La scuola del Fatto

Democrazia. È una luce per rischiarare e aprire le stanze buie del potere

11 Novembre 2022

Nell’epoca di transizione che tutti noi stiamo vivendo, la scuola di formazione ideata dal gruppo Fatto Quotidiano si sforzerà di essere una lampadina che fa un po’ di luce nel buio.

Innanzitutto aiuterà a definire il buio stesso: l’avvento di una neolingua che accusa di populismo o identitarismo ogni battaglia tesa a contestare i poteri forti nazionali e globali; la svalutazione crescente dello scrutinio universale, sempre più delegittimato e – grazie all’astensionismo – sempre più censitario; i grandi temi della pace e della guerra gestiti dai venditori di armi e da ristrette cerchie neocon; il conflitto denigrato dentro i confini nazionali e bellicosamente magnificato come risoluzione delle controversie internazionali; il dilagare di un’ignoranza dei fatti storici passati e contemporanei che si è fatta ignoranza aggressiva, volutamente esibita, militante.

Per questo l’epoca attuale è così buia. Le stanze dei poteri forti sono piccole e hanno finestre aperte sul mondo, ma le porte son chiuse a chiave. Noi tutti stiamo nei corridoi.

La scuola di formazione cercherà di illuminare e addobbare i corridoi dov’è relegata la cittadinanza, di sfondare muri, di aprire finestre a tutti e di smantellare uno dopo l’altro i vocaboli infamanti a cui ricorrono la neolingua e il giornalismo mainstream. Aprire le finestre vuol dire ridare legittimità al conflitto fra idee e proposte in tutte le istituzioni della democrazia rappresentativa, ricostruire le esperienze riuscite di democrazia diretta e farne tesoro. Vuol dire esaminare il nostro presente, forti di una memoria non selettiva né comoda, ma decisa a scoprire quel che insegna non solo il passato lontano ma quello di ieri e l’altro ieri.

I libri di scuola non arrivano all’oggi. La scuola di formazione riempirà questo buco discutendo della Liberazione, degli accordi fra truppe statunitensi e mafie, degli anni del terrorismo, delle stragi di mafia, del ruolo dei neofascisti postbellici in queste stragi, delle battaglie di tanti magistrati che pagarono prima con l’isolamento poi con la morte la loro battaglia di conoscenza, verità, cultura del rendiconto. E anche: dei ripetuti attacchi alla Costituzione, delle tante battaglie per proteggere il welfare dagli assalti del neoliberismo economico e sociale, del mondo multipolare che sta nascendo, del pianeta che stiamo oltraggiando. Se dovessi scegliere un motto della Scuola promossa dal Fatto, sceglierei quello indicato da Kant per descrivere l’Illuminismo: Sapere aude! – Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza, e osa sapere.

Per maggiori informazioni visita il sito www.scuoladelfatto.it

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