Il PALINSESTO

Ora le firme del Fatto si prendono il Loft: da ospiti a conduttori

Da oggi in Rete la app con le produzioni televisive: informazione e intrattenimento, dalle fake news alla cucina

3 Novembre 2017

Puntare alla qualità con contenuti tv nuovi e linguaggi che si differenzino dalle altre piattaforme televisive. Qui sta la difficoltà della sfida di Loft. Per ritagliarsi il suo spazio e sottrarre spettatori ai concorrenti. In quest’ottica, la scommessa più grossa è quella di spostare i volti e le firme di punta de Il Fatto Quotidiano dal ruolo, frequente, di ospiti autorevoli nei programmi delle reti televisive a quello di conduttori dei loro format nel Loft. È il caso de La Confessione con Peter Gomez, un late night intimista con al centro personaggi tra i più controversi del mondo della politica, dello spettacolo, dello sport, dell’imprenditoria e della cronaca giudiziaria. Capace con la puntata sul canale Nove (gruppo Discovery) di raggiungere il 2,81 di share nella puntata dedicata a Lele Mora e così sottrarre una fetta importante alle reti generaliste, concentrata nel pubblico con il più alto livello di istruzione.

È lo stesso al quale si rivolge Balle Spaziali di Marco Travaglio, 15 minuti di striscia settimanale che il direttore del giornale dedicherà alle fake news, le notizie inventate, ingannevoli o distorte che disinformano invece di informare. Uno dei prodotti di punta dell’applicazione Loft da oggi online. Nella prima puntata il giornalista e scrittore demolirà, letteralmente, il Rosatellum, la nuova legge elettorale approvata in via definitiva.

Poi ci saranno le inchieste sui poteri pubblici e privati realizzate da Marco Lillo nel format Sekret. Si parte con il caso Consip. Due puntate serrate fatte di interviste, atti giudiziari, rivelazioni esclusive, grazie anche all’aiuto di una animazione inedita per rendere più intellegibili le ricostruzioni basate su carte spesso incomprensibili ai più.

Andrea Scanzi, invece, avrà il ruolo di arbitro in The Match, due persone a confronto su un tema specifico. Due tesi opposte. Una sfida di arbasiniana memoria, quando in tv si sfidavano esponenti del calibro di Mario Monicelli e Nanni Moretti o Indro Montanelli e Giorgio Bocca. E anche qui i temi di confronto saranno alti. Come quello tra lo storico dell’arte Salvatore Settis e l’ex ministro Giulio Tremonti, dove il primo cercherà di ribaltare il vecchio luogo comune che con la cultura non si mangia e il secondo quello dell’economista a sostegno dei tagli “necessari” per il Bel Paese.

Poi ci sarà spazio per la satira con il TgPorco nel Loft di Sabina Guzzanti. L’anticipazione c’è già stata sul canale Facebook di Loft e ha registrato centinaia di migliaia di visualizzazioni. Ma in questa seconda puntata, la Guzzanti torna con nuovi e sorprendenti personaggi, come il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Il make up e il lavoro sulla voce dell’attrice e regista lascerà a bocca aperta.

L’intrattenimento invece sarà appannaggio di Selvaggia Lucarelli e del suo OpinionLeader (Cercasi). Lei sarà il giudice severissimo che dovrà decretare chi, tra la gente comune, si potrà fregiare de titolo di “opinionista della settimana”. Un duello a colpi di commenti fuori dai denti sulle notizie che hanno contraddistinto la settimana.

A Gianfranco Vissani e Rosita Celentano il compito di cucinare e preparare piatti rigorosamente vegetariani per l’ospite illustre di turno. Tra i primi Anna Mazzamauro che, tra una portata e l’altra, racconterà spaccati inediti del suo rapporto professionale e privato con Paolo Villaggio.

Altrettanto inedite saranno le vite segrete dei grandi artisti e scrittori di questo secolo, descritte da Barbara Alberti nel suo Diavoli. Tra questi: Picasso, Tolstoj, D’Annunzio.

Infine Lofter con Matteo Maffucci alla conduzione e lo sguardo sul mondo dei social e delle webstar (Elisa Maino, Gordon, Matt & Bise tra questi) che lo popolano e lo influenzano ogni giorno.

Ogni giorno in diretta su Facebook e in Hd sull’app per cercare di creare contenuti interattivi. La vera missione di Loft.

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La società – Carta, web, libri e tv: puntiamo su tutto
La Società Editoriale Il Fatto dà il via al primo percorso del progetto televisivo Loft. Da oggi, infatti, sarà online l’applicazione per vedere i contenuti televisivi di nostra produzione disponibili su abbonamento. In realtà, il percorso televisivo è già iniziato a ottobre con l’approdo del format “La Confessione”, condotto da Peter Gomez, su canale 9 di Discovery, gruppo che ha confermato di voler proseguire con il programma. “La Confessione”, infatti, da venerdì 17 novembre sarà nuovamente in onda. Con Loft, dunque, produrremo contenuti a pagamento per la nostra app, contenuti free per il nostro canale Facebook e anche materiale per le emittenti tv. Con il cambiamento dello scenario del piccolo schermo sono diversi i contenitori oggi utilizzati e utilizzabili. Dunque, con il nostro nuovo ramo aziendale, fatto di persone e studi tv, operativo da circa sei mesi, intendiamo offrire materiali originali per i contenitori che li ricercano. Con la Loft produzioni nasce, dunque, un nuovo percorso di sviluppo, quello televisivo, che sarà al centro del piano industriale 2018-2020, triennio che conferma le caratteristiche di multimedialità alle quali la Società Editoriale Il Fatto lavora da circa due anni. Si parla da tempo del declino della carta e del mercato delle edicole, dell’avanzamento della Rete e dei cambiamenti tecnologici che condizionano il modo di informarsi. Tuttavia, gli editori non hanno ancora trovato una soluzione. Noi crediamo che sia importante puntare su tutto. Continuare a dare valore alla carta con Il Fatto Quotidiano in edicola, puntare sul mondo della Rete con una testata online, non dimenticare l’approfondimento con il mensile e i libri, infine concentrarsi su contenuti tv dall’informazione all’intrattenimento. Confidiamo così, di diversificare non solo i prodotti, ma anche i nostri target di riferimento per età e per gusti, conservando sempre il nostro valore di indipendenza e libertà di informare. Diritti e doveri per i quali siamo nati e a cui non rinunceremo.
Cinzia Monteverdi
Amministratore  delegato Società Editoriale Il Fatto

 

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