Il Fatto di domani. Messina Denaro, il ruolo di medici e massoni. Nordio tiene duro sul no alle intercettazioni, Scarpinato: “Favorite i ricchi”

Di FQ Extra
19 Gennaio 2023

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IL SECONDO COVO DI MESSINA DENARO A 400 METRI DAL SUO APPARTAMENTO. “NON SI PENTE”. I magistrati di Palermo e i carabinieri del Ros hanno individuato un secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro. A poca distanza dall’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker all’interno di un’altra abitazione: una stanza blindata a cui si accede dal fondo scorrevole di un armadio. Il proprietario è Errico Risalvato, indagato e poi assolto nel 2001 dall’accusa di associazione mafiosa. Errico è fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia ora libero, imprenditore del calcestruzzi. La scoperta del secondo covo è stata fatta grazie all’analisi dei dati catastali. Il titolare del primo appartamento, invece, il prestanome Andrea Bonafede, ha ammesso di essere stato avvicinato dal boss un anno fa con la richiesta di comprare una casa per lui. Messina Denaro ha passato la prima notte nel supercarcere dell’Aquila, ha già fatto la sua prima ora d’aria e iniziato l’iter di visite per la chemioterapia. L’inchiesta sulla sua cattura produce intanto altri indagati. L’ultimo iscritto nel registro degli inquirenti è l’oncologo trapanese Filippo Zerilli, che, come abbiamo rivelato sul Fatto di oggi, è sospettato di far parte della rete dei favoreggiatori del boss. Avrebbe eseguito l’esame del dna necessario alle cure chemioterapiche a cui il padrino di Castlelvetrano deve sottoporsi, e che inizierà da domani direttamente in carcere. Fonti penitenziarie intanto spengono qualche entusiasmo eccessivo: Messina Denaro “non ha intenzione di parlare e non si pente”.


LA RETE DEI MEDICI E IL RUOLO DELLA MASSONERIA NELLA LATITANZA. INTERVISTA A ENZO CICONTE. Oltre a indagare Zerilli, i carabinieri di Trapani hanno perquisito il reparto di Oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate, alla ricerca del primo esame istologico effettuato da Matteo Messina Denaro, per il suo tumore al colon. Ieri è stato iscritto nel registro degli indagati un altro sanitario, Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara. Oggi si scopre che il dottore era un massone iscritto al Grande Oriente d’Italia, da cui è stato espulso non appena trapelata la notizia dell’indagine a suo carico. Sul ruolo centrale della massoneria deviata nel garantire la lunghissima latitanza del boss di Cosa nostra riflettono in molti. Sul Fatto di oggi abbiamo raccontato che un filone dell’inchiesta guarda alla Calabria, luogo scelto da molti latitanti siciliani come porto franco per sfuggire alla giustizia. Sul Fatto di domani leggerete su questi temi un’intervista a Enzo Ciconte.


NORDIO NON MOLLA: “NESSUNA MARCIA INDIETRO SULLE INTERCETTAZIONI”. L’INTERVENTO DI SCARPINATO: “FAVORITE I RICCHI”. Fa sapere che non vacillerà, Carlo Nordio, nella sua attesa relazione sulla Giustizia al Senato. Dopo l’ennesima evidenza dell’importanza delle intercettazioni, data dall’arresto di Messina Denaro, il ministro si è giustificato arrampicandosi sugli specchi, spiegando che la famosa frase sui “mafiosi che non parlano al telefono” (il superlatitante ne aveva almeno due) voleva dire in realtà “che nessun mafioso abbia mai manifestato al telefono la volontà di delinquere o le prove di un delitto”. In aula Nordio ha garantito che “non vi saranno riforme per le intercettazioni sulla mafia e sul terrorismo”, ma ha confermato in toto il piano di riforma delle norme sulle intercettazioni per quei reati che chiama “minori”, tra i quali in realtà c’è anche la corruzione. “Ho sempre detto che le intercettazioni sono indispensabili nel terrorismo e nelle indagini di mafia. Molte altre sono costose e inutili ed espongono dei cittadini, che non sono indagati né imputati, alla gogna mediatica”. Alla fine ha suonato la carica: “Andremo avanti sino in fondo, non vacilleremo. La rivoluzione copernicana sull’abuso delle intercettazioni è un punto fermo del nostro programma”. Anche se Giulia Bongiorno dalla Lega non è d’accordo. La relazione del Guardasigilli comunque è stata approvata a larga maggioranza, insieme a quella di Italia Viva e Azione che lo incoraggia ad andare avanti. Contro il progetto del centrodestra si è scagliato invece il 5S ex Pg di Palermo, Roberto Scarpinato: “La sua riforma prevede in una prima fase di approvare una serie di leggi ordinarie che, dietro motivazioni pretestuose, hanno tutte l’unico comun denominatore di garantire l’impunità degli appartenenti alle classi superiori, ridimensionando o depenalizzando i reati di colletti bianchi, indebolendo la capacità di controllo della magistratura rispetto al mondo della politica, dell’economia e dell’alta finanza. Poi, in un secondo tempo, sferrare il colpo finale riformando la Costituzione in modo da ricondurre la magistratura sotto il controllo dell’esecutivo”. Sul Fatto di domani leggerete l’intervento del senatore pentastellato. Continueremo anche a seguire la partita interna al centrodestra sulle riforme istituzionali. Dopo l’incontro di ieri sul presidenzialismo, oggi si è tenuto un vertice a tre tra Meloni, Tajani e Salvini sull’autonomia.


SCANDALO MAZZETTE A BRUXELLES: ARRESTATA LA COMMERCIALISTA DI PANZERI, CHE CONFESSA. COZZOLINO SI AUTOSOSPENDE. La commercialista della famiglia Panzeri, Monica Rossana Bellini, è stata arrestata dalla Guardia di finanza di Milano in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dalla procura Belga per l’inchiesta sulle mazzette al Parlamento europeo. Bellini è ai domiciliari, accusata di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio, ed era già stata perquisita nelle scorse settimane. Le contestazioni riguarderebbero alcuni movimenti finanziari di società a lei riconducibili. Tra queste c’è la Equality Consultancy srl, fondata nel dicembre 2018 con soci di maggioranza il padre e il fratello di Francesco Giorgi (ex collaboratore dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, anche lui agli arresti), e Bellini come quota di minoranza. Sarebbe andata in Qatar al seguito di Panzeri. Sul Fatto di domani approfondiremo la figura della commercialista, che a Milano fa parte di collegi sindacali di alcune aziende municipalizzate e ha svolto vari incarichi in un Comune della cintura milanese, a guida centrosinistra. Intanto, Antonio Panzeri dal carcere ha confessato di essere stato corrotto per conto del Qatar e del Marocco, lo ha detto il suo avvocato. L’eurodeputato Andrea Cozzolino si è autosospeso dal gruppo dei socialisti in attesa di essere sentito dalla Commissione giustizia dell’Eurocamera (per lui e Marc Tarabella è stata avviata la procedura di decadenza dell’immunità). Ieri è stato eletto il sostituto di Eva Kaili alla vicepresidenza del Parlamento Ue: la scelta è caduta sul socialista Marc Angel, del Lussemburgo.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Ucraina, muore in un incidente il ministro dell’Interno. Un elicottero che trasportava il ministro Denys Monastyrskyi e altri due membri del governo è precipitato nei pressi di Kiev e si è schiantato su un asilo. Il bilancio è di 16 vittime, tra cui il ministro degli Affari Interni dell’Ucraina. Vladimir Putin ha ribadito che “la vittoria della Russia è inevitabile”, mentre il Parlamento europeo ha votato il testo di Difesa comune, che prevede di aumentare gli aiuti militari all’Ucraina. Un emendamento del testo chiede anche all’Ue di fare pressione su Berlino perché consegni a Kiev i carri armati Leopard.

Via da Juve, Stellantis ed Exor: Andrea Agnelli in esilio dorato. L’assemblea degli azionisti della Juventus ha dato il via libera al nuovo cda della società, presidente Gianluca Ferrero. Da oggi Andrea Agnelli non è più presidente del club e “d’accordo con Elkann” ha annunciato un passo indietro anche dai board di Exor e Stellantis, le altre società quotate sotto l’ombrello della Giovanni Agnelli BV. Un esilio dorato.

Ita Airways, arriva l’offerta di Lufthansa per una quota di minoranza. La compagnia tedesca ha presentato la sua proposta al ministero del Tesoro. L’obiettivo è “concordare l’acquisizione iniziale di una quota di minoranza nonché opzioni per l’acquisto delle restanti azioni in un secondo momento”. Sul giornale vedremo di che cifra si tratta.

Caso prove Eni-Nigeria, rinviati a giudizio De Pasquale e Spadaro. Il procuratore aggiunto di Milano e il pm, ora alla Procura europea, andranno a processo con l’accusa di rifiuto d’atti d’ufficio. Il Gup di Brescia ha accolto l’ipotesi dei pm, secondo i quali i due colleghi non avrebbero depositato prove favorevoli agli imputati, poi tutti assolti definitivamente.

C’era una volta il Valle. Il teatro romano, una volta occupato dagli stessi artisti, è chiuso da anni. La nostra inchiesta sul cantiere infinito.


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