Il saggio

Si fa presto a dire “stress”. Uso e abuso del nostro male

Due psicoanaliste difendono un linguaggio “morale” più articolato e si oppongono all’archiviazione di termini come “collera”, “paura”, “avvilimento”, “noia”

3 Ottobre 2015

L’afonia di Dora, nota paziente freudiana? Oggi sarebbe probabilmente imputabile allo stress. Termometro del nostro benessere o malessere, il sostantivo, che in inglese significa “spinta, pressione”, è abusato più che mai (“Sono stressata”, “Non stressarmi”, “Che stress”). E ha finito per invadere la nostra quotidianità, perché tutto è potenzialmente stressante, il lavoro, la famiglia, la […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.