e sarà Apocalisse. Bonolis vincerà lo scudetto, Scalfarotto otterrà il Nobel, Maria Teresa Meli dominerà Wimbledon. E Draghi, come Monti, comincerà a stare sulle palle.

Stare all’opposizione diventerà “conveniente” e i 5 Stelle (e Leu), se confermeranno il loro no, saliranno nei consensi. Ricordando al Pd quella vecchia idea del “campo progressista”, mentre il Pd sta lì a governare con Berlusconi, Salvini e Renzi. Che culo!

Paradossalmente, nella tragedia, i 5 Stelle sono ora quelli che ci “guadagnano” di più. Si compatteranno, torneranno più o meno agli albori e riprenderanno quota. Mentre il Pd vivrà la mitraglia, proprio come nella fase 2011/2013 quando si fece turlupinare prima del voto proprio da M5S.

Lasciate stare le polluzioni di Foglio, Gionni Ryotta e altri carneadi. Fanno pena, hanno il talento di Meité e non ci hanno mai preso neanche per disgrazia.

La verità è che il Pd ha un cetriolo grosso così con cui avrà a lungo a che fare. È quello messo peggio. Davvero gli conviene accontentare Mattarella, o non è forse il caso (come aveva sempre promesso fino a ieri sera) di provare a vincere le elezioni senza arrivare alla perversione straziante – per quanto ammantata dal sempiterno “senso per le istituzioni” – di governare con fascisti e sfascisti?

Zinga, per una volta, vincerà dentro il suo partito o dovrà un’altra volta subire lo scacco matto (letteralmente) dei Marcucci & Guerini?

Auguri.

Sarà un caravanserraglio. E temo pure un macello

Chi esulta per “la vittoria” di Renzi non è solo (temo) un caso umano all’ultimo stadio, ma anche (di sicuro) una squisita capra da un punto di vista politico.

Non c’è proprio nulla da esultare. Il governo Draghi sarà (per forza) un esecutivo “lacrime e sangue”, essendo appoggiato da tutti non potrà fare quasi nulla di veramente politico e tra due mesi (fra licenziamenti, terze ondate e altri demoni) starà sui coglioni anche a se stesso.

C’mon!

Mattarella, di fatto, ha sganciato una bomba napalm su quasi tutti i partiti italiani. La sua decisione è lecita e per certi versi condivisibile. La capisco. Mette però in difficoltà (quasi) tutti i partiti. Soprattutto alcuni.

Berlusconi. Lui è il più contento di tutti, e l’idea che i più felici di questo governo siano Gasparri e Brunetta dovrebbe dirci qualcosa.

Evanescenze querule. Renzi, Calenda, Bonino, misti, centristi, socialisti, europeisti. Essendo gente senza elettori, sono contentissimi perché avranno l’illusione di essere politicamente vivi.

Leu/Mdp o come si chiama. Diranno coraggiosamente no, e non era scontato.

Fin qui quelli che non hanno dubbi. Tutti gli altri sono nella melma. Eccoli!

M5S. Chi parla di spaccatura può avere ragione, perché tutto può essere, ma al momento vivono su Marte. Potranno perdere qualche Carelli, ma quello è pulviscolo. Paradossalmente Draghi li ricompatta, ma attenzione: ne esce rafforzata l’ala movimentista, che ama stare all’opposizione e non vuole l’alleanza col Pd. Quindi sarà un ritorno alle origini, ma pure un ritorno al passato (e all’indietro). Sorride Di Battista; Di Maio e Patuanelli, molto meno.

Conte. Era (è) il più popolare tra gli italiani, ma ora uscirà di scena per un po’. Andrà a vivere (e guadagnare) molto meglio, ma lo si immagina quantomeno ammaccato. Se l’idea del “campo progressista” regge può tornare in scena come raccordo tra Pd e M5S (eccetera), ma dipenderà molto da come andrà Draghi. Più durerà Draghi, più si indebolirà Conte. Che era poi l’unica cosa che voleva Renzi.

Salvini. Politicamente pavido e “senzapalle” come pochi, ha urlato “al voto al voto” fino a ieri, ma già se la sta facendo sotto. Por’omo. Ha paura di governare, Giorgetti gli dice di appoggiare Draghi e lui ha l’antico fiuto politico dei dromedari morti. Le sbaglia tutte con costanza rara. Starà verosimilmente dentro il carrozzone e farà finta di non essere d’accordo quando Draghi starà antipatico a tutti (a breve). Facendosi quindi sabotare ulteriormente da Meloni. Del resto, senza Berlusconi, Salvini non va neanche al cesso. Se ha le palle, non appoggia Draghi e si va al voto. Quindi non andremo al voto.

Meloni. Ha dubbi persino lei. Urla (come sempre) di andare al voto, ma in realtà la parte più furbina del partito (Crosetto) le sta dicendo di fingersi interessata alle istituzioni e partecipare alla torta. In più ha paura di stare un’altra volta al palo come nel Conte 1, e farsi sempre tradire dagli alleati è frustrante. Se ha un minimo di decenza non vota Draghi, ma potrebbe ammorbidirsi e astenersi. Dimostrando un’altra volta di non avere poi quel coraggio indomito caro (in via teorica) ai camerati.

Pd. Quelli messi peggio. Mattarella li ha distrutti dalle fondamenta, persino più di Napolitano con Monti. Sangue ovunque. Zingaretti è sempre più il Paperino costantemente vilipeso della situazione. Ben oltre le sue colpe e limiti. Appoggeranno Draghi per “senso dello Stato”, ma così facendo: 1) metteranno la faccia su provvedimenti sanguinolenti e perderanno consensi, 2) governeranno con Salvini (con Salviniiiiii); 3) resteranno sotto scacco dei Renzi, Guerini e Marcucci; 4) metteranno a rischio il “campo progressista” di cui sopra, con viva gioia di destra e Renzi (scusate la ripetizione). Nessuno sta peggio del Pd. E Mattarella gli vuole bene. Pensate se lo odiava pure!

Il governo Draghi nasce (e nascerà) come un gran carrozzone con dentro tutto e il suo contrario. Merita ogni fortuna. E noi più di loro. In bocca al lupo. Ma sarà un caravanserraglio. E temo pure un macello.

Daje!

I 5 Stelle entrano nel governo Draghi? Follia o realtà?

Ve la dico dritta, secca, brutale: il M5S starebbe pensando a entrare nel governo Draghi.
Il ruolo del M5S è decisivo, perché se non ci sta Draghi può addirittura rimettere il mandato: non gli va di essere sempre sotto ricatto di Salvini. Quindi o M5S o nulla.
I diretti interessati smentiscono, ma la voce è forte: M5S può entrare, e con esso anche Leu.
Potrebbe essere un capolavoro, potrebbe essere un disastro.
Solo voci o realtà?
In questo video vi racconto tutto. Guardate e condividete!

Conte c’è, ed è disposto a fare il leader del cosiddetto campo progressista

Ho appena sentito il breve discorso di Conte. Ve lo traduco ancora più chiaramente.

1. Una persona così perbene, a Palazzo Chigi, nella nostra Repubblica l’abbiamo vista poche volte. Ma poche.

2. Chi esultava per una sua fine politica, oltre a essere miserevole, è proprio un coglione.

3. Come vi ho detto nel video di un’ora fa, 5 Stelle e Leu sono disposti a entrare nel governo Ursula-Draghi. Persino Raggi ha dato il suo assenso.

4. Conte ha fatto capire che è disposto a entrare personalmente nel nuovo governo (o comunque di appoggiarlo chiaramente).

5. Conte è disposto a divenire il leader del cosiddetto campo progressista composto da M5S, Pd, Leu e società civile.

6. Conte ha chiaramente detto ai tanti sabotatori (anche dentro i 5 Stelle): “Adesso mi avete rotto i coglioni e se volete la guerra io ve la do. Sucate”.

Sta succedendo di tutto e succederà di tutto. Potrà essere tragedia e potrà essere rinascita. Di sicuro chi ha comicamente esultato nei giorni scorsi per il “capolavoro di Renzi”, come sempre non ha capito nulla. Anzi meno.

Ne vedremo delle belle.

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