Il Fatto di domani. Licenziamenti, la toppa di Draghi. La Renzi’s family a processo e l’ecologia al nucleare di Cingolani

Di Il Fatto Quotidiano
20 Maggio 2021

SOSTEGNI A PARTE… Oggi è il giorno della presentazione del nuovo decreto Sostegni-bis (che ora si chiama: Imprese, Lavoro, Professioni) che contiene ristori per le attività per 15 miliardi. E non solo. “Abbiamo appena approvato in Consiglio dei Ministri un decreto da oltre 40 miliardi per continuare a sostenere le imprese, gli autonomi, i lavoratori, le famiglie”, afferma Di Maio. Ma nel testo ci sono due punti che hanno sollevato le ire dei partiti. Primo: la fine del blocco dei licenziamenti, questione su cui si sono levate le proteste di tutto l’arco parlamentare, da Salvini a Provenzano, fino ai 5 Stelle. E Maurizio Landini della Cgil ha annunciato che “il 28 maggio Cisl e Uil saranno in presidio davanti al Parlamento su salute e sicurezza, per la riforma degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti”. Un coro di no, insomma, tanto che prima della conferenza stampa di presentazione di Mario Draghi è arrivata la precisazione: nel decreto Sostegni bis c’è una norma “anti licenziamenti”. La novità, voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, è stata introdotta nel testo nel corso del Consiglio dei Ministri. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino. E qui arriviamo alla seconda questione: la tanto controversa sanatoria degli insegnanti a cui viene però accompagnata la norma per l’avvio del concorso ordinario per i prof. Sul Fatto di domani vedremo tutte le misure.

SEMPLIFICAZIONI SÌ, MA I DECRETI ATTUATIVI? Con tutte le norme per rendere operativo il Recovery si rischia l’“ingolfamento” legislativo. Ma già a guardare il passato non stiamo messi proprio bene: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Garofoli, ha presentato una relazione in Cdm: il 60% dei decreti attuativi richiesti dal governo Conte non è ancora stato approvato. Mentre OpenPolis ha rielaborato i dati, da cui si evince che il governo Draghi non ha ancora pubblicato il 90% dei decreti attuativi. E la gran parte è dei ministeri “tecnici”, tipo Economia, Transizione ecologica e Infrastrutture. Sul Fatto di domani vedremo le misure della legge Semplificazioni.

NUCLEARE, L’ECOLOGIA ALLA CINGOLANI. “Mettere in questo momento sul tavolo ipotesi di ritorno al nucleare, quale che sia la forma proposta, non fa altro che distogliere energie e risorse dalla necessità di mettere a punto una strategia efficace per potenziare il mix energetico rinnovabile, con sole e vento in prima linea”, scrivono deputati e senatori del movimento 5 Stelle a cui l’uscita di Cingolani sui “piccoli reattori” proprio non è andata giù. Anche perché finora il ministro della Transazione di ecologico sembra avere ben poco. Sul giornale di domani un’inchiesta sul (finto) ambientalismo di Cingolani. Poi c’è la questione del registro degli incontri con le lobby sparito dal sito del ministero – pare – per volere del Garante della privacy.

COPASIR, M5S E PD FERMANO LA LEGA. “Con la condivisione del gruppo parlamentare di Leu, abbiamo abbandonato i lavori del Copasir al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della presidenza del comitato medesimo”, sono le parole dei parlamentari di Pd e M5s che oggi hanno abbandonato i lavori provocando le dimissioni del presidente leghista Raffaele Volpi (FdI già aveva abbandonato la commissione per protesta). Per dire che quando vogliono impuntarsi i giallorosa ottengono risultati. Sul Fatto di domani vi racconteremo cosa succederà ora e che fine farà l’indagine sull’incontro Renzi-Mancini al famoso autogrill, ma anche delle audizioni di Gratteri e Di Maio.

LO “STANCO” MATTARELLA E L’ASSALTO AL COLLE. L’ultima sortita di Mattarella (“Io sono vecchio, tra 8 mesi mi potrò riposare”) ha provocato la volata di Salvini, che ha fatto sapere a Draghi che avrà il sostegno della Lega per salite al Colle. Oggi, durante la conferenza stampa, Draghi rispondendo a una domanda del Fatto quotidiano ha detto che è “improprio parlare del presidente della Repubblica in carica, l’unico che può farlo è il capo dello Stato”, una frase con cui ha risposto anche al leader della Lega. Ma, come vedremo, la partita s’è già aperta e sono molti i personaggi che ai autocandidato (e sperano) al Quirinale.

RENZI’S FAMILY. I genitori di Matteo Renzi, Tiziano e Laura Bovoli, e la sorella Matilde Renzi, vanno a processo per reati fiscali relativi alla conduzione della società di famiglia Eventi 6 srl. Lo ha stabilito il giudice Federico Zampaoli al termine dell’udienza preliminare. Non si vedeva da tempo un’intera famiglia sul banco degli imputati. Vi racconteremo tutti i guai dei Renzi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI

Covid a colori. Giornata di numeri in previsione del nuovo monitoraggio che stabilirà – con i nuovi criteri – il colore dell’Italia. Ma vi daremo conto anche degli accordi tra Regioni per effettuare i vaccini “fuori sede” durante le vacanze. Qui i numeri della situazione di oggi.

Giustizia annacquata. Vi racconteremo il caso di un emendamento, presentato in Commissione, per la separazione delle carriere. In commissione c’è assoluta parità, da una parte i giallorosa, dall’altra centrodestra e – probabilmente – Italia Viva.

Giornalisti in galera. La retata di giornalisti in Bielorussia fa indignare. Intervisteremo l’avvocato che assieme ad altri colleghi accusa Lukashenko di torture.

Sangue in Palestina. La crocana e le iniziative delle cancellerie per arrivare a un cessate il fuoco in Palestina. Poi il diario da Tel Aviv.

Secondo Tempo. In esclusiva il libro “Azzurri” dedicato alla Nazionale di calcio e la serie su Roberto Baggio.

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.