Il Fatto di Domani. Da “patto di sangue” a figuraccia mondiale: Agnelli e la neve al sole della SuperLega. Covid, Salvini e le Regioni in pressing sul coprifuoco

Di Il Fatto Quotidiano
21 Aprile 2021

COME NEVE AL SOLE. “Fra i nostri club c’è un patto di sangue, il progetto della Superleague ha il 100 per cento di possibilità di successo, andiamo avanti”: sembra incredibile, ma a poche ore dall’intervista rilasciata dal numero uno della Juventus, Andrea Agnelli, al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, quel “patto di sangue” si è trasformato in una clamorosa figuraccia. Complici i club inglesi, che si sono sfilati uno dopo l’altro dalla SuperLega dei ricchi del calcio a due giorni dal suo annuncio, anche le italiane Inter, Milan e, appunto, Juve sono state costrette ad abbandonare l’idea. “Non è il caso di andare avanti”, ha commentato lo stesso Agnelli. E la società ha subìto un tracollo in Borsa. Sul Fatto di domani vedremo cos’ha fatto cambiare idea alle squadre più blasonate d’Europa e quali saranno ora gli equilibri interni alla famiglia degli eredi dell’Avvocato.

NON FARE TARDI LA SERA. Il Consiglio dei Ministri, slittato nel pomeriggio a causa delle tensioni nella maggioranza, è stato chiamato a decidere cosa (e quanto) riaprire dalla prossima settimana. La Lega e molte Regioni, prima di accomodarsi al tavolo, non ha fatto mancare il loro pressing sul coprifuoco: “Io chiederei l’estensione dell’orario per uscire la sera – ha dichiarato Salvini –, ma non sono richieste di Salvini ma di tanti, come Bonaccini, Zingaretti, De Luca. Mi auguro che prima del Consiglio dei ministri si arrivi a una soluzione di buonsenso”. Invece il buonsenso (e Draghi) hanno deciso che si rientra alle 22, esattamente come da molti mesi a questa parte. La Lega si è astenuta ma del resto, leggerete sul giornale di domani, secondo gli ultimi sondaggi oltre l’80% degli italiani dà ragione alla linea della fermezza incarnata dal ministro Speranza. Vi racconteremo, poi, una vicenda surreale: mentre il governo si prepara a varare il nuovo decreto, che dovrebbe tra l’altro prorogare fino a luglio lo stato d’emergenza (alla faccia della “dittatura sanitaria” del Conte 2), il Parlamento è stato chiamato a discutere il vecchio decreto, che ormai non serve più a niente. Qui i numeri odierni dei contagi.

IL DISASTRO CONTINUA. Guido Bertolaso lo aveva annunciato in pompa magna lunedì scorso: “A fine mese arriveremo a 100mila somministrazioni al giorno, più delle 80mila richieste”. Peccato che alla fine di aprile manchino 9 giorni e che il trend sia tutt’altro che in crescita. Non solo le somministrazioni per la fascia 60-65 dovrebbero slittare al 9 maggio ma, come leggerete, la campagna vaccinale naviga ancora nel caos più totale.

LA RESILIENZA BOCCIATA. Sono ben lontani, in tutta Italia, gli obiettivi dei vari piani Figliuolo sulle vaccinazioni. Ma anche da un punto di vista economico, questo governo dei Migliori sembra in grande ritardo. Ancora nessuno ha ufficialmente visto il nostro Recovery Plan, ma da Bruxelles trapelano già alcuni malumori circa le riforme collegate al Pnrr. In Spagna è in atto una guerra con l’Ue da tempo, ora la cosa riguarda, come vedremo, anche l’Italia.

LO STATO DELL’ARTE. Una nostra inchiesta sull’anno di chiusure delle mostre: in questo caso i ristori sono stati calcolati dal Ministero dei Beni culturali sulla base di autodichiarazioni sul calo del fatturato. Ebbene, abbiamo scoperto che c’è un’altissima concentrazione degli aiuti: i primi 8 gruppi di organizzatori di mostre (su 38) percepiscono l’85% degli aiuti. Naturalmente tra gli otto troviamo i solito grandi nomi…


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI

Il mio amico Bin. Il leader di Italia Viva fa parte anche dell’advisory board della Royal Commission che si occupa dello sviluppo di Alula, vetrina più importante del regime di Bin Salman. Quello del Rinascimento e dell’omicidio Khashoggi. E ora sono in molti a pensare di lasciare Italia Viva.

Floyd-Biden, adesso come la mettiamo? Il presidente americano, che aveva dichiarato di essere sempre pro polizia, si trova a fare i conti con la sentenza di condanna dell’ex agente Chauvin. All’indomani del verdetto, l’America sembra spaccata e lo stesso movimento #BlackLivesMatter potrebbe essere a una svolta. Che farà Joe?

Grillo, le parole e la violenza. La nostra vice direttrice, Maddalena Oliva, sul video del fondatore dei 5S in difesa del figlio Ciro: “Di fronte ad accuse di stupro, come gli indagati hanno diritto a difendersi, la presunta vittima ha il diritto a non essere umiliata”.


Massimo Galli ospite di Accordi&Disaccordi stasera alle 21.25 su Nove. Con Marco Travaglio

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