Il Fatto di domani. Finanziamento illecito e false fatturazioni, Renzi e Presta indagati per il documentario su Firenze

Di Il Fatto Quotidiano
13 Luglio 2021

RENZI INDAGATO E IL PREZZO DEL RINASCIMENTO FIORENTINO. L’ex premier e leader di Italia Viva è indagato dalla Procura di Roma per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme con il manager dei vip Lucio Presta. L’inchiesta riguarda i rapporti economici tra i due, e in particolare i bonifici da quasi 750 mila euro che l’agente ha versato all’ex premier per il documentario Firenze secondo me (andato in onda in otto puntate nel 2018), per diritti di immagine e programmi mai realizzati. I versamenti erano già stati messi sotto la lente dall’Unità di informazione finanziaria, l’autorità antiriciclaggio, nel 2019. L’accusa contesta che alcune fatture sono “relative a operazioni inesistenti”. Sul Fatto di domani il servizio di Valeria Pacelli con le carte inedite dell’inchiesta.

LA TRATTATIVA STATO-BONUCCI (E NON SOLO). È un caso la parata degli Azzurri a Roma, che ha portato, ieri, migliaia di persone ad affollarsi per ore per le strade del centro, intorno all’autobus scoperto su cui sfilavano in trionfo. L’Italia lo aveva chiesto da tempo, ma alla fine la Questura aveva negato il permesso per questioni sanitarie. Perché era prevedibile che la folla non avrebbe rispettato il distanziamento (e infatti non l’ha rispettato). Però, uscita la squadra da Palazzo Chigi, dopo la cerimonia con il premier Mario Draghi, la situazione si è ribaltata. Cos’è accaduto? Una parte della risposta l’ha data il difensore juventino Leonardo Bonucci: “Abbiamo vinto la trattativa, lo dovevamo ai tifosi se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo anche al loro sostegno”, ha detto ai cronisti. L’altra parte della risposta riguarda la catena di comando: chi ha deciso che “il bagno di folla” si poteva fare? Ce ne occuperemo sul Fatto di domani, analizzando anche come i media hanno trattato la notizia: con trionfalismi quasi bellicosi e disprezzo o sufficienza per chi fa notare che il virus non è scomparso.

EUROPEI, UN ENTUSIASMO VIRALE. Come abbiamo raccontato sul Fatto di oggi, le scene di delirio collettivo nella notte della finale dell’Europeo e il bagno di folla degli Azzurri a Roma sollevano timori sul fronte sanitario. Quanto ci costeranno questa notte e il pomeriggio “magici” sul bollettino dei contagi? Per saperlo con certezza, dicono gli esperti, dovremo aspettare quattro o cinque giorni. Intanto in Francia il presidente Emmanuel Macron ha proposto di limitare ai possessori di green pass non solo gli eventi, ma anche attività sociali di base come ristoranti e bar. È un’idea che, da noi, sembra essere piaciuta al commissario Figliuolo che l’ha definita “una buona soluzione” (divertente, all’indomani delle feste di piazza senza mascherina), ma ha anche riconosciuto che, a fronte di un 45% di italiani completamente immunizzati, il problema adesso sono i più refrattari a farsi vaccinare. Qui i contagi registrati in Italia nelle ultime 24 ore.

DDL ZAN: IN SENATO È SUBITO SCONTRO MA LA DISCUSSIONE VA AVANTI. “Si andrà allo scontro”, si diceva la settimana scorsa. E scontro è stato, da subito. Il disegno di legge contro l’omotransfobia è arrivato oggi a Palazzo Madama e ha scatenato la bagarre in aula. La destra, Lega e Fratelli d’Italia in testa, puntava a riportarlo in commissione Giustizia. Di recente anche Italia Viva si è schierata contro il voto sul testo attuale, chiedendo delle modifiche, mentre Pd, M5s e Leu intendono procedere con il voto sul testo così com’è (e come è già stato votato alla Camera, anche da Italia Viva). La seduta del Senato è stata sospesa per dare spazio a una riunione riservata dei capigruppo, convocata dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati dopo l’intervento di Andrea Ostellari, il leghista presidente della commissione, che ancora oggi ha sostenuto che il testo presenta “evidenti problemi di ordine tecnico-giuridico”, e ha ribadito la richiesta una revisione. La riunione è finita poco fa, e nulla è cambiato: da domani si andrà avanti con la discussione generale per poi riprendere martedì, come ha spiegato Loredana De Petris al termine della capigruppo sul ddl Zan al Senato. Sul Fatto di domani tutti gli sviluppi.

DOPO LA CONTRORIFORMA, L’AMNISTIA. È la tesi di Magistratura Democratica, che va letta come un assist al governo per proseguire con il suo progetto di demolizione della giustizia italiana. “Per non far partire il nuovo processo con un fardello che rischierebbe di comprometterne l’efficacia, suggerisco di prendere in seria considerazione una parola scomparsa dal dibattito pubblico. La dico sottovoce: amnistia”, ha detto Andrea Natale all’assemblea della corrente di sinistra della magistratura. Concetto ribadito al fattoquotidiano.it anche da Stefano Musolino. Sul giornale di domani torneremo sugli effetti della proposta firmata da Marta Cartabia con un’intervista al magistrato Alfonso Sabella.


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